Hertz e Tesla, accordo storico: anche il noleggio si fa elettrico
Il mondo delle auto sta cambiando faccia. Il futuro è elettrico e questo concetto non riguarda soltanto la linea produttiva. […]
Il mondo delle auto sta cambiando faccia. Il futuro è elettrico e questo concetto non riguarda soltanto la linea produttiva. Lo dimostra chiaramente l’accordo tra Hertz e Tesla. In una società globale sempre più attenta ai danni ambientali, come si può pensare che un servizio noleggio tanto celebre possa ignorare il tutto e non garantire un ampio parco macchine elettriche? La compagnia statunitense ha però deciso di fare le cose decisamente in grande. È in fase di sviluppo, infatti, la più grande flotta di auto elettriche a noleggio degli USA: secondo quanto annunciato, sarà composta da ben 100mila auto elettriche Tesla entro la fine del 2022.
Hertz diventa elettrica
In questo articolo:
Un passo cruciale per Hertz che guarda al futuro dopo essere venuta fuori da una situazione a dir poco delicata, è infatti stata posta in amministrazione controllata. La compagnia spiega la decisione e l’enorme investimento in maniera alquanto semplice: “L’interesse dei consumatori per i veicoli elettrici sta salendo alle stelle. I veicoli elettrici sono ormai mainstream ed è evidente l’aumento della domanda e dell’interesse globale”.
Sono queste le parole di Mark Fields che ha approvato la scelta di un testimonial di tutto rispetto: Tom Brady. La leggenda del football americano, vincitore di ben sette Super Bowl, avrà il compito di spiegare al pubblico come sia veloce e accessibile a tutti il noleggio di questi veicoli.
Tesla Model 3
La rivoluzione ha avuto inizio da novembre. Si può fin da subito noleggiare la Tesla Model 3 nelle sedi Hertz presenti nei principali aeroporti degli Stati Uniti. Per il momento l’operazione riguarda soprattutto il mercato americano, ma presto si passerà anche ad alcune città d’Europa. La sola proposta di un parco macchine elettriche allettante non può però bastare, è necessario anche ampliare la rete di punti di ricarica. Operazione che è nei programmi dell’azienda, saranno infatti installate migliaia di colonnine sparse per tutta la sua rete di punti di noleggio.
Nello specifico vi saranno 3mila stazioni a ricarica veloce (supercharge) di Tesla sia negli Stati Uniti che in Europa. Un investimento davvero considerevole, tenendo conto che questi 100mila modelli andranno a rappresentare più del 20% della flotta globale del marchio. Si volge lo sguardo al coinvolgimento di 65 mercati entro la fine del 2022 e ben 100 entro la fine del 2023. Per quanto al momento si respiri un grande entusiasmo, è la stessa azienda ad ammettere di dover prendere in considerazione degli elementi esterni che potrebbero avere un impatto enorme su questo sviluppo.
Il riferimento va alla crisi dei semiconduttori che sta affliggendo il mondo intero. Ciò vuol dire carenza di chip e di conseguenza ipotetica crisi futura per il mercato elettrico, coinvolgendo ovviamente anche Tesla sul fronte produttivo. Al momento, però, nulla di tutto ciò pare spaventare gli investitori. Netto il rialzo delle quotazioni per Hertz e soprattutto per la compagnia di Elon Musk (12,66). Le azioni del costruttore hanno raggiunto un record storico, superando quota mille dollari: 1.024,86.
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