Il patto rivoluzionario Emirates-Etihad: cosa cambia con l’accordo tra i due giganti
Un accordo storico, a tratti rivoluzionario, è stato firmato in queste ore tra Emirates e Ethiad. Le due compagnie aeree […]
Un accordo storico, a tratti rivoluzionario, è stato firmato in queste ore tra Emirates e Ethiad. Le due compagnie aeree la prima con base a Dubai, la seconda a Abu Dhabi, hanno firmato un memorandum d’intesa che prevede di ampliare il loro accordo di interline che favorirà una maggiore cooperazione tra i due vettori degli Emirati Arabi Uniti.
Come funziona l’interline
In questo articolo:
Nel dettaglio, l’interline è un accordo tra compagnie aeree in base al quale un vettore ha il diritto di emettere i biglietti per i voli di un’altra compagnia, che a sua volta è obbligata a riconoscere e accettare tali ticket. A differenza del codesharing, in questo caso non si tratta di operatività congiunta di un volo, ma solo del riconoscimento dei rispettivi biglietti aerei emessi.
La firma è avvenuta durante l’Arabian Travel Market alla presenza dei vertici di entrambe le compagnie: il presidente di Emirates, Tim Clark e il ceo di Etihad, Antonoaldo Neves.Quest’ultimo ha sottolineato:
«Con due compagnie aeree di livello mondiale che sostengono il turismo degli Emirati Arabi Uniti, il nostro accordo renderà più conveniente per i nostri clienti sperimentare il meglio di Abu Dhabi e Dubai con un unico biglietto, promettendo di offrire un’esperienza di volo eccezionale sia che volino con Etihad Airways o Emirates».
Il patto Emirates-Etihad
Come sottolinea Neves, quindi, la cooperazione tra Emirates ed Etihad mira a sostenere i flussi turistici negli Emirati Arabi Uniti offrendo ai passeggeri delle compagnie aeree più opzioni e maggiore flessibilità, consentendo ai visitatori di sperimentare più di una destinazione in un unico itinerario.
Questo progetto di interline “ampliato” – ai limiti del codeshare – sarà valido già quest’estate per i turisti provenienti da Europa e Cina che potranno acquistare un unico biglietto biglietto per volare a Dubai o Abu Dhabi, con un ritorno “seamless” (quindi senza soluzione di continuità) tramite l’altro aeroporto.
Il nuovo accordo prevede, in sostanza, l’emissione di un unico biglietto aldilà dell’aeroporto di arrivo o di partenza negli Emirati e il check-in unico dei bagagli.
L’accordo quindi permetterà ai visitatori di aumentare la loro possibilità di visitare ed esplorare i territori degli Emirati, passando indifferentemente dagli scali di Abu Dhabi e Dubai e offrendo loro anche la possibilità di voli multi-tratta tra le città con la scelta di viaggiare da un destinazione del newtork di entrambe le compagnie aeree.
In sostanza, fino ad oggi, tutti questi servizi richiedevano più prenotazioni. Ora per i viaggiatori europei, italiani inclusi, basterà un solo biglietto, una singola prenotazione, che può prevedere partenze, arrivi e passaggi intermedi tra i due hub dei vettori.
Il presidente di Emirates, Tim Clark, ha aggiunto:
«Emirates ed Etihad sfruttano i rispettivi punti di forza per ampliare le offerte dei clienti e incrementare il turismo negli Emirati Arabi Uniti. Crediamo che questo nuovo accordo fornisca una solida base per sviluppare ulteriori opportunità tra entrambe le compagnie aeree ed è un esempio del nostro impegno per la visione degli Emirati Arabi Uniti per una continua diversificazione economica».
La strategia degli Emirati
Gli Emirati Arabi Uniti sono un’eccezione nel panorama del trasporto aereo, perchè hanno due compagnie di di bandiera (Emirates e Etihad, appunto), mentre di solito ogni Stato può contare solo un un vettore di riferimento (Air France, Lufthansa, Iberia, Singapore, etc..). Da tempo, ormai si parla di un futuro in cui Emirates ed Etihad potrebbero unire sempre più le loro forze diventando perfino un’unica compagnia aerea.
Un eventuale merger è stato però sempre smentito dai vertici di entrambe le compagnie. L’accordo di interline ampliato, invece, è un messaggio fortissimo che potenzia l’offerta degli Emirati Arabi rispetto ai competitor nascenti (l’Arabia Saudita che con la nascita di Riyadh Air in aggiunta a Saudia ne sta quasi copiando il modello, ndr) e le altre compagnie dell’area (da Qatar Airways a Turkish Airlines).