Volare in Italia, senza super green pass non sarà (quasi) più possibile
Da lunedì non sarà più possibile prendere un aereo in Italia, o atterrare nel nostro Paese, se non si è […]
Da lunedì non sarà più possibile prendere un aereo in Italia, o atterrare nel nostro Paese, se non si è titolari del super green pass. Questo vuol dire che sarà impossibile imbarcarsi se non si è vaccinati o non si è guariti dal covid da meno di 120 giorni. Per chi invece dovrà prendere un volo internazionale valgono le regole del Paese di destinazione e dunque, in linea di massima, basterà il green pass base. L’Italia, infatti, è l’unico stato in Ue ad aver introdotto il certificato verde rafforzato sui mezzi di trasporto.
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Quindi sarà possibile, ad esempio, prendere un aereo per andare in vacanza a New York senza avere il super green pass. Ma non si potrà tornare senza aver completato il ciclo vaccinale.
Cosa cambia da lunedì
Chi non è vaccinato o guarito dal Covid non solo non potrà più prendere un aereo, ma un qualunque altro mezzo di trasporto pubblico come un treno o un nave, non potrà nemmeno salire su un autobus o in metro. Tutti mezzi su cui attualmente, e fino a domenica 9 gennaio, è concesso accedere con il green pass base, quello che si ottiene con un tampone rapido.
Il cambio di rotta voluto dal Governo italiano vale per tutti i cittadini al di sopra dei 12 anni che dovranno anche indossare una mascherina Ffp2.
Se l’Italia è il primo paese ad imporre questo tipo di restrizione per i viaggi a bordo di mezzi di trasporto pubblico, ci sono altre nazioni che hanno iniziato a richiedere ai viaggiatori di fornire la documentazione di aver ricevuto la terza dose di vaccino, il cosiddetto booster.
La prima destinazione a chiedere il certificato è stata l’isola di Maui nelle Hawaii. Il governo locale impone che per mangiare fuori, andare in palestra e fare altre attività a contatto con il pubblico si sia completamente vaccinati e, se trascorsi i tempi richiesti, si abbia ricevuto anche la terza dose di vaccino.
Dal 15 gennaio anche per entrare in Francia bisognerà dimostrare di aver ricevuto la terza dose. Il discorso è lo stesso che viene fatto in Italia: se sono trascorsi più di 150 giorni dalla seconda dose, allora sarà necessario avere il booster per potersi recare a Parigi e nelle altre zone della Francia.
Anche altre nazioni come l’Olanda e Israele stanno andando verso questa direzione ed è probabile che nel giro di qualche settimana tutti gli altri paesi che richiedano prova di vaccinazione per poter viaggiare inseriscano il booster come requisito.
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