Tre hotel Hilton sotto lo stesso tetto: ecco Resort World la più grande novità sulla Strip di Las Vegas
Resorts World è stato inaugurato il 24 giugno 2021. È il primo casinò ad essere completato sulla Strip di Las […]
Resorts World è stato inaugurato il 24 giugno 2021. È il primo casinò ad essere completato sulla Strip di Las Vegas dopo il Cosmopolitan, inaugurato nel 2010.
In questo articolo:
Non stiamo parlando di un semplice hotel, come potrebbe esserlo a Las Vegas, in tutto ci sono 3.500 camere, con tre hotel Hilton tutti sotto lo stesso tetto. Costruirlo è costato “solo” 4,3 miliardi di dollari, è il resort più costoso mai sviluppato a Las Vegas.
Prima di tutto, cosa è il resort world
E’ la struttura più a nord della famosa Strip, la strada che ospita gli hotel più iconici della città del peccato. E’ vicino al Wynn e all’Encore che sono leggermente prima e sull’altro lato della Strip.
E’ anche il più vicino, se così si può dire dato che sono comunque 10 minuti buoni in taxi, alla “vecchia” Las Vegas, dove si trovano la altrettanto famosa Freemont Experience e il nuovo Circa, l’altra novità in città, il primo hotel solo per adulti.
La struttura, due immensi palazzi da 56 piani, ospita 3 differenti hotel Hilton: Conrad, Hilton e Crockford. Quest’ultimo è la nuovissima famiglia ultra lusso della catena americana.
La prima cosa da sapere è che l’insegna è Hilton, quindi made in USA al 100%, ma la proprietà e l’anima sono asiatici visto che chi ha messo i dollari per costruirlo è il Genting Group della Malesia.
I richiami all’Oriente sono tantissimi sia dal punti di vista estetico che scaramantico, in questo hotel non esiste il 4. Si passa dal piano 39 direttamente al 50. E non esiste nemmeno un numero di stanza che contenga il 4.
Prenotazione
Ho soggiornato a Las Vegas nel weekend del super bowl, nel giorno in cui il Governatore ha deciso di rimuovere anche l’obbligo delle mascherine all’interno di casinò, ristoranti e discoteche.
Ho prenotato tramite il sito viaggi di American Express per due motivi. La promozione che regalava 9 punti Membership Rewards bonus per ogni prenotazione, e perchè l’hotel partecipa al Fine Hotels + Resorts.
Il costo della camera base era di poco superiore a 450 euro più tasse e la pessima “resort fee”. C’era però un’offerta FHR che scontava del 25% il costo della camera alla quale ho aggiunto il voucher da 150€ incluso nella quota annuale della mia American Express Platino.
Alla fine la camera mi è costata poco meno di 210€. Il vantaggio di prenotare tramite FHR è che si ottengono tantissimi benefit e, in una struttura come questa, vuole dire risparmiare tantissimi euro.
I benefit che si ottengono sono:
- 12:00 check-in
- 16:00 check-out garantito
- upgrade camera (alla categoria successiva)
- credito per la colazione di $ 33 (a persona)
- $ 125 di credito per cibo e bevande da spendere ovunque nella proprietà
- cocktail di benvenuto nel bar della hall
Questi si sono aggiunti ai vantaggi previsti dal mio status Diamond Hilton. Purtroppo negli USA i clienti Gold e Diamond non ricevono più la colazione gratuita, ma un credito da spendere nei ristoranti degli hotel. Ciò nonostante, in questo caso la colazione è comunque compresa grazie a FHR, quindi ai benefit citati sopra ho aggiunto altri 25$ di credito.
Alla fine ho ottenuto ben 183$ da spendere nella struttura. Potrebbero sembrare tanti, ma non lo sono a Las Vegas e in strutture come questa. Una birra costa 12$, un hamburger 25$ il buffet della colazione 29$. A conti fatti, ho azzerato tutte le spese sostenute in hotel.
Considerato che in settimana le camere costano anche meno di 90€, sfruttare il FHR porta davvero a essere “pagati” per soggiornare in questo hotel. Nel mio caso invece era una delle giornate più care dell’anno. Bisogna però ricordare l’antipatica abitudine che hanno gli hotel in questa città, ovvero aggiungere una Resort Fee che non compare nel prezzo della camera e che si paga al check-out.
In questo hotel vuole dire 45$ al giorno e include servizi che si pensa dovrebbero essere inclusi nella tariffa giornaliera:
- Wi-Fi 5G ad alta velocità (30 Mbps) per un massimo di otto dispositivi
- Uso della Smart TV
- Frigorifero in camera
- Chiamate urbane e gratuite illimitate
- Accesso alle piscine
- 5% di sconto sull’esperienza in Cabana ($ 800 Cabana più cibo e bevande minimo)
- 5% di sconto sull’esperienza della sedia da piscina (due sedie e minimo $ 200)
- 5% di sconto sui trattamenti benessere e fitness (minimo $ 230 per trattamento)
- 10% di sconto sugli articoli al dettaglio per spa o fitness (minimo $ 100)
Grazie alla doppia promozione: quella invernale che regala 2500 punti bonus e quella americana Points in the city che ne regalava altrettanti, con questo soggiorno ho accumulato poco più di 13.500 punti, quasi sufficienti per una notte gratis nel Doubletree di Milano.
Location
Della posizione abbiamo già detto. Ho camminato la sera tranquillamente dal cuore della Strip, ovvero le strutture più famose come Bellagio, Venetian e Caesar Palace senza problemi. Di giorno e con il caldo di Vegas, meglio usare un taxi o uber.
Check-in
Da quando si mette piede dentro questa struttura si capisce che non è un hotel qualunque, non c’è effetto wow, ma è davvero bello e “odora” tutto ancora di nuovo.
Ho saltato la coda al check-in grazie allo status Hilton Honors, in meno di 5 minuti avevo le mie chiavi e l’addetta al ricevimento mi stava spiegando tutti i benefit e le proposte dell’hotel.
Ovviamente grazie allo status e alla prenotazione FHR, la mia stanza base è stata portata ad una vista Strip, una camera che costava circa 80€ in più rispetto a quella che avevo prenotato. Il primo benefit è stato un bicchiere di champagne nel bar proprio davanti ai banchi del check-in.
La stanza
Non serve la mappa per muoversi in questa struttura, ma confondersi è molto facile. Come al solito non tutti gli ascensori portano in tutti i piani e soprattutto anche la storia della mancanza dei piani e delle stanze che hanno il 4 crea un pochettino di confusione.
La mia stanza, non era una suite, ma era comunque enorme. La vista sulla Strip non è esattamente emozionante come in altri hotel più a sud.
Questa ad esempio era la vista dalla mia suite all’Aria, le fontane del Bellagio, la torre Eiffel del Paris Paris e la ruota panoramica.
Letto king e mega schermo sono un must. Ma è vero che a Las Vegas non si viene per dormire e la stanza è importante, ma non è quello che deve spingere a scegliere una location rispetto ad un’altra.
Personalmente ho scelto il ResortWorld perchè è il posto più “caldo” della strip in questo momento, possiamo dire che divide la scena con il Circa. Il vantaggio è che essendo un hotel del gruppo Hilton è possibile soggiornare qui usando i punti oppure accumulando punti per i prossimi soggiorni premio.
Da quando ha aperto, questa struttura è diventata senza dubbio una delle migliori opportunità di soggiornare a Las Vegas accumulando anche punti durante il soggiorno. E dato che alla fine dei conti si ottengono 10 punti per ogni dollaro speso, la presenza di ristoranti, club e altre attività permette di mettere nel salvadanaio un discreto gruzzolo di punti.
Per noi “malati di punti”, ma non di programmi fedeltà di casinò, sono poche le possibilità di dormire a Vegas in un hotel sullo Strip e guadagnare punti.
Il bagno è enorme come tutto il resto. Non siamo a Manhattan, qui lo spazio non manca, e quindi non risparmiano certo nella dimensione della doccia o il doppio lavabo. Un plauso per aver eliminato la plastica monouso. Può sembrare una scelta “cheap” quella di avere dei dispenser, ma è sicuramente amica dell’ambiente.
La camera è ovviamente ipertecnologica, si gestisce tramite la tv, il telefonino, senza dover toccare gli interruttori. Si vede che è tutto nuovo, ci sono infatti le prese USB-C e non le prese tradizionali. C’è anche la radio sveglia con la ricarica wireless del cellulare.
Soprattutto la tecnologia è pensata per non lasciarsi scappare nulla, come il contenuto del frigobar o della piccola cambusa, con tanto di oggetti “hot” perchè alla fine questa è la città del peccato.
Attenzione però, se toccate la merce e non la rimettete al suo posto entro trenta secondi vi viene addebitata sul conto della camera. E i prezzi non sono assolutamente popolari.
Nei servizi che si pagano con la “tassa resort” c’è l’uso del minibar in camera. Da non confondere con la possibilità di bere quello che è contenuto, ma permette di poter usare la parte di frigo vuota e disponibile per conservare la propria merce senza spostare quella presente nell’altro parte del frigo.
Le piscine
A Las Vegas non fa sempre caldo, febbraio è probabilmente il mese più freddo, questo porta molti resort a ridurre i servizi esterni tra inizio anno e primavera, ma non si traduce in uno sconto sulla resort fee.
Le piscine sono al piano sopra il casinò e ce ne sono per tutti i gusti. Purtroppo, però, nel corso della mia visita molte erano chiuse visto lo scarso numero di ospiti.
Se si pensa che Las Vegas sia solo casinò e scommesse, è ora di cambiare idea. Certo, giocano un ruolo importante, ma le multinazionali che gestiscono queste industrie sanno benissimo che bisogna offrire altro. Come il divertimento ai giovani, le piscine così si trasformano nei club per le feste diurne, con i migliori DJ del mondo a fare da resident come se fosse Ibiza.
Senza dimenticare le famiglie e i bambini, con parchi dedicati e soprattutto spettacoli adatti ad ogni ospite della città.
Le piscine sono sicuramente in grado di rispondere alle esigenze di tutti gli ospiti, perfette per rilassarsi dopo una escursione al Grand Canyon o una notte brava ai tavoli da gioco.
Casinò
In un resort di Las Vegas non si può non parlare del casinò. Quello del Resort World è enorme, non potrebbe essere altrimenti per un hotel sulla Strip. C’è di tutto e di più.
Slot di tutti i tipi, possibilità di giocare da 1 cent, anche se poi effettivamente non si gioca mai da un centesimo, almeno non nel centro di Las Vegas. Impossibile non trovare una slot che non piaccia, o il tavolo dove non perdere qualche manciata di dollari.
Il bello dei casinò di Las Vegas, almeno quello che piace a me, è osservare le persone. I comportamenti, le abitudini. C’è chi adora scommettere pesante (e può permetterselo) e chi passa il tempo cercando di perdere meno soldi possibili. E’ uno spettacolo “gratuito”.
All’ultimo piano c’è una seconda zona, con solo tavoli per giocatori “senza limiti” che confina con il club 66. Qui c’è anche una terrazza per godersi una bellissima vista sulla Strip.
Food & Beverage
Il resort offre di tutto. Ad una estremità del casinò c’è la piazza dello street food, una vera zona con una decina di differenti tipologie di cucine come se fossimo in un centro commerciale, che poi c’è anche questo dentro il resort.
Al centro della piazza c’è un bar dove bere, mangiare, socializzare.
Il Gatsby’s è un cocktail bar, con deejay. Apre intorno alle 20 e chiude verso le 2 del mattino. Anche qui, come nel resto della struttura, tutto è “costoso” e avere un credito da spendere permette di godersi ancor più a cuor leggere un soggiorno in questo hotel. L’importante è ricordarsi sempre di far addebitare tutto sul conto della camera. In questo modo ogni dollaro speso si trasformerà in punti nel nostro profilo Hilton.
Altri ristoranti e pizzerie sono presenti nella zona commerciale del resort. Qui tra boutique di lusso, ristoranti, pub e attrazioni di vario genere ci si può perdere come in un normalissimo centro commerciale.
Il credito della colazione può essere usato al ristorante The Kitchen, a disposizione degli ospiti un menù alla carta oppure il classico buffet della colazione.
Mi sono regalato un piatto classico americano, Steak & Eggs con delle patate al forno. Ottima la qualità della carne e uova saporite il giusto.
In conclusione
Questa struttura è sicuramente una piccola rivoluzione nel panorama della Strip, soprattutto per noi italiani che non possiamo sfruttare i programmi fedeltà collegati ai casinò di Las Vegas. Usare i punti per dormire, o accumulare parecchi punti dormendo, è una soluzione che mancava a questo livello. Certo, io sono stato particolarmente sfortunato capitando nel week-end del Super Bowl, con i prezzi delle camere che sono schizzate ai massimi livelli post pandemia, oggi la stessa camera costa meno di 100$ e, se prenotata con FHR, significa venire “pagati” per soggiornarci. Proprio niente male.
Questa è solo una delle tante recensioni che puoi leggere sul nostro sito, covid e restrizioni permettendo. Ogni mercoledì pubblichiamo una recensione di una lounge aeroportuale, mentre ogni venerdì puoi leggere la recensione di un nostro volo o di un hotel dove abbiamo soggiornato.
Pro
- FHR
- La stanza è enorme e il materasso comodissimo
Contro
- LA resort fee