Recensione Muscat Primeclass, una lounge grande come un aeroporto di provincia italiana
Muscat è la capitale dell’Oman, l’aeroporto è la casa di Oman Air, il terminal è nuovissimo e, come tutti gli […]
Muscat è la capitale dell’Oman, l’aeroporto è la casa di Oman Air, il terminal è nuovissimo e, come tutti gli scali medio orientali, è opulenza allo stato puro.
In questo articolo:
In questo periodo di pandemia l’Oman assieme al Qatar è stato uno degli stati dell’area con le regole più ferree e ad oggi ha ancora le frontiere chiuse praticamente a tutti i viaggiatori.
La ricaduta è evidente, un aeroporto che può gestire tranquillamente 5 milioni di passeggeri al mese è praticamente deserto e i voli in arrivo e partenza si contano sulle dita di due mani. Nel 90% dei casi, i pochi passeggeri che si vedono in giro per il terminal sono in transito.
Ci sono due sole lounge, la prima è quella di proprietà di Oman Air ed è aperta ai passeggeri che viaggiano in prima classe o in business, la compagnia non partecipa a nessuna alleanza globale e quindi non ci sono molte altre possibilità per entrare.
L’altra sala vip è la Primeclass Lounge, ubicata al quinto piano della struttura. Come tutto il resto in questo aeroporto, è enorme e offre servizi inimmaginabili in qualsiasi altra parte del mondo. La sala è aperta oltre ai passeggeri business delle compagnie che operano su questo scalo, anche a tutti i titolari di Priority Pass.
E’ possibile ottenere la tessera Priority Pass gratuitamente compresa nelle quote delle carte American Express Oro, che regala due accessi ogni anno, o alla American Express Platino che invece regala accessi illimitati, tutto l’anno in tutto il mondo.
Che non sia la classica piccola lounge indipendente lo si capisce dall’ingresso. Certo, a causa della pandemia alcuni servizi, come la possibilità di rilassarsi in una vera e propria camera matrimoniale che non sfigurerebbe nemmeno in un hotel 4 stelle, non sono disponibili. Ma il resto, basta e avanza.
Nemmeno lo scalo di Dubai propone qualcosa di paragonabile, anzi le lounge indipendenti del trafficatissimo scalo emiratino non sono nemmeno sullo stesso pianeta.
Il modello è quello di un buffet servito nel rispetto dei più rigidi protocolli di sicurezza.
Anche qui si vede un approccio completamente diverso rispetto a quello scelto dalle autorità di Singapore per l’aeroporto Changi.
Non solo si può girare liberamente per lo scalo, deserto, ma anche sfruttare in maniera quasi completa i servizi della lounge.
Compreso anche un barista in grado di servire, per queste latitudini, un ottimo cappuccino.
Volendo si può anche comprare qualche souvenir.
La lounge offre ogni tipo di sistemazione, dai divanetti alle poltrone. Dai tavolini modello ristorante alle chaise long dove dormire indisturbati in attesa del proprio volo.
In una tipica giornata sarebbe stata super affollata, in questa mattina di fine luglio invece eravamo meno di 10 ospiti presenti.
Immancabile un’importante area fumatori, in questa lounge ce ne sono due.
Discorso a parte meritano i bagni, degni più di un palazzo reale che di un aeroporto, il marmo è ovunque e lo spazio non manca assolutamente.
Tra i servizi a disposizione anche una comoda zona con degli armadietti per lasciare in sicurezza una borsa mentre si fa un giro per l’aeroporto o semplicemente per non dover tenere tutto sotto controllo continuamente.