Dopo oltre 3 anni ha riaperto una delle migliori lounge al mondo: The Pier Cathay First Class
Hong Kong, assieme alla Cina sono state le due destinazioni più restie a riaprire le frontiere e una volta aperte […]
Hong Kong, assieme alla Cina sono state le due destinazioni più restie a riaprire le frontiere e una volta aperte ad inizio 2023, hanno ricominciato piano piano a tornare alla normalità.
In questo articolo:
Nei giorni scorsi, esattamente il 19 luglio, c’è stato un ulteriore passo avanti verso il ritorno alla normalità: Cathay Pacific ha riaperto la sua migliore lounge quella più esclusiva, più bella e più ammirata da tutti i frequent flyer del mondo intero. Io ho avuto la fortuna di passarci pochi giorni dopo, il 30 luglio. Ecco la mia recensione
Location
Questa lounge si trova all’estremità del terminal internazionale, vicino al gate 63. Impossibile non notarla dato che le scritte dorate indicano le scale mobili da prendere per accedere in questo piccolo santuario.
Accesso
Entrare in questa lounge non è per tutti, ma come sempre il bello di essere fedeli ad una alleanza è che si viene premiati anche quando si viaggia in economy, anche se non è il mio caso dato che oggi viaggio in business class con un biglietto pagato con i punti e una manciata di euro.
Per entrare è necessario viaggiare in prima classe con Cathay Pacific o una delle compagnie oneWorld. L’alternativa è avere lo status più alto nel programma fedeltà Marco Polo, oppure avere uno status equivalente all’Emerald in una delle compagnie oneWorld e viaggiare a bordo di una di queste.
Tradotto se si ha lo status Emerald e si viaggia BA in economy si entra, se si ha lo status, ma si viaggia Lufthansa risparmiate la strada e andata in una altra lounge come ad esempio la Centurion o una delle tante Plaza Premium presenti.
La lounge
La particolarità è che a differenza di tutte le altre lounge di questo aeroporto, The Pier non si trova al piano superiore rispetto ai gate e non è aperta sul terminal, qui siamo al piano inferiore in un ambiente decisamente più intimo.
Da quando si passa la reception si ha l’impressione di trovarsi in un boutique hotel e non in una lounge aeroportuale. A dire il vero non c’è proprio nulla, a parte la vista che ricorda di essere un passeggero e non un ospite. Già solo il corridoio che divide le aree della lounge fa capire che ci si trova in una location superiore alla media. Anche il fatto che sia poco affollata contribuisce a dare una sensazione di esclusività.
Anzichè proseguire lungo il corridoio se si gira subito a sinistra si entra nella zona bar, e qui sembra di essere in uno di quei bar 5 stelle di New York.
Il bancone circolare, l’arredamento elegante e le bottiglie esposte cancellano il residuo ricordo di essere in una sala d’aspetto. La lista dei vini è importante così come i cocktail.
Dal bar si accede alla zona relax, qui ci sono diverse tipologie di sedute tutte con una spaziale vista sulla pista, o meglio sui finger. Siamo alla stessa altezza del muso degli aeroplani, sembra quasi di guardare negli occhi i piloti.
C’è poi una piccola cambusa, una zona dove prendersi qualcosa da bere, un salatino o qualche dolcetto.
Io dovevo fare merenda e così mi sono regalato due maccaron, due pasticcini e un bicchiere di champagne.
Lungo il corridoio si arriva alla zona della SPA, delle docce e delle cabane.
Dalla parte opposta invece ci sono dei micro uffici con iMac27″ e telefono, qui si può lavorare indisturbati e nel caso stampare anche grazie alla stampante A3 disponibile nella sala comune.
Passando oltre si arriva alla chicca della lounge, il ristorante.
Servizi
La prima cosa che ho fatto appena arrivato è stato dirigermi alla SPA, prevedevo lunghe attese per un massaggio e invece “now? ” e così mi sono regalato 15 minuti di intenso massaggio alle spalle e al collo.
Le altre opzioni erano un trattamento agli occhi, forse viste le mie occhiaie aveva più senso questo, oppure un classico massaggio a piedi in stile Thai.
Ho lavorato un pochino nella postazione ufficio, ma poi non ho resistito e mi sono fatto assegnare una cabana.
Anche in questo caso pensavo ci fosse la fila e invece erano tutte libere.
Certo non è una camera da letto, come offre ad esempio la first class lounge di Swiss o altre lounge in giro per il mondo da Qatar all’Oman o anche la PrimeClass di Riga, però è perfetta per isolarsi, lavorare al pc e gustarsi la vista privata della pista.
Ovviamente volendo si abbassa la tendina elettrica e si è protetti da occhi indiscreti.
Food & Beverage
Del bar e della merenda ho detto, all’appello manca quindi il ristorante.
Da barbone, scroccone e imbucato quale sono, non potevo non sedermi a tavola per mangiare almeno un paio dei piatti preparati sotto il controllo di uno dei migliori chef di Hong Kong.
In conclusione
Questa volta sono stato fortunato, fossi passato di qui la settimana prima, avrei trovato la porta chiusa e invece ho potuto provare di persona il servizio di questa lounge. Certo non sarà enorme come quella di Qatar a Doha, non sarà La Premiere di Parigi, ma è sicuramente nella top 5 delle migliori lounge al mondo.

Pro
- La location
- Il ristorante
- Le cabane
Contro
- Nessuno