Scaramanzia a bordo, i numeri “vietati” in aereo: ecco perché
La scaramanzia trova ampio spazio nel mondo delle compagnie aeree. Occorre precisare, però, come alcuni aspetti cambino a seconda del […]
La scaramanzia trova ampio spazio nel mondo delle compagnie aeree. Occorre precisare, però, come alcuni aspetti cambino a seconda del Paese cui si fa riferimento. Nel mondo occidentale, di solito il numero dal quale stare alla larga è il 13, ma non è sempre così. Proviamo a capire meglio cosa c’è dietro tutto questo, qual è la situazione in Italia e cosa comporta per i vettori.
Scaramanzia in aereo
In questo articolo:
Avete mai prenotato un posto nella fila 13 di un volo Ryanair? La risposta è semplice: no. Non potete farlo, in quanto la compagnia non prevede tale numerazione a bordo per una semplice questione scaramantica. Tutti sono religiosi in aereo, quando le cose si mettono male. Allo stesso modo un po’ tutti diventano scaramantici.
Il numero indicato è solo uno dei tanti reputati sfortunati. Di certo è il più diffuso in occidente. In Cina invece non è visto di buon occhio il numero 4, mentre negli Stati Uniti, oltre al 13, è meglio stare lontani anche dal 7. Ryanair è solo uno dei tanti possibili esempi. Basti pensare ad Air France, KLM e Lufthansa che, allo stesso modo, non prevedono la fila 13.
Sono stato in molti hotel di proprietà di gruppi immobiliari cinesi dove non è presente il 4 piano, i piani dal 40 al 49 e anche dove non ci sono stanze con il numero 4.
La United Airlines ha invece escluso la fila 14 nella business class Polaris. Il motivo è da rintracciare nella superstizione cinese. In mandarino, infatti, la pronuncia di tale numero è simile a quella di “è morto”. Una questione molto simile a quella italiana, di cui parleremo dopo. Lo stesso vale per Cathay Pacific, che ha eliminato il numero quattro dalla disposizione dei posti, a causa della pronuncia che somiglia a quella di “morte”.
Ma come funziona tutto ciò? È impossibile pensare che le compagnie aeree debbano tener conto di tutte o quasi le scaramanzie globali. La scelta delle cifre da evitare attentamente passa attraverso un’analisi di mercato. Quali sono le tratte più comuni? Di che nazionalità sono i principali clienti del vettore? Effettuato questo lavoro statistico, si avrà la risposta, ovvero quali superstizioni assecondare e quali tralasciare.
Scaramanzia in Italia
Come ben sappiamo, in Italia il numero reputato sfortunato è il 17 e non il 13. Nel corso degli ultimi 20-30 anni, però, la cultura americana ha portato anche qui da noi una certa avversione per il tredici, al punto da considerare sfortunati sia venerdì 13 che venerdì 17. In questo hanno di certo un ruolo film e serie TV USA.
ITA Airways e altri vettori nostrani assecondano tutto ciò, escludendo tanto la fila diciassette quanto la tredici. Lo stesso fanno alcune compagnie come Lufthansa, che intendono garantire un certo livello di comfort, fisico e mentale, ai passeggeri che rientrano nelle nazionalità più “fedeli” all’azienda.
Perché in Italia detestiamo il 17? Il motivo affonda le radici nella cultura romana. Il numero romano di riferimento è così trascritto XVII. Questo è l’anagramma di vixi, che vuol dire ho vissuto, inteso come deceduto. Un presagio di sventura che perdura ancora oggi, anche se in molti accettano la tradizione scaramantica senza conoscerne le origini.
I never realised that there is no row 13 on an airplane…
Or is that just Ryan Air? pic.twitter.com/c0ukhoDTzP— Paul Bruce (@Paulbcars) February 13, 2019
Curiosità scaramantiche
Volare può essere molto stressante per alcune persone, che spesso fanno riferimento ad amuleti, preghiere e altri atteggiamenti per tenere lontani pensieri molesti. Non mancano però esempi davvero assurdi di persone incapaci di controllare nervosismo e superstizione.
Facendo attenzione durante voli internazionali, si potrà notare in fase di imbarco come alcuni tocchino la livrea come buon auspicio. Altri, invece, in maniera del tutto incosciente, sono stati beccati a lanciare monetine contro l’aereo e nel motore (un uomo è stato multato per 15mila euro, avendo tentato questo gesto folle). C’è poi chi si fa vanto della propria assenza di superstizione. Basti pensare a Finnair, che per anni ha operato un volo numero 666 con destinazione Helsinki, ovvero HEL (hell: inferno).