Per il tuo viaggio fai scalo in queste città? Occhio al cambio di aeroporto
In inglese, le due parole magiche, quando si vola con uno scalo, sono ‘seamless connection‘. Che tradotto in italiano suona […]
In inglese, le due parole magiche, quando si vola con uno scalo, sono ‘seamless connection‘. Che tradotto in italiano suona ‘senza soluzione di continuità’. Nel senso che il passeggero fa un solo check-in all’inizio del viaggio quando gli vengono consegnate tutte le carte d’imbarco e ritira il bagaglio direttamente alla destinazione finale.
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Ora, raramente lo scalo è un’esperienza preferibile a un volo diretto per la destinazione desiderata. Ma spesso è una cosa inevitabile, soprattutto in un Paese come l’Italia che quanto a connessioni con il resto del mondo sta messa piuttosto male se paragonata a Germania, Francia e Regno Unito, solo per restare in Europa.
Fare scalo genera ansia per il timore di perdere la connessione o per il timore che a perderla sia il nostro bagaglio. Quando si fa una prenotazione occorre fare attenzione al tempo intercorrente tra un volo e quello successivo e se si viaggia in altissima stagione è forse preferibile una ‘sosta’ un po’ più prolungata rispetto a quella minima prevista dalla compagnia aerea (MTC – Minimum Time of Connection).
Ancor più attenzione occorre fare alla possibilità che lo scalo preveda addirittura un cambio di aeroporto. In Europa può accadere quando si voli via Londra o via Parigi con British Airways o Air France. Sia la compagnia britannica sia quella francese hanno hub importanti in due diversi aeroporti: la prima a Heathrow e a Gatwick, la seconda a Charles De Gaulle e a Orly.
British opera da Gatwick sostanzialmente tutti i suoi voli per il Caribe inteso in senso ampio, comprendente cioè anche Cancun in Messico. Più quelli per alcune destinazioni ‘leisure’ negli Stati Uniti: Tampa, Orlando e Las Vegas (quest’ultima ha però anche un volo giornaliero da Heathrow). Air France vola da Orly verso molte delle destinazioni servite nei Caraibi, alcune delle quali sono ancora oggi ‘Territori d’oltremare’, come Guadalupa o Martinica.
I due aeroporti della capitale inglese si trovano a una settantina di chilometri l’uno dall’altro e, con Google Maps i tempi di percorrenza in auto variano tra i 50 e i 75 minuti, a seconda del percorso scelto. I due scali parigini poco meno di 50 chilometri, con tempi di viaggio tra i 50 e i 70 minuti. Nelle ore di punta i tempi di trasferimento possono aumentare notevolmente.
Secondo il sito web dell’aeroporto di Heathrow, Gatwick si può raggiungere in autobus in 70-75 minuti a un costo tra le 15 e le 20 sterline (18-25 euro), oppure in treno (o metropolitana + treno) ‘cambiando’ alla stazione di Victoria: in questo caso, i tempi di percorrenza indicati sono compresi tra gli 80 e i 95 minuti e i prezzi variano dalle 20 alle 50 sterline (25-60 euro). Tempi e prezzi valgono anche per il percorso inverso, da Gatwick a Heathrow, ovviamente.
Simulando una prenotazione sul sito web di BA per un volo con cambio di aeroporto, il tempo minimo di connessione ‘garantito’ dalla compagnia è intorno alle tre ore e mezza.
Nelle quali bisogna uscire dal primo aeroporto, raggiungere la stazione del treno o della metropolitana o la fermata del bus, effettuare il trasferimento e quindi fare tutta la trafila (controlli di sicurezza e immigrazione) presso il secondo aeroporto. Facendo un rapido calcolo, è facile capire come tre ore e mezza siano appena sufficienti, sempre che nel trasferimento da uno scalo all’altro non si verifichi qualche intoppo. Il sito avverte che il costo del trasferimento è a carico del passeggero, ma nulla dice riguardo al bagaglio: una telefonata al call center di British permette di sapere che, se lo scalo è ‘di poche ore’ (cioè in giornata), sarà la compagnia a trasferirlo da un aeroporto all’altro e, quindi, lo si ritirerà solo alla destinazione finale.
Da Parigi Charles De Gaulle a Orly (e viceversa), il tragitto può essere percorso utilizzando la linea ferroviaria RER B tra CDG e la stazione ‘Anthony’ e quindi il trenino ‘Orly Val’. Il costo del viaggio è di 24,60 euro. I treni della RER B fermano alle stazioni del Terminal 2 e del Terminal 1 di CDG con una frequenza tra i 10 e i 20 minuti e il trasferimento tra i due aeroporti richiede in tutto circa 75 minuti.
Esistono anche linee di bus, ma è chiaro che i tempi di percorrenza ‘su ferro’ sono certi, mentre quelli ‘su gomma’ dipendono dalle condizioni del traffico, che a Parigi può essere infernale nelle ore di punta. Anche in questo caso, se l’intero viaggio sarà con Air France e con un’unica prenotazione, sarà la compagnia a farsi carico del trasferimento del bagaglio da un aeroporto all’altro.
Al di fuori dell’Europa, occorre fare attenzione a eventuali cambi di aeroporto quando si faccia scalo a New York, Washington e Chicago negli Stati Uniti, a Tokyo e Bangkok in Asia e a Buenos Aires e San Paolo in Sud America. Tutte città che hanno due o più aeroporti.