Gli aerei Amazon sono realtà (ma forse non ci si potrà mai volare)
Undici Boeing 767-300: gli aerei Amazon sono realtà. Nuovo vettore per le proprie vacanze? Non proprio. Jeff Besoz, almeno per […]
Undici Boeing 767-300: gli aerei Amazon sono realtà. Nuovo vettore per le proprie vacanze? Non proprio. Jeff Besoz, almeno per il momento, ad entrare nell’aviazione non ci pensa. I velivoli serviranno solo per le consegne e per fornire all’utente un servizio ancora migliore.
Aerei Amazon, perché la proprietà è l’opzione migliore
In questo articolo:
Per la prima volta, Amazon avrà aerei interamente di sua proprietà. Il colosso dell’e-commerce ha acquistato 11 velivoli, 7 dalla Delta e 4 dalla WestJet, pronti ad aggiungersi alla flotta nel 2022. Ovviamente, l’azienda di Jeff Besoz ha già aerei a suo marchio. La Amazon Air è una compagnia aerea con sede nel Kentucky (il suo hub principale è l’Aeroporto Internazionale di Cincinnati-Kentucky Settentrionale) che, fino ad oggi, utilizzava aerei in affitto.
Nel mezzo della pandemia, con le vendite online che hanno subito una vertiginosa impennata e Amazon che ha visto moltiplicarsi i suoi affari, Besoz ha deciso di compiere il grande passo. “Il nostro obiettivo è continuare a servire i clienti negli Stati Uniti con la qualità che si aspettano da Amazon e l’acquisto dei nostri aerei è funzionale a tale obiettivo” ha spiegato Sarah Rhoads, vice presidente dell’Amazon Global Air. “Poter contare sia su aerei in affitto che di proprietà ci consente di gestire al meglio le nostre operazioni e di tenere il passo nel soddisfare le promesse fatte ai nostri clienti”.
I Boeing acquistati da WestJet stanno attualmente subendo la conversione da aerei passeggeri ad aerei cargo, per unirsi alla flotta nel 2021. I Boeing ex-Delta arriveranno invece nel 2022.
Intanto, Amazon continua la sua espansione. A terra e nei cieli. Nel 2020 ha aperto un hub all’Aeroporto di Lipsia-Halle e ha annunciato che per la fine del 2022 la sua flotta potrà contare su 85 aerei.
Nathan Coats from Seattle, WA, United States of America, CC BY-SA 2.0, via Wikimedia Commons
Gli aerei passeggeri sono sempre più cargo
Gli aerei passeggeri, del resto, sono oggi sempre più deputati al trasporto delle merci. Ed è forse proprio questa la salvezza dei vettori. Con la pandemia che non accenna a fermarsi, i viaggi in stand-by e i voli drasticamente ridotti, le compagnie aeree possono salvarsi dal default proprio così: ammettendo le merci non solo in stiva, ma anche nella carlinga. Laddove, in condizioni normali, dovrebbero starci le persone.
Sono dunque numerose le compagnie che hanno chiesto alla FAA (Federal Aviation Administration) di poter trasportare le merci in carlinga. Una decisione che non può essere improvvisata, in quanto è necessario effettuare analisi tecniche che rendano sicuro il trasporto. Ad essere a buon punto è intanto Air Canada, che ha incaricato Avianor di rimuovere 422 sedili da tre dei suoi Boeing 777-300. Boeing che, entro aprile 2021, diventeranno a tutti gli effetti degli aerei cargo. In Europa, un’operazione simile è stata svolta da Baltic Colibri Aero e da J&C Aero all’interno di un Airbus A320.
Sono aerei, i nuovi cargo, che operano sia come voli regolari che come voli charter. Nel secondo caso, principalmente per spedire prodotti sanitari deputati al controllo della pandemia o noleggiati alle multinazionali per il trasporto merci.
Sarà questo, il futuro dell’aviazione? Probabilmente no. Un giorno tutto tornerà normale, si ricomincerà a viaggiare. E gli aerei torneranno ad essere pieni di sorrisi, di chiacchiere ed emozioni.