Per entrare in Germania ora serve il tampone (ma non per tutti)
Per entrare in Germania, a partire da domenica 1 agosto, è necessario esibire un tampone negativo. A prescindere dal mezzo […]
Per entrare in Germania, a partire da domenica 1 agosto, è necessario esibire un tampone negativo. A prescindere dal mezzo con cui si entra e dal Paese di provenienza. È questa la strategia messa in atto dal Governo di Angela Merkel, per provare ad arginare l’aumento dei contagi dovuti alla predominanza della variante Delta.
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Tuttavia, ci sono casi in cui il tampone non serve. Scopriamo nel dettaglio come funzionano le cose al confine tedesco.
Quando serve il tampone per entrare in Germania
Il tampone negativo, per entrare in Germania, dovrà essere presentato da tutti ad eccezione di chi:
- ha completato il ciclo vaccinale
- è guarito dal Covid-19 nei 6 mesi precedenti (ed è in possesso di un certificato di guarigione)
- ha meno di 12 anni
Se prima si poteva entrare col Green Pass, e dunque anche con una sola dose di vaccino, ora non è più così: i vaccini devono essere due. In caso contrario servirà il tampone. “Questa norma ha lo scopo di tenere il numero di nuove infezioni introdotte in Germania il più basso possibile”, ha dichiarato la vice portavoce del Governo Ulrike Demmer. Spiegando poi che faranno eccezione i pendolari transfrontalieri e chi entra nel Paese solo per transitare verso un altro nazione.
La decisione segue l’allarme lanciato dagli specialisti tedeschi, secondo i quali nel Paese è cominciata la quarta ondata. Tanto che, da settembre, il Governo ha deciso di offrire una terza dose di vaccino agli anziani e alle persone fragili. A chiunque, persino a chi ha ricevuto AstraZeneca oppure Johnson&Johnson, potrà essere effettuato un richiamo con Pfizer o Moderna.
Intanto, il Consiglio dei Ministri ha deciso di non offrire più test gratis nelle farmacie e nei centri ad hoc a chi ha rifiutato il vaccino, a partire da fine settembre o da inizio ottobre.
Cambieranno le zone di rischio
Oltre all’obbligo di tampone per i non vaccinati, la Germania ha deciso di cambiare la classificazione delle zone di rischio. D’ora in poi ne esisteranno solo due: per chi proverrà da una “zona a rischio varianti” sarà previsto l’obbligo di quarantena di 14 giorni, per chi arriverà da una “zona ad alto rischio” la quarantena sarà di 1o giorni (che potranno essere ridotti a 5 presentando un test negativo dopo il quinto giorno). Fanno eccezione all’obbligo di quarantena i guariti, i completamente vaccinati e i minori di 12 anni.
PLF, necessario per entrare in Germania
Per entrare in Germania è necessario compilare anche il PLF (Passenger Locator Form).
La registrazione digitale di ingresso può essere compilata online, in italiano, indicando in quale località si è soggiornato negli ultimi 10 giorni. Inserendo “Italia”, il sistema rimanda la seguente dicitura: “Il paese da Lei indicato non fa parte delle aree definite a rischio”. E, dunque, l’indicazione: “Non c’è bisogno di compilare la Registrazione digitale di ingresso”.
Il PLF è richiesto solo per chi proviene da zone considerate a rischio quindi, salvo un cambiamento della situazione italiana nelle prossime settimane, per i turisti italiani non è necessario.