Il volo è in overbooking, mi hanno offerto 900$ per prendere il volo successivo
Chi ha già letto altri articoli sul nostro sito sa benissimo che volare negli USA non è come volare in […]
Chi ha già letto altri articoli sul nostro sito sa benissimo che volare negli USA non è come volare in Europa. In America gli aerei sono l’equivalente di flixbus, nel senso che ci sono aerei che fanno le tappe come i bus di linea, con i passeggeri che non scendono e che aspettano a bordo l’imbarco di quelli della seconda tratta e così via.
In questo articolo:
C’è poi un’altra certezza, i vettori americani giocano con l’overbooking. Gli algoritmi calcolano le possibilità che alcuni passeggeri non si presenteranno all’imbarco e così vendono più posti di quelli disponibili. Quando però, come nel caso del mio volo da Las Vegas a Los Angeles, l’aereo è pieno come un uovo, scatta la ricerca di volontari che a pagamento si offrono di prendere un volo successivo.
L’offerta
Il primo annuncio è stato fatto circa 25 minuti prima dell’inizio dell’imbarco. “Gentili passeggeri vi informiamo che il volo è in overbooking e cerchiamo due volontari che per 200$ siano disposti a prendere il volo successivo. Che sarà questa sera, ovvero circa 6 ore dopo la partenza del volo in questione.
Nessuno si è alzato. E’ bene ricordare che in USA non esiste una legge che protegge i consumatori come avviene in Europa. Per questo le compagnie cercano di risolvere la problematica offrendo ai passeggeri sconti, voucher, contati e/o miglia a chi si offre disponibile a risolvere la questione.
Il secondo annuncio è arrivato 5 minuti dopo: “Cerchiamo due passeggeri che per 500$ a testa siano disposti a prendere il volo successivo”. Ancora nessuno si è alzato.
L’offerta è salita quindi a 900$ a persona per un volo dove il costo del biglietto è inferiore ai 100$. A quel punto due passeggeri sono scattati in piedi e si sono diretti al desk per accettare l’offerta.
Lo avrei fatto anche io, ma avrei perso il mio volo successivo da Los Angeles, non mi sembrava il caso. Certo, avrei potuto anche cercare un volo su una compagnia diversa, credo che i due volontari abbiano fatto proprio questo calcolo. Con 900$ arrivi più tardi ma sicuramente un volo alternativo lo trovi e a conti fatti hai un bel gruzzolo in tasca.
In conclusione
Anche le procedure di imbarco negli USA sono molto diverse da quello a cui siamo abituati in Italia, ci sono ad esempio posti assegnati all’ultimo e upgrade per i passeggeri che hanno uno status élite nel programma fedeltà della compagnia aerea. Lo stesso vale per la priorità di imbarco. Vengono sempre invitati prima di tutti i militari in servizio, un segno di rispetto nei confronti di chi è al “servizio della Nazione”.
Sui forum americani spesso leggo di viaggiatori che scommettono sulla probabilità di trovarsi in situazioni come questa e prenotano biglietti per voli che spesso viaggiano in overbooking sperando di trasformare un biglietto da pochi dollari in un assegno da centinaia di dollari.
In Europa questa pratica non è molto attuata, anche se mi è capitato un paio di volte di assistere ad annunci di questo tipo. Ovviamente nel mondo pre Covid, quando gli aerei viaggiavano con tassi di riempimento diversi da quelli odierni.
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