Recensione Moxy Parigi CDG, l’hotel più cool per dormire vicino all’aeroporto
Le motivazioni per cui si può aver bisogno di dormire in un hotel vicino all’aeroporto sono molte. Nel mio caso […]
Le motivazioni per cui si può aver bisogno di dormire in un hotel vicino all’aeroporto sono molte. Nel mio caso è colpa di uno sciopero che ha modificato i miei piani di viaggio e una modifica last minute, che mi ha portato ad arrivare a Parigi la sera prima del mio volo pomeridiano: perché se c’è una cosa che ho capito da tempo vivendo a 80 km da Nizza, è che i francesi quando scioperano fanno le cose per bene, non all’italiana.
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Prenotazione
In questa prima parte dell’anno, cerco di non usare punti per due motivi. Il prezzo non è così alto da giustificare l’uso dei punti Bonvoy, ma soprattutto è l’offerta che regala doppie notti qualificanti che mi interessa sfruttare al massimo. Guadagnare due notti qualificanti ogni notte pagata mi aiuta a dimezzare gli sforzi per rinnovare lo status – almeno Platinum – nel programma fedeltà di Marriott.
Location
Questo Moxy si trova a 5 minuti dal terminal 1 e a poco più dal terminal 2. È possibile arrivarci tramite il CDGval, ovvero il trenino che collega i terminal con la stazione del TGV e della metro, i parcheggi e gli hotel. Io però ho preferito prendere un taxi e spendere 12 euro per non dover camminare nella piaggia.
La stazione Rossypole del CDGval dista 5 minuti a piedi dall’ingresso dell’hotel. Oltre a questo Moxy in zona ci sono altri hotel come Mercure e Melia.
Check-in
Sono arrivato dal parcheggio sotterraneo e ho avuto immediatamente un assaggio di Moxy, con il divano e il mega orsacchiotto ad attendermi davanti agli ascensori.
Salito al piano principale, ho fatto check-in e sono andato in stanza. L’ambiente era veramente Moxy. C’era chi giocava a calcio-balilla, chi mangiava una pizza appena sfornata e chi chiacchierava amabilmente.
Una cosa che identifica i Moxy è che il bancone del bar in un angolo diventa la reception dove fare le pratiche burocratiche. E’ così in tutti gli hotel di questa catena.
Lo spirito del Moxy è proprio questo: ambiente giovane lontano dagli standard classici di un hotel con l’aggiunta di design e alcool. Compreso un cocktail di benvenuto che ogni ospite Moxy può gustare nei vari hotel in giro per il mondo.
In camera
C’è poco da dire, o da ridire, sulle camere dei Moxy. Salvo rari casi, sono fatte con lo stampino, perché queste strutture sono costruite da zero per essere un Moxy: nascono così.
Quando ci si sveglia, se si è fatta troppa baldoria la sera prima, è impossibile dire dove ci si trovi senza guardare fuori dalla finestra; nel caso di un Moxy vicino ad un aeroporto non si può dirlo anche guardando fuori dalla finestra. La camera ha letto, mega tv, bagno e una poltrona.
Ci sono poi effetti e giochi di luce, come le illuminazioni del letto, che fanno credere che lo stesso sia sospeso nel nulla, ma per il resto la camera è questa. A differenza di Aloft, dove il design arriva anche in stanza, nei Moxy è tutto standard.
Moxyness
Il modo al Moxy è bello a tutte le ore. Il bar infatti è aperto h24. L’unica cosa che non faccio mai in questi hotel è la colazione: costa poco ma non è nulla di spettacolare e allora preferisco prendermi un cappuccino in aeroporto, o in lounge.
Se la sera quando sono arrivato l’ambiente era pieno di ragazzi, la mattina c’era tanta gente, ma solo l’età media era notevolmente più bassa con tanti bambini urlanti assieme ai loro genitori.
Nei Moxy c’è sempre anche una piccola palestra, nulla di esagerato o futuristico, ma solo lo stretto necessario per mantenersi in allenamento.
Mi sono fermato un’oretta a lavorare in una zona leggermente isolata dal resto degli ospiti e ho scritto questa review.
In conclusione
Moxy è una certezza, dal cuore di New York a Milano, da Parigi a Lisbona. Il prezzo è competitivo, il prodotto è validissimo e il divertimento è garantito. Sempre.
Pro
- Il moxy mood
Contro
- Nessuno