Questi bus/lounge dovevano rivoluzionare gli aeroporti, adesso sono un optional molto costoso
Quando nei giorni scorsi sono volato a Washington Dulles, l’aeroporto internazionale della capitale degli Stati Uniti, sono salito per la […]
Quando nei giorni scorsi sono volato a Washington Dulles, l’aeroporto internazionale della capitale degli Stati Uniti, sono salito per la prima volta a bordo dei bus/lounge e così mi sono incuriosito e ho cercato di saperne di più.
L’invenzione che doveva rivoluzionare gli aeroporti
In questo articolo:
Il lounge bus è stato inventato da Eero Saarinen: se questo nome non ti dice nulla, vuol dire che non hai mai volato TWA da New York se sei pià giovane non hai mai visitato il TWA hotel. L’ingegnere naturalizzato americano, ma di origine finlandese, è stato il creatore dello spettacolare terminal al JFK per la Trans World Airline e ha progettato molte altre cose negli aeroporti americani e non solo.
A metà degli anni 50 gli aerei non erano paragonabili a quelli di oggi. Il 747 non era ancora nemmeno nei sogni di Boeing e la rivoluzione si chiamava 707.
Quando Saarinen disegnò l’aeroporto di Dulles portò tutta la sua visione del futuro dell’aviazione dentro quel progetto. Una delle invenzioni fu proprio la lounge su ruote. Entrate in servizio a Washington Dulles (IAD) nel 1962, a differenza dei bus che tutti conosciamo e odiamo quando dobbiamo sbarcare dall’aereo, questi veicoli possono essere sollevati e collegati ad un aereo come un finger.
Ciò significa che i passeggeri si imbarcano/sbarcano senza dover mettere un piede sulla pista, una cosa ottima per evitare le intemperie o di soffrire il caldo in attesa che si smaltisca la fila sulla scaletta.
Questi veicoli sono lunghi 16,46 metri, larghi quasi 5 metri possono trasportare più di 100 passeggeri e viaggiare a 42km/h. In passato sono stati in servizio anche in altri aeroporti, ma oggi sono una “esclusiva” del Dulles.
Un restyling da 16 milioni di dollari
Contrariamente a quanto si possa pensare, non è ancora arrivato il momento della pensione per questi bus, anzi. La Metropolitan Washington Airports Authority spenderà 16 milioni di dollari per rinnovare due di questi veicoli: non si tratta di una mera operazione di stucco e pittura, saranno smontati e reingegnerizzati da zero. Ci vorranno 3 anni di lavori prima di rivederli in pista.
Se l’esperimento sarà un successo la stessa operazione sarà fatta alle restanti 47 macchine nei sei anni successivi, un investimento totale di 160 milioni di euro.
Il motivo è semplice: l’aeroporto vuole continuare ad utilizzare questo iconico sistema, ma nessuno produce più queste macchine e tantomeno sono reperibili sul mercato i pezzi di ricambi. Quindi l’unico modo è smontarli pezzo per pezzo e ricostruirli da zero in chiave moderna e garantire così altri 20 anni di vita a queste macchine uniche al mondo.
In conclusione
Certo, sarebbe bello se i bus aeroportuali fossero tutti come quelli che usa Emirates per i suoi passeggeri di prima classe, ma la realtà di tutti i giorni è sensibilmente diversa. L’investimento può sembrare importante, ma creare una alternativa a queste lounge su ruote costerebbe molto di più. Sia all’aeroporto per sviluppare l’infrastruttura, che alle compagnie in termini di handling rispetto al solo autista che oggi guida la lounge, la solleva fino al portellone e fa accomodare i passeggeri a bordo.