Cos’è il PLF (Passenger Locator Form) e quando viene richiesto
Negli ultimi giorni, una notizia ha tenuto banco sul web e nei telegiornali: i turisti diretti in Grecia per le […]
Negli ultimi giorni, una notizia ha tenuto banco sul web e nei telegiornali: i turisti diretti in Grecia per le vacanze, ma bloccati in aeroporto per via di un “cavillo”. No, non stiamo parlando del Green Pass. Ormai quello lo conosciamo: tutti sanno che senza un certificato di vaccinazione o di avvenuta guarigione, o senza un tampone negativo recente, non si può lasciare il Paese. Parliamo invece del PLF, il Passenger Locator Form.
In questo articolo:
Che cos’è il Passenger Locator Form?
Il Passenger Locator Form è un modulo che serve alle Autorità Sanitarie locale per tracciare i viaggiatori, in caso siano stati in contatto con un positivo al Covid-19. Grazie alle informazioni contenute, contattare un viaggiatore diventa più facile. Così, fermare la catena dei contagi crea meno difficoltà.
Cosa bisogna inserire nel PLF?
- informazioni sul mezzo di trasporto e sul viaggio
- dati personali
- contatto
- indirizzo di residenza/domicilio
- precedente alloggio
- indirizzo temporaneo
- informazioni sui compagni di viaggio
- contatto di emergenza
Bisogna compilare il Passenger Locator Form prima di salire su una nave da crociera, sull’aereo, sul traghetto, sul treno, sull’autobus oppure prima di un viaggio in macchina. Non lo si può fare quando si vuole, tuttavia, ma esiste una tempistica ben precisa:
- dopo il check-in e prima dell’imbarco se si viaggia in aereo
- prima dell’imbarco se si prende il traghetto
- prima dello sbarco se si è in crociera
- prima di salire sul treno o sull’autobus, o prima di varcare il confine in caso di viaggi in macchina
Per quali Paesi il PLF è obbligatorio
Gli unici due Paesi ad utilizzare il PLF messo a punto dall’Unione Europea sono l’Italia e Malta (basta collegarsi al sito apposito e seguire le istruzioni).
Tuttavia, diversi altri Paesi hanno sviluppato un loro PLF:
- Belgio
- Croazia
- Cipro
- Repubblica Ceca
- Estonia
- Germania
- Grecia
- Irlanda
- Lettonia
- Lituania
- Portogallo
- Slovacchia
- Spagna
- Gran Bretagna
Compilarlo è semplicissimo: ci si registra, si inseriscono i dati richiesti, si invia il Passenger Locator Form e si riceve un codice QR da mostrare all’arrivo nel Paese di destinazione.
Cosa succede se si viaggia verso più Paesi che richiedono ciascuno un PLF? Dipende dal mezzo di trasporto. Se si viaggia in auto, bisognerà compilare il modulo prima di varcare ogni confine. Se si viaggia con più mezzi, bisognerà compilare il modulo ogni volta che si sale su un nuovo mezzo. Se invece si viaggia in aereo, e si fa scalo, bisogna compilare il PLF del Paese di destinazione (la stessa regola vale per le crociere: il PLF è quello del Paese in cui si sbarca).
Ecco dunque che, armandosi di un po’ di pazienza e informandosi a dovere, i disagi possono essere evitati. E non si rischia di restare bloccati in aeroporto, o ad una frontiera, solo per qualche dato non inserito o per qualche X non messa.
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