Dietrofront, la Thailandia non introdurrà la tassa di soggiorno
Per la settordicesima volta il Governo della Thailandia cambia idea in merito alla introduzione di una tassa di scopo da […]

Per la settordicesima volta il Governo della Thailandia cambia idea in merito alla introduzione di una tassa di scopo da applicare a tutti i turisti in arrivo nel Regno. Annunciata più volte e poi puntualmente cancellata dai piani, sarebbe dovuta partire ufficialmente la prossima primavera. Un importo di 300 bath, poco meno di 8 euro da far pagare a tutti i non Thai in arrivo via aria, mare o terra.
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Come riporta il Bangkok Post, il Primo Ministro ha deciso di accantonare l’introduzione della tassa e annunciato che si stanno valutando altre strade per trovare il modo di coprire le spese mediche e assicurative che vedono coinvolti i turisti.
Sempre più spesso leggiamo di storie di turisti che viaggiano in giro per il mondo senza una adeguata copertura assicurativa. Assicurazione viaggi che costa qualche centinaio di euro e che può tutelare i viaggiatori da ogni inconviente.
Inizialmente il ministero aveva proposto di utilizzare un budget di 50 milioni di baht per risarcire i turisti caso per caso, come nel caso della sparatoria di massa al Siam Paragon o della morte di un turista taiwanese in un incidente. La volontà però è quella di coprire tutti i milioni di turisti che ogni anno visitano le diverse località turistiche thailandesi.
Se il risparmio per i turisti sarà di 3 birre, in caso di incidenti e problemi di salute non si sarà tutelati a meno di non avere una adeguata copertura assicurativa che, lo ricordo, può essere comprata di volta in vola, ma che i titolari di American Express Platino possono avere gratuitamente semplicemente perchè compresa nella quota annuale e in grado di coprire ogni tipo di inconveniente.