L’Argentina riapre le porte ai turisti: ecco quando e come
L’Argentina intende guardare avanti, in direzione di un lento ritorno alla normalità. La costante diminuzione dei casi di Covid e […]
L’Argentina intende guardare avanti, in direzione di un lento ritorno alla normalità. La costante diminuzione dei casi di Covid e dei decessi ha spinto il governo ad annunciare un serio allentamento della stretta in termini di misure di sicurezza. Un processo che avrà inizio a ottobre e mirerà, tra le altre cose, a far ripartire il settore del turismo. Dopo gli Stati Uniti, dunque, anche l’Argentina è pronta (quasi) a riaprire le porte.
In questo articolo:
“Stiamo vivendo un momento decisamente positivo – ha dichiarato il ministro della Salute Carla Vizzotti –. Sappiamo bene che la pandemia non è conclusa e che dobbiamo restare cauti. Ci stiamo però muovendo in direzione di un pieno ritorno delle attività”. Minori restrizioni e maggiori libertà per gli esercizi commerciali che operano in spazi chiusi, dove la mascherina sarà ancora obbligatoria. Lo stesso dicasi per teatri, cinema, trasporto pubblico e aree a rischio assembramenti. Dall’1 ottobre, però, non sarà più obbligatorio indossarla all’aperto (a meno di situazioni considerate a rischio).
Argentina, il ritorno dei turisti
Porte aperte ai turisti? Non da subito, almeno per motivi di piacere. Chiunque intenda volare dall’Italia all’Argentina, ad esempio, dovrà dimostrare d’avere motivazioni lavorative. Il primo cambiamento operato in tal senso riguarda proprio gli spostamenti legati all’impiego. Ciò vale sia per i residenti che per gli stranieri, ai quali non sarà più richiesto un periodo d’isolamento all’arrivo. Occorrerà però aver ricevuto la seconda dose di vaccino almeno 14 giorni prima dell’arrivo e portare con sé la necessaria documentazione.
A partire da ottobre, invece, saranno consentiti gli spostamenti a scopo turistico, senza obbligo di quarantena, a tutti i Paesi confinanti. La data che tutti attendono è però senza dubbio l’1 novembre. Sarà allora, infatti, che a tutti i cittadini stranieri sarà data la possibilità di tornare a viaggiare in Argentina per puro diletto. Sarà possibile organizzare nuovamente vacanze in questa splendida terra, consci del fatto di non doversi sottoporre ad alcun periodo di quarantena. Non si richiede altro che un ciclo di vaccinazione completo, con seconda dose inoculata da almeno 14 giorni, e un tampone negativo.
Chiunque intenda recarsi in Argentina, pur non avendo ricevuto il ciclo completo, dovrà sottoporsi a un periodo di isolamento di almeno sette giorni. Al termine di questa fase si dovrà effettuare un tampone per verificare lo stato di salute. In caso di negatività, si sarà liberi di circolare. Altra eccezione di cui tener conto, per quanto improbabile, è quella di un soggetto giunto in Argentina senza essere in possesso di un test negativo (improbabile perché si tratta di un requisito fondamentale per poter partire) oppure di un test non più valido perché “cronologicamente scaduto”. In questo caso gli addetti dell’aeroporto provvederanno a garantire un test antigenico sul posto.
È bene ricordare, però, come non sia possibile completare un periodo di vacanza o un viaggio di lavoro senza effettuare un test anti Covid-19. Questo a patto che la permanenza duri più di 5 giorni. È infatti richiesto un controllo di questo genere tra il quinto e il sesto giorno, al fine di tenere la situazione contagi il più possibile sotto controllo.