Guerra in Ucraina e cieli chiusi, come cambiano le rotte
Con la decisione presa ieri dai governi degli stati membri dell’Unione Europea e l’immediata reazione della Russia, è scattata una […]
Con la decisione presa ieri dai governi degli stati membri dell’Unione Europea e l’immediata reazione della Russia, è scattata una ricerca da parte delle compagnie aeree di rotte alternative per spostarsi verso est.
In questo articolo:
I vettori più colpiti sono quelli del nord Europa nelle tratte verso Giappone, Corea e sud est asiatico, e viceversa.
Lo slogan di Finnair è sempre stata la promessa di volare verso est sfruttando la rotta più breve possibile, per capire cosa voglia dire basta fare un confronto tra le due rotte tenute dal volo dell’A350, l’ammiraglia del vettore finlandese, per raggiungere Bangkok negli ultimi due giorni.
Questa la rotta del volo AY 141 ieri, 27 febbraio, un viaggio più lungo di circa 60 minuti.
Come si può vedere, una rotta più naturale era quella utilizzata fino al giorno prima.
Molti vettori hanno cancellato quasi tutti i voli, ma in alcuni casi, come avvenuto per Lufthansa, gli aerei erano già in volo sopra lo spazio aereo della Russia quando è stato emesso il divieto di sorvolo e quindi sono stati costretti a fare inversione e rientrare a Monaco e Francoforte.
British Airwyas ha cancellato i voli diretti in Giappone, mentre per Singapore e altre destinazioni in quella zona i voli non passano più sopra la Russia o l’Ucraina.
In questa immagine presa da Flightrada24, sito specializzato nel tracciamento di tutti gli spostamenti nei cieli, è possibile vedere il percorso tenuto dal volo partito ieri da Londra e diretto nella capitale della Thailandia. Sull’Afghanistan non c’è un divieto di sorvolo, ma di fatto da quando i talebani hanno ripreso possesso del potere le compagnie aeree di tutto il mondo evitano di attraversare lo spazio aereo del paese.
Anche il Giappone ha deciso di sostenere le misure nei confronti della Russia, adesso bisogna vedere se anche in questo caso la Russia imporrà le stesse restrizioni chiudendo il proprio spazio aereo ai vettori giapponesi. In questo caso saranno impattate praticamente tutte le rotte che dal Giappone portano verso il vecchio continente.
Ovviamente i problemi principali sono per le compagnie russe, soprattutto Aeroflot il vettore di bandiera e S7 la lowcost principale.
Qui sopra un volo Aeroflot decollato da Belgrado e diretto a Mosca, anziché le classiche 2 ore e mezza e una rotta sopra i cieli europei, il volo è durato oltre 5 ore passando sopra il Kazakhstan.
Alcuni velivoli Aeroflot, e i relativi equipaggi, sono bloccati impossibilitati a decollare per i divieti imposti dai singoli governi. Anche in questo caso alcuni aerei in volo hanno fatto dietrofront e sono atterrati a Mosca.