Green pass e tamponi per viaggiare in Europa: le ultime news
In Italia finalmente il via libera vaccinale: ora chiunque ha la possibilità di prenotare il vaccino senza più differenze per […]
In Italia finalmente il via libera vaccinale: ora chiunque ha la possibilità di prenotare il vaccino senza più differenze per fascia d’età. Si avrà così un costante allentamento delle restrizioni, fino a giungere al giorno in cui non ci sarà più coprifuoco e la maggior parte dell’Italia sarà in zona bianca.
In questo articolo:
La domanda più importante di tutte sorge, dunque, spontanea: si potrà viaggiare senza problemi?
La risposta non è univoca per tutti gli stati, ecco perché abbiamo cercato di raccogliere più informazioni possibili in modo da poter prenotare i nostri viaggi con consapevolezza.
Anzitutto dal 1° luglio dovrebbe entrare in vigore il green pass europeo, ovvero il passaporto vaccinale che permetterà ai viaggiatori di spostarsi tra i paesi dell’unione agevolmente e con meno restrizioni. In Italia sarà gestito tramite l’app IO o Immuni, con modalità differenti a seconda del sistema scelto. In ogni caso sarà il codice QR a comandare e dovrà essere salvato sul proprio smartphone.
Spostamenti in Europa stato per stato
Un utile strumento che ci viene in soccorso è il sito internet Reopen sviluppato dall’Unione Europea, il quale ci fornisce informazioni utili sulle varie misure attualmente in vigore nei vari stati membri. E’ possibile infatti selezionare ogni paese tramite il menù a tendina per ricevere le informazioni aggiornate giornalmente.
Dal 1° giugno è attivo il “gateway UE”, ovvero un database interconnesso con il quale si potrà rilasciare il certificato unico europeo. Alcuni paesi stanno già rilasciando i primi green pass, come Bulgaria, Repubblica Ceca, Danimarca, Germania, Grecia, Croazia e Polonia.
Vediamo adesso le regole per poter entrare nei principali paesi europei, in generale per tutti gli stati sarà attivo al 1° luglio il certificato Covid Europeo, con il quale si potrà dimostrare di:
- Essere stati vaccinati contro Covid-19
- PCR o tampone antigienico negativo in corso di validità
- Guarigione da Covid-19, validità 180 giorni
Austria
L’ingresso in Austria è consentito se si è muniti di certificato medico di vaccinazione redatto in inglese o in tedesco. Il documento è considerato valido solo se sono trascorsi 22 giorni tra la prima e la seconda dose (non più 3 mesi) oppure dalla vaccinazione dei preparati monodose.
Si può entrare nel paese anche con un certificato di guarigione da Covid-19, redatto in inglese o tedesco, valido se la guarigione è avvenuta negli ultimi 6 mesi, oppure si può dimostrare di avere anticorpi neutralizzanti con un certificato non più vecchio di 3 mesi.
L’ultima opzione è un test negativo effettuato entro le 72 ore dall’arrivo, i bambini sotto i 10 anni sono esentati. È obbligatorio, inoltre, compilare un modulo di autorizzazione di viaggio, in cui si dichiara dove la persona ha soggiornato nei 10 giorni precedenti.
Croazia
Nessun requisito per coloro che vengono dai paesi considerati “verdi” o a basso rischio, indipendentemente dalla cittadinanza o se sono transitati in un paese ad alto rischio.
Per coloro che arrivano da tutti gli altri stati, invece, è necessario dimostrare di essersi sottoposti alla vaccinazione completa almeno 14 giorni prima dell’arrivo. Si può entrare in Croazia anche se si è guariti dal Covid negli ultimi 6 mesi, documentandolo con un certificato medico. Altrimenti è valido anche l’esito negativo di un tampone effettuato entro le 48 ore prima della partenza.
In mancanza di quest’ultimo, all’arrivo in Croazia i viaggiatori si daranno sottoporre ad un tampone a proprie spese e avranno l’obbligo di rimanere in quarantena fino alla ricezione del risultato.
Danimarca
Per quanto riguarda i viaggiatori provenienti dai paesi considerati a basso rischio, quindi verdi e gialli, vige l’obbligo di test Covid negativo entro le 48 ore dalla partenza, oltre un secondo test entro le 24 ore dall’ingresso in Danimarca (i bambini sotto i 13 anni sono esentati).
I viaggiatori che sono guariti dal Covid non sono più considerati contagiosi e possono entrare nel paese mostrando un certificato di guarigione.
Se i viaggiatori vengono da paesi arancioni o rossi, invece, devono avere una motivazione valida per entrare nel paese. Oltre all’obbligo di isolamento preventivo di 10 giorni (anche nel caso di esito negativo del tampone prima dell’ingresso in Danimarca), la quarantena può essere abbreviata con un test negativo effettuato entro i 4 giorni dall’arrivo.
Libera circolazione invece per i viaggiatori vaccinati anche se provengono dalle zone arancioni.
Finlandia
L’ingresso in Finlandia è consentito solo per motivazioni essenziali e giustificate, ad esempio studio o motivi familiari o lavoro. Tutti i viaggiatori che non vivono in Finlandia devono sottoporsi ad un test entro le 72 ore dal viaggio.
Per coloro che arrivano da paesi ad alto rischio, è obbligatoria una quarantena di 14 giorni, accorciabile se viene effettuato un secondo test non prima di 72 ore dal primo.
Francia
Per quanto riguarda la Francia, obbligo di tampone entro le 72 ore dall’arrivo nel paese, i bambini sotto gli 11 anni sono esentati dall’effettuare il test.
Libera circolazione per chi si è sottoposto al ciclo completo di vaccinazione.
Germania
Prova di vaccinazione in forma digitale o cartacea per chi desidera entrare in Germania, con almeno 14 giorni di decorrenza dall’ultima dose. Anche chi è guarito dal Covid può entrare nel paese, basta avere prova di un tampone positivo vecchio di almeno 28 giorni, ma non di più di 6 mesi.
Per chi non fosse vaccinato o guarito dal Coronavirus, è necessario dimostrare la negatività al Covid-19 attraverso un tampone PCR entro le 72 ore dall’ingresso in Germania oppure un test rapido effettuato entro le 24 ore.
Grecia
Si può entrare nel territorio nazionale greco si via mare che da via aerea, a patto che non si provenga da paesi nei quali vige una particolare restrizione. In generale per l’area Schengen, e quindi per gli italiani, basterà fornire:
- Certificato di vaccinazione, con almeno 14 giorni trascorsi dalla seconda dose o da dose unica.
- Test negativo entro le 72 ore dal viaggio, i bambini al di sotto dei 5 anni sono esentati
- Certificato di guarigione da Covid-19 negli ultimi 9 mesi
Indipendentemente dal certificato in possesso, il governo greco effettuerà dei controlli casuali con test rapidi, qualora il risultato fosse positivo, scatterà la quarantena obbligatoria di 10 giorni a carico dello stato.
Prima di entrare nel paese, tutti i viaggiatori devono compilare un modulo di localizzazione passeggeri entro le 23:59 del giorno prima dell’arrivo in Grecia.
Malta
Obbligo di tampone entro le 72 ore dall’arrivo, tranne che per i bambini sotto i 5 anni di età. Si può entrare nel paese anche dimostrando di essersi sottoposi a vaccinazione completa.
Tutte le persone che viaggiano a Malta devono compilare la Dichiarazione di Viaggio Sanitario Pubblica e il Modulo di Locator Passeggeri.
Norvegia
Le restrizioni in Norvegia sono ancora abbastanza rigide, non si può entrare se non per motivi di necessità. Tutti i viaggiatori, compresi i residenti, che sono autorizzati ad entrare in Norvegia e che provengono da una zona considerata ad alto rischio, devono sottoporsi ad una quarantena di 10 giorni in un albergo designato, periodo abbreviato se sottoposti a test PCR almeno 7 giorni dopo l’arrivo.
Per le altre zone invece bisogna munirsi di un test PCR negativo effettuato entro le 24 ore dall’arrivo, requisito non essenziale per chi è guarito dal Covid negli ultimi 6 mesi o chi si è sottoposto a vaccinazione completa.
Paesi Bassi
Necessario per l’ingresso nel paese un tampone PCR effettuato nelle 72 ore prima del viaggio o test rapido entro le 24 ore. I bambini sotto i 13 anni sono esenti, così come i transfrontalieri che arrivano in Olanda in macchina o in pullman.
Nei Paesi Bassi vige ancora l’obbligo di quarantena di 10 giorni, ridotta a 5 nel caso di un test effettuato non prima del 5° giorno, i viaggiatori che provengono da paesi a basso rischio sono esenti dalla quarantena.
Polonia
A tutti i viaggiatori è richiesto un test negativo effettuato entro le 48 ore dall’arrivo, chi non si sottopone al tampone dovrà rispettare una quarantena di 10 giorni.
Il certificato di vaccinazione completa è ben accetto e risparmia il viaggiatore dalla quarantena.
Portogallo
Obbligo di tampone prima della partenza, entro le 72 ore, esentati i bambini sotto i 2 anni. I viaggiatori provenienti da paesi considerati ad alto rischio, devono effettuare una quarantena di 14 giorni all’ingresso.
Quarantena non obbligatoria se i passeggeri transitano per non più di 48 ore nel paese.
Spagna
Test obbligatorio entro le 72 ore dall’ingresso in Spagna, eccetto per i bambini al di sotto dei 6 anni, il documento deve contenere almeno le seguenti informazioni:
- Nome del viaggiatore, passaporto o carta d’identità
- Data del test
- Identificazione e recapiti del centro che ha effettuato l’analisi
- La tecnica usata
- Risultato negativo
Svezia
Per poter entrare in Svezia il tampone dev’essere effettuato entro le 48 ore dall’arrivo, ne sono esenti i viaggiatori sotto i 18 anni. Il test dev’essere ripetuto 5 giorni dopo l’arrivo.
Ungheria
Attualmente non è permesso entrare in Ungheria, salvo per i residenti. In ogni caso chiunque deve rispettare una quarantena obbligatoria di 10 giorni.
Paesi al di fuori dell’UE
Il consiglio europeo sta aggiornando gli elenchi dei paesi per i quali sono abolite le restrizioni di viaggio. In base ai criteri, si dovrebbero gradualmente ridurre le limitazioni per i residenti di: Australia, Nuova Zelanda, Ruanda, Singapore, Corea del Sud, Thailandia, Cina e Israele.
Per ulteriori notizie consigliamo di tenere sotto controllo il sito ufficiale dell’Unione Europea Reopen prima di effettuare gli spostamenti o prenotare il viaggio.
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