Israele, compagnie aeree in fuga. Solo El Al continua a volare
Israele è praticamente isolata dal mondo. A parte i voli della compagnia aerea di bandiera, El Al, e i voli […]
Israele è praticamente isolata dal mondo. A parte i voli della compagnia aerea di bandiera, El Al, e i voli charter e per i rimpatri dei cittadini internazionali; tutte le compagnie aeree hanno interrotto i loro collegamenti con il Paese a causa delle operazioni di guerra che si sono scatenate in questa ultima settimana.
In questo articolo:
Mentre Stati Uniti, Unione Europea, Regno Unito e India continuano a operare voli di evacuazione da Israele, infatti, le principali compagnie aeree hanno sospeso i voli regolari subito dopo l’inizio dell’offensiva.
Swiss e Lufthansa fermano le operazioni
L’ultima, in ordine di tempo è stata Swiss Air che ha annunciato la sera del 12 ottobre lo stop a tutte le operazioni verso Tel Aviv. Una scelta condivisa da tutto il Gruppo Lufthansa.
«In considerazione dei continui e incerti sviluppi del conflitto israelo-palestinese e a seguito di un’analisi approfondita della situazione, le compagnie aeree del gruppo Lufthansa, tra cui Swiss, hanno deciso di sospendere i voli di linea da e per Tel Aviv fino al 22 ottobre». Con questa nota è la stessa compagnia aerea ad annunciare lo stop.
Anche le prenotazioni per i voli Swiss tra Zurigo e Tel Aviv rimarranno chiuse fino al 31 ottobre.
Perché El Al continua a volare
La compagnia di bandiera israeliana El Al, invece, ha aumentato il numero di voli anche perché ha necessità di far rientrare in patria i riservisti dell’esercito. Questi voli speciali sono previsti per tutto il fine settimana.
I primi vettori a comunicare le cancellazioni dei voli sono stati quelli nordamericani e la nostrana Ita Airways, già da domenica scorsa. American Airlines ha sospeso temporaneamente tutti i collegamenti aerei fra gli aeroporti statunitense e quello internazionale “David Ben Gurion” di Tel Aviv.
“Continueremo a lavorare a stretto contatto con le nostre compagnie partner per offrire assistenza a coloro che desiderano lasciare Tel Aviv, garantendo ai passeggeri ed agli equipaggi di bordo che la sicurezza rimarrà la nostra massima priorità”, ha affermato American Airlines annunciando che lo stop sarà in vigore fino al prossimo 4 dicembre. resterà in vigore fino al 4 dicembre.
In totale, sono oltre 40 le compagnie aeree che hanno annullato i voli in programma da e per Israele.
Il caso Ita Airways
Il vettore di bandiera Ita Airways, però, non può nemmeno effettuare i voli di rimpatrio che invece sta operando Neos, compagnia italiana del Gruppo Alpitour.
«Abbiamo sospeso i voli fino a sabato per il momento, però è una situazione che monitoriamo costantemente e quotidianamente e siamo in stretto contatto con l’Unità di crisi del ministero degli Esteri. Quindi per il momento non ci sono le condizioni per poter operare – ha detto Andrea Benassi, direttore generale Ita Airways a Il Sole 24 Ore – Ci hanno chiesto la possibilità di fare i cosiddetti voli soccorso, noi abbiamo dato la nostra disponibilità, ma non avendo aeromobili di proprietà dobbiamo chiedere l’autorizzazione alle società che ci danno in leasing gli aeromobili e alle assicurazioni”.
Autorizzazioni che, secondo Benassi, sono state negate per il rischio troppo alto legato alle operazioni in una zona che è teatro di guerra.
Ita, che aveva sospeso le operazioni fino al 14 ottobre, ha prolungato lo stop almeno fino a mercoledì 18 ottobre.
Le compagnie che hanno sospeso i voli
Ad American si sono accodate le “sorelle” United Airlines, Delta Air Lines. la sospensione è stata decisa anche da Air France-Klm, Lufthansa, Finnair, Tap Air Portugal e i vettori low cost Wizz Air, Ryanair e easyJet. Anche le turche Pegasus Airlines e Turkish hanno sospeso le loro operazioni.
Dall’Asia-Pacifico sono arrivate anche le sospensioni da parte della cinese Hainan Airlines, di Korea Air e Cathay Pacific.
Nelle ultime ore, poi, è arrivato lo stop anche da parte del vettore di bandiera egiziano, Egypt Air, annunciato da alcuni funzionari dell’aeroporto internazionale de Il Cairo.
La compagnia Egypt Air opera normalmente un volo al giorno fra la capitale egiziana e quella israeliana. Fino a ieri, invece, sono stati garantiti i collegamenti da Sharm el-Shiekh a Tel Aviv, voli utili a consentire il rientro in patria dei turisti israeliani.
British Airways ha continuato ad operare regolarmente i suoi voli fino a giovedì scorso.
In quella giornata il volo BA165 è tornato indietro a Londra Heathrow dopo aver quasi raggiunto Tel Aviv. Una decisione presa dal pilota in seguito ai rischi per la sicurezza. Di conseguenza, la compagnia aerea del Gruppo Iag ha sospeso tutti i voli.
L’aeroporto Ben Gurion di Tel Aviv di solito conta circa 500 operazioni al giorno e circa 86 compagnie aeree che volano verso 60 Paesi nel mondo.