Ryanair a caccia di Boeing 737 Max: ordinati più di 200 aerei dopo gli incidenti
Una vera e propria mano tesa quella di Ryanair nei confronti di Boeing, che ha ricevuto un grosso ordine di […]
Una vera e propria mano tesa quella di Ryanair nei confronti di Boeing, che ha ricevuto un grosso ordine di 737 Max. Si tratta della prima volta dopo gli incidenti. Un investimento non di poco conto, quello messo in atto dalla compagnia aerea low-cost irlandese.
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Ben 75 nouveaux avions Boeing 737 Max si aggiungono al novero dei velivoli a disposizione del colosso europeo. Un primo passo per riuscire a lasciarsi alle spalle il periodo tremendo caratterizzato da due gravi incidenti. Disastri che hanno portato alla morte di ben 346 persone.
Nello specifico Ryanair ha confermato un ordine di 135 velivoli, un accordo siglato prima dei disastri aerei. Va da sé che avrebbe potuto decidere facilmente di venir meno al contratto, considerando quanto accaduto. La compagnia ha invece stupito tutti, rilanciando: è stata infatti esercitata un’opzione per comprare altri 75 aerei.
Non si conosce esattamente la cifra versata per i velivoli, anche se c’è da credere che Ryanair sia riuscita a ottenere un forte sconto, considerando le speciali condizioni di Boeing. Stando a quanto riportato dal “Wall Street Journal”, la cifra finale ammonterebbe a circa 7 miliardi di dollari.
Una boccata d’aria per Boeing, che torna a vendere dei 737 Max, nella speranza di riuscire a ripulirne il nome. Prima di questo massiccio ordine ce ne erano stati due minori, che non avevano fatto rumore. Si era trattato di due soli aerei inviati a una piccola compagnia polacca, ai quali si sono aggiunti altri tre indirizzati a un cliente sconosciuto ai media.
I due incidenti dei Boeing 737 Max
Le autorità di tutto il mondo hanno deciso di vietare l’utilizzo di tutti i Boeing 737 Max in servizio dopo due gravi incidenti, che hanno portato al decesso di ben 346 persone. Il modello è quindi stato fermo per più di un anno.
Il primo incidente risale al 28 ottobre 2018. Al centro del disastro vi fu, al tempo, il volo Lion Air 610, precipitato in Indonesia. Il secondo disastro risale invece al 10 marzo 2018. Si trattava di un volo Ethiopian Airlines 302, precipitato in Etiopia.
Al grande clamore mediatico seguirono delle attente analisi tecniche. Stando alle valutazioni operate dagli esperti, in entrambi i casi all’origine degli incidenti vi furono dei malfunzionamenti di un particolare sensore, legato a un meccanismo elettronico. Il suo compito era quello di evitare una fase di stallo del mezzo in volo.
Ad aggravare la situazione, resa poi ingestibile da parte dei piloti, furono le cattive pratiche aziendali di Boeing, così come le negligenze da parte della Federal Aviation Administration (FAA, ovvero l’agenzia governativa americana a capo dell’aviazione civile). Il tutto è emerso successivamente, dopo il termine delle inchieste giudiziarie relative. Considerando questo drammatico passato, il ritorno in volo dei Boeing 737 Max non poteva che destare un grande interesse mediatico, soprattutto in un anno poco fortunato come il 2020.