Stati Uniti, frontiere riaperte: ecco cosa sapere prima di partire
Dopo un anno e mezzo, esattamente l’8 novembre, gli Stati Uniti hanno riaperto le porte ai turisti. Va da sé […]
Dopo un anno e mezzo, esattamente l’8 novembre, gli Stati Uniti hanno riaperto le porte ai turisti. Va da sé che per accedere sia necessario aver completato il ciclo di vaccinazione e avere alcuni documenti richiesti dal governo americano. Ecco cosa occorre sapere prima di prenotare il proprio biglietto.
Porte aperte ai vaccinati
In questo articolo:
Tutti i viaggiatori, privi di cittadinanza americana e di età superiore ai 18 anni, possono entrare negli Stati Uniti solo se vaccinati. Si richiede un ciclo completo, con la seconda inoculazione avvenuta da almeno 14 giorni. Non tutti i vaccini sono approvati per garantire l’accesso agli USA. Ecco l’elenco:
- Pfizer
- Moderna
- Johnson & Johnson
- AstraZeneca
- Covaxin
- Covishield
- Sinopharm
- Sinovac
TODAY: Fully vaccinated, legal non-citizens may once again travel to the U.S. for non-essential reasons via land & ferry ports of entry. Make sure you:
💉Bring proof that you are fully vaccinated for #COVID19
💬Can verbally indicate your reason for travelhttps://t.co/nTjpgQLC9L pic.twitter.com/9Lg1u8LBd1— Homeland Security (@DHSgov) November 8, 2021
Sono tre i metodi accettati per confermare la propria avvenuta vaccinazione ai controlli:
- Certificato di vaccinazione, cartaceo o digitale, riportante un codice QR. Il Green Pass rientra perfettamente in questa categoria
- Documento stampato che attesti la vaccinazione o un certificato rilasciato da un ente nazionale
- Foto di un certificato di vaccinazione, documento di avvenuta inoculazione scaricato da fonte ufficiale come il Ministero della Salute o app d’uso nazionale con QR Code (come Immuni o IO)
Al di là del tipo di documento mostrato ai controlli, vi sono alcune informazioni cruciali che devono essere presenti sul foglio cartaceo o digitale:
- Informazioni personali utili all’identificazione
- Informazioni relative all’ente che ha autorizzato l’inoculazione del vaccino
La propria documentazione dovrà essere presentata ovviamente alla compagnia aerea per il check-in. Ai passeggeri saranno inoltre richiesti alcuni dettagli personali per garantire la tracciabilità, qualora fosse necessario, durante il periodo negli USA.
Test Covid e obblighi per bambini
Tutti i passeggeri d’età superiore ai 12 anni devono sottoporsi a un test PCR o antigenico. Ciò è richiesto a prescindere dal proprio status vaccinale. Cambiano però le tempistiche a seconda del fatto che il soggetto risulti vaccinato o meno. Nel primo caso il test può essere effettuato entro tre giorni dalla partenza. Nel secondo caso, invece, nelle 24 ore precedenti (a ciò si aggiunge un secondo test Covid entro 3-4 giorni dall’arrivo).
Tutti i viaggiatori con età inferiore ai 18 anni non sono tenuti a presentare alcun certificato di vaccinazione per entrare negli Stati Uniti, sia che ciò avvenga via terra o cielo. Vi sono però delle norme da seguire:
- Tutti i passeggeri d’età compresa tra i 2 e i 17 anni devono sottoporsi a un test anti Covid prima della partenza
- Un adulto che viaggia con un bambino (età compresa tra i 2 ei 17 anni) non vaccinato può fare da garante e assicurarsi che venga sottoposto a test entro tre giorni dall’arrivo
- Test richiesto a tutti i soggetti d’età compresa tra i 2 a i 17 anni in viaggio da soli o in compagnia di un adulto non vaccinato
Assicurazione viaggio
Rispetto a quanto previsto, ad esempio da Singapore e Thailandia, gli Stati Uniti non richiedono di avere obbligatoriamente l’assicurazione medica per poter viaggiare verso gli USA. Il nostro consiglio è quello però di averla e di sfruttare quella prevista gratuitamente nella quota annuale della American Express Platino.
Chi è esente dal vaccino
Alcuni soggetti sono esentati dalla vaccinazione e dunque ammessi negli Stati Uniti senza tale vincolo. Ecco le categorie:
- Bambini d’età inferiore ai 2 anni
- Partecipanti a specifiche sperimentazioni vaccinali
- Soggetti con rare controindicazioni mediche al vaccino
- Membri delle forze armate e i loro familiari (moglie e figli)
- Crew di compagnie aeree
- Diplomatici
In conclusione
Speriamo con questo articolo di aver risposto alle tante domande che riceviamo dai lettori in cerca di chiarimenti per spostarsi, senza rischi e problemi, verso gli Stati Uniti.