Japan Airlines, l’avviso ‘commovente’ dopo l’incidente a Tokyo: una lezione per tutte le compagnie
Le primissime indagini sull’incidente della sera del 2 gennaio all’aeroporto di Tokyo Haneda, basate sulle conversazioni tra la torre di […]
Le primissime indagini sull’incidente della sera del 2 gennaio all’aeroporto di Tokyo Haneda, basate sulle conversazioni tra la torre di controllo e i due velivoli coinvolti nel disastro, dimostrerebbero che il Dash 8 della Guardia costiera giapponese, ‘travolto’ dall’Airbus A350 della Japan Airlines sulla pista 34R, non doveva trovarsi lì.
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I colloqui tra il controllore di volo e i due equipaggi nei minuti precedenti l’incidente sarebbero inequivocabili: la torre di controllo aveva autorizzato il volo JAL 516 all’atterraggio, mentre aveva chiesto ai piloti del Dash 8 di non entrare in pista, ma fermarsi all’holding point (punto di attesa) chiamato C5. Resta da capire perché l’aereo della Guardia costiera si trovasse invece sulla pista, finendo travolto dall’A350 che era appena atterrato.
Da queste risultanze preliminari emergerebbe un elemento chiaro: l’assenza di qualunque responsabilità da parte dei due piloti della Japan Airlines in quella che poteva avrebbe potuto trasformarsi in una delle più gravi tragedie della storia dell’aviazione commerciale.
Ciononostante, nella serata del 3 gennaio, a 24 ore dall’incidente, sul sito web e sui canali social della compagnia aerea giapponese è apparso un avviso nel quale si spiega che “in considerazione dell’impatto di questo incidente, accetteremo richieste di cambi di prenotazione o di rimborso totale del biglietto senza alcuna penale per tutti i nostri clienti che abbiano acquistato o prenotato un volo prima del 2 gennaio. Le richieste potranno essere presentate entro mercoledì 31 marzo 2024“.
L’avviso prosegue specificando che le richieste potranno essere presentate dai passeggeri che abbiano una prenotazione o un biglietto per volare con tutte le compagnie del Gruppo JAL o per voli in code-sharing, cioè operati da altre compagnie ma che abbiano anche un numero di volo che inizi con la sigla ‘JL’. Per i voli internazionali, le richieste di cambi o di rimborsi possono essere effettuate addirittura fino a tre ore prima della partenza del volo, sull’apposita pagina messa disposizione dalla compagnia aerea sul suo sito web. E la possibilità di richiedere un cambio del volo è estesa fino al 20 aprile 2024.
Ora, se esistesse un titolo di ‘compagnia dell’anno’ che prescinda qualunque consueta valutazione relativa al servizio di bordo o alla puntualità dei voli, dovrebbe andare di diritto a Japan Airlines. Perchè, non bastasse il fatto che, verosimilmente, non sarà appurata alcuna responsabilità dei suoi piloti nello schianto, l’equipaggio di cabina è riuscito nell’impresa di evacuare in pochissimi minuti un aereo in fiamme con 367 passeggeri a bordo senza che vi fosse alcuna vittima o alcun ferito grave, con sole tre uscite di emergenza disponibili (le altre erano inutilizzabili a causa delle fiamme). E 48 ore dopo, pur non avendo alcuna responsabilità nell’incidente, permette a chiunque di chiedere un cambio di prenotazione o il rimborso del biglietto senza penali.
Quest’ultimo elemento dà un’idea della considerazione e del rispetto che la compagnia aerea giapponese ha per i suoi clienti, che potrebbero essere rimasti impressionati dalle immagini dell’A350 in fiamme sulla pista di Haneda tanto da voler rinviare o cancellare un viaggio. Una considerazione che va al di là di qualunque ‘normale’ valutazione di customer service o customer care e che ha del commovente. E dovrebbe far riflettere i responsabili di quei dipartimenti di tante blasonate compagnie aeree europee e nordamericane…