Ti senti in colpa per aver “rubato” uno shampoo? C’è chi dagli hotel si porta via frigobar e macchine del caffè
I turisti quando viaggiano rubano di tutto, uno studio ha stilato la classifica nazione per nazione degli oggetti più asportati dalle camere d’hotel
Diciamolo. Negli hotel, è difficile resistere alla tentazione di un carrello dello housekeeping lasciato incustodito. Tutti quegli asciugamani di varie pezzature, i flaconcini dello shampoo e del body wash (laddove ancora non sono stati rimpiazzati dai dispenser a muro) e i kit per il bagno. Un’occhiata a sinistra e una a destra nel corridoio, e si arraffa qualcosa. E che sarà mai, in fin dei conti?
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Soprattutto se si considera che c’è chi, dagli hotel, si porta via ben più di un bagnoschiuma o un asciugamano. Uno studio riportato da un quotidiano della Florida svela che più si va su di categoria di hotel, e più (forse per sentirsi almeno in parte ‘risarciti’ del costo talora esorbitante delle camere) gli ospiti tendono a portarsi via dalle camere qualcosa, inclusi oggetti di valore come i secchielli per il ghiaccio, le macchinette per il caffè, i mini-frigoriferi, i quadri alle pareti e persino tv e materassi.
L’ammontare dei furti, e del valore degli oggetti rubati, è in aumento dal 2019 (l’ultimo anno pre-Covid), dice ancora lo studio. Che collega anche le tipologie di furti alle nazionalità, dicendo che tedeschi e inglesi rubano soprattutto asciugamani e articoli da bagno, gli austriaci le macchinette per il caffè, gli americani i cuscini e le batterie dei device presenti in stanza, i francesi tv e telecomandi. E gli italiani? Pare (ma sembra un po’ un clichè) che vadano matti per i bicchieri da vino.
Il punto è come alcuni ospiti riescano a portarsi via oggetti ingombranti. Il furto di un materasso pare un’eventualità remota, eppure una cinquantina di hotel hanno denunciato negli ultimi due anni di essere stati vittime di questo tipo di furto. Ovvio che, quando la cameriera entra in camera per rifarla in vista dell’arrivo di nuovi ospiti e scopre che manca il materasso, l’hotel sappia perfettamente chi l’ha rubato. E alcuni hotel e catene alberghiere stanno adottando delle ‘no-stay’ list (simili alle ‘no-fly list’) per bannare quegli ospiti da futuri soggiorni.
Ma sul come uno riesca a portarsi via un materasso, non da un motel dove l’auto è parcheggiata di fronte alla camera, ma da hotel a 4 e 5 stelle, c’è da rompersi la testa… Pare, tuttavia, che gli autori di questi furti agiscano di notte, approfittando dello scarso personale presente in quelle ore, per poi caricare il maltolto su auto o furgoni parcheggiati in strada. E che, dunque, quel tipo di furto sia pianificato prima dell’inizio del soggiorno.
C’è anche chi ruba tappeti, oggetti d’arredo, tende e specchi. Dal Four Seasons Beverly Wilshire (l’hotel di Pretty Woman) pare sia sparito addirittura un caminetto. E dalla lobby di uno Sheraton un pianoforte. Ma qui, forse, si passa dalla cronaca alla leggenda…
Alcuni hotel stanno applicando targhette simili a quelle usate dai negozi di vestiti, per scoraggiare i clienti dal mettersi in valigia uno o più asciugamani. Un 5 stelle riportato nello studio avrebbe risparmiato in questo modo la bellezza di 16mila dollari l mese, riducendo il numero di asciugamani rubati da 4mila a 750.
E voi, quando andate in un hotel di lusso, cosa siete tentati dal portarvi a casa, come souvenir di uno splendido soggiorno?
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