Il 777x non arriverà prima del 2025, adesso cosa faranno Emirates & Co
Il 777X doveva essere l’aereo del riscatto di Boeing, il modello che cancellava l’onta del 737max e riaffermava la supremazia […]
Il 777X doveva essere l’aereo del riscatto di Boeing, il modello che cancellava l’onta del 737max e riaffermava la supremazia del produttore americano nei confronti di Airbus e del suo A350.
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Quando Lufthansa fu annunciata come il cliente di lancio del 777x, avrebbe dovuto ricevere i primi esemplari nel 2019, da allora però i problemi nello sviluppo della nuova ammiraglia Boeing si sono susseguiti di continuo e la crisi del Max non ha fatto che rendere tutto più complicato.
Il primo volo di un 777x è stato effettuato nel 2020 e, a novembre 2021, il costruttore ha portato il “muletto” in giro per il mondo, soprattutto negli aeroporti delle principali compagnie che hanno ordinato il modello.
Ovviamente la prima tappa è stata Dubai, casa Emirates, il vettore che ha preso i gradi di “primo cliente” dopo che Lufthansa ha diluito il suo ordine e soprattutto grazie al fatto che ha ordinato ben 150 esemplari, ovvero quasi la metà dei 360 777x ordinati ad oggi.
E proprio Emirates ha minacciato più volte di cancellare l’ordine in caso di ennesimo ritardo, che è quello che sta succedendo adesso, con l’annuncio del rinvio delle consegne di almeno altri 12 mesi, con un ritardo totale di oltre sei anni.
Il problema non è nella catena di montaggio, ma nella certificazione di sicurezza. Un processo che, dopo il disastro del 737max, è diventato molto più scrupoloso. L’aereo sarà prodotto in due varianti: il 777-8 ospiterà fino a 384 passeggeri e avrà un’autonomia di 16.170 km; mentre il 777-9 avrà 426 passeggeri e un’autonomia di oltre 13.500 km.
Tantissime compagnie mondiali avevano puntato su questo modello, famoso per avere una apertura alare mai così grande e una parte delle ali pieghevole per agevolare i movimenti negli aeroporti.
Ad oggi però tutte le compagnie hanno cancellato parzialmente gli ordini, passando su altri modelli sia di Boeing che di Airbus. Adesso l’ennesimo ritardo potrebbe causare un terremoto per Boeing, soprattutto se Emirates confermasse l’idea di cancellare in toto il suo ordine.