Togli le scarpe appena salito in aereo? Ecco perchè potrebbe costarti (molto) caro
Togliersi le scarpe appena si sono seduti al loro posto in aereo è, per alcuni passeggeri, una tentazione irresistibile. E […]
Togliersi le scarpe appena si sono seduti al loro posto in aereo è, per alcuni passeggeri, una tentazione irresistibile. E poco importa, a costoro, che le persone sedute accanto possano essere infastidite dalla vista delle loro estremità esposte, con o addirittura senza le calze.
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La tentazione è ancor più forte per i passeggeri delle classi premium, dove i vanity kit distribuiti prima del decollo contengono quasi sempre un paio di comode calze dotate, spesso, di gommini antiscivolo. In Business e in First Class, quantomeno, lo spazio personale e la privacy garantiti dai sedili odierni sui voli di lungo raggio, fanno sì che altri non debbano sopportare la vista delle ‘fette’ altrui, magari per ore e ore.
Ci sono poi coloro che senza le scarpe ci vanno anche a spasso per l’aereo, toilet comprese, portandosi in dote quantità industriali di batteri. Ma anche trascurando le conseguenze per l’igiene e la salute, c’è un’altra ragione, forse più importante, per cui i passeggeri di qualunque volo (di breve o lungo raggio) farebbero bene a tenersi le scarpe ai piedi, almeno nelle fasi di rullaggio, decollo, salita, discesa e atterraggio (ossia durante le fasi cosiddette ‘critiche’ di un volo).
Le loro scarpe, disseminate sul pavimento della cabina tra le file di sedili, rappresenterebbero infatti un ostacolo in più in caso di evacuazione di emergenza del velivolo. Non solo: sempre in caso di una evacuazione di emergenza, magari in presenza di fumo, fiamme o detriti, le scarpe sono di grande aiuto. Provate voi a scappare da una cabina sul cui pavimento ci possono essere cocci di vetro e altri oggetti acuminati o roventi. E poi ad allontanarvi velocemente dall’aereo muovendovi sulla pista, che può essere ingombra degli stessi ostacoli… Meglio farlo con le scarpe o senza?
Parlando con il Sun britannico, la hostess dell’American Airlines, Andrea Fischbach, mette in guardia anche dall’indossare, a bordo, scarpe coi tacchi alti, sandali e infradito. E la giornalista americana Christine Negroni, esperta di sicurezza aerea e autrice di due libri sul tema, ritiene che le compagnie aeree dovrebbero rendere obbligatorio per i passeggeri indossare le scarpe durante il decollo e l’atterraggio, come lo è allacciare la cintura di sicurezza.
Le disposizioni in materia di comportamenti a bordo e sicurezza sono emanate in parte dagli enti nazionali o sovranazionali del settore aereo (la Federal Aviation Administration negli Usa, l’Easa in Europa, l’Enac in Italia e via dicendo), in parte sono lasciate alle singole compagnie aeree: un esempio dell’ultimo caso è quello relativo all’uso delle cuffie del sistema di intrattenimento durante il decollo e l’atterraggio, consentito da alcune compagnie e vietato da altre o, ancora, dalla posizione degli oscuranti all’atterraggio o al decollo che in Europa devono essere obbligatoriamente alzati, mentre negli Usa l’obbligo non esiste.
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