Si chiama Oslo Moxy X, ma è diverso da tutti gli altri hotel di questa catena
Se si vuole dormire e accumulare punti (o dormire senza pagare) in Norvegia non si hanno grandi opportunità, nella capitale […]
Se si vuole dormire e accumulare punti (o dormire senza pagare) in Norvegia non si hanno grandi opportunità, nella capitale non ci sono hotel Hilton e il Moxy X è l’unica struttura Marriott, al contrario vicino all’aeroporto e (credo) anche in città ci siano diversi Radisson, ma non mi stupirei essendo una insegna local.
In questo articolo:
Dovendo trascorrere una notte in Norvegia ho optato per questo hotel, decisamente fuori mano, ma unica chance per portarmi a casa due piccioni con una fava grazie alla attuale promo Marriott Bonvoy che è scattata proprio il 13 febbraio.
Location
L’hotel è in una terra di mezzo. Non si trova vicino all’aeroporto di Oslo-Gardermoen, che è lo scalo principale della Norvegia e da non confondere con l’altro aeroporto cittadino. Non è nemmeno vicino al centro o ad una zona viva, ma essendo collegato ad un immenso centro congressi è possibile trovarlo molto, molto, trafficato.
E’ collegato con l’aeroporto con il Flybussen, la rotta FR1 si ferma proprio davanti all’hotel, mentre la FR3 a 5 minuti di Uber, perchè visto il meteo e le condizioni delle strade meglio non optare per una camminata.
La prenotazione
Ho prenotato tramite la app e pagato cash per il semplice motivo che in questo momento con la promo doppie notti qualificanti si possono accumulare due notti qualificanti ogni notte effettivamente soggiornata oltre a 1000 punti Bonvoy. Diciamo che i punti non sono tanti, ma le doppie notti sono una manna, se però si soggiorna con i punti non si ottengono i bonus.
Il costo della stanza è stato, per una notte, di circa 2000 corone norvegesi. Non poco, ma considerato che ho beccato in pieno una convention e che l’hotel è completamente sold out, poteva andarmi molto peggio.
Check-in
Come detto siamo in un centro congressi e l’hotel è un tutt’uno con il resto della location. Arrivare però con uno scenario da favola e con ancora una pallida luce ha reso il tutto molto meno traumatico.
Come tutti i Moxy dove sono stato, tranne uno, la reception è inglobata dentro il bancone del bar. Io sono arrivato, probabilmente, nel momento in cui iniziava un coffee break dell’evento perchè un fiume di giovani con una divisa “simil hockey” attraversava il bar dirigendosi verso le camere.
Procedure sbrigate in un nano secondo, ma in quei pochi secondi ho scoperto che questo Moxy ha la colazione inclusa nella tariffa e che avevo ricevuto un upgrade. Una cosa credo mai successa in questa catena e probabilmente dovuta al fatto che gli ospiti sono i partecipanti al convegno, senza status particolare e senza famiglia al seguito.
Le camere “più belle” in questi hotel sono delle stanze family, dove si può dormire in 4.
La stanza
CVD la mia stanza era una family sleeper e per non farmi mancare nulla anche accessibile, un modo per l’hotel di prendere due piccioni con una fava. Incredibilmente questa è la seconda volta che soggiorno in un Moxy in Norvegia (ce ne sono 3) e in entrambi i casi sono finito in una stanza accessibile.
Che poi l’accessibilità è evidente solo dal bagno, diciamo che per una persona senza problemi di deambulazione non è proprio il massimo. Ma per una notte va benissimo.
A differenza delle solite camere di un Moxy quindi ci sono due stanze, una sorta di Junior Suite. Il letto però è sempre un queen e non c’è il topper, come da capitolato.
La seconda stanza è un salottino con divano e seconda smart tv, che ovviamente all’occorrenza diventa secondo letto.
Bagno essendo accessibile è fuori scala rispetto alle solite stanze Moxy.
La dotazione della stanza è come al solito risicata, in questo caso anche il wi-fi era ampiamente sotto la media.
L’hotel
Come sempre il cuore di questi hotel è quello che accade intorno al bancone del bar, ma qui ci può essere molto di più perchè la struttura è un tutt’uno con il centro congressi.
In pratica la reception è la frontiera che divide la zona notte (classico hotel Moxy) dalla zona eventi, dall’anfiteatro e dalle sale convegni.
Se non ci sono eventi probabilmente non ci si renderà conto che siamo in un hotel che non è uguale a tutti gli altri Moxy, se invece come capitato a me c’è un happening in svolgimento è tutta un’altra storia.
Volendo avrei potuto anche imbucarmi alla soiré, ma non avevo l’outfit adeguato al Galà.
Quindi mi sono preso un piatto di nachos e una birra locale e mi sono messo a guardare la sfilata dei partecipanti che passava davanti a me.
La colazione
Sveglia presto la mattina per provare l’ebbrezza della colazione in un Moxy, cosa che non faccio praticamente mai.
E qui è scattata la sorpresa. Logicamente avendo un afflusso potenziale di centinaia di persone contemporanee la soluzione adottata è quella di inserire la colazione nella tariffa della stanza e usufruire di una vera prima colazione, nel ristorante del centro congressi.
Raggiunta la sala colazione, questa si adeguata ad un afflusso importante, ho potuto apprezzare una offerta degna di una struttura di livello superiore venduta a 11€, considerato che con lo status Platinum o superiore si ottengono 10$ di credito si può coprire quasi totalmente il costo.
L’offerta è abbondante, con attenzione a tutte le possibili diete e dei vari regimi alimentari.
Unica pecca non c’è possibilità di avere un caffè latte o un cappuccino, solo caffè nero.
In conclusione
O mangi questa minestra o salti dalla finestra, nel senso che se si cerca uno hotel di una catena le opzioni sono davvero poche, soprattutto per chi punta su Hilton o Marriott. La posizione è atipica, ma alla fine sono meno di 30 minuti di bus dall’aeroporto alla reception per un costo di 20€, mentre il taxi costa circa 70.
Pro
- La colazione
Contro
- Lontano da tutto