Dormire vista Manhattan, il nuovo Moxy a Brooklyn è la giusta soluzione se vuoi salvare il portafoglio
Probabilmente questo è il miglior hotel dove dormire a Brooklyn e poi essendo Marriott ha tutti i vantaggi per soggiornare con i punti e con lo status

I prezzi a New York sono esplosi post covid, ma la vera impennata è arrivata con la sentenza che ha messo fuori gioco Airbnb nella Grande Mela.
In questo articolo:
Dormire a Manhattan è diventato quasi improponibile, hotel che in Italia faticherebbero ad essere classificati 3 stelle hanno prezzi da 5 stelle, ca va sans dire che gli hotel di qualità hanno raggiunto cifre immorali. In questi mesi ho recensito davvero tanti hotel a NY, la città assieme a Bangkok tra le più amate dagli italiani.
Certo Manhattan è comoda, è il cuore di NYC e si viene in questo angolo di mondo per vedere tutto quello che offre, dormire a Times Square in un hotel come il W Hotel, con vista ball drop costa uno sproposito, ma non è che sistemazioni alternative come il nuovissimo Motto di Hilton o il Moxy Downtown sia molto più economico, anzi.
Per lavoro mi sono dovuto recare a NY con pochissimo preavviso nel primo weekend natalizio, leggi accensione dell’albero al Rockfeller Center, spettacolo di luci da Macy’s e tutto il resto. Risultato non c’era una stanza in un hotel Marriott o Hilton a meno di 600$ a notte!!!.
Alla fine ho puntato su dormire a Brooklyn, anche perchè era una delle strutture che volevo assolutamente provare e mi comunque è costato 430$.
Moxy si sta evolvendo
Chi legge spesso TFC avrà notato quanto mi piace questa insegna della famiglia Marriott, questo hotel però è il primo del nuovo corso, una sorta di Moxy 2.0, segno di una evoluzione che l’insegna pensata per i viaggiatori del nuovo millennio sta cambiando pelle e non è detto che a tutti questo cambiamento possa piacere.
Un cambiamento radicale, ma senza perdere le fondamenta del brand. Questo è un hotel maturo, più raffinato con diverse opzioni a livello enogastronomico, camere eleganti e moderne, alcuni aspetti di questo hotel si allontanano dal tipico stile e marchio Moxy.
L’atmosfera è sempre festaiola, ma è come se da una location indie fossimo passati nel centro del quadrilatero. Non più design post industriale ed essenziale, ma opere d’arte e scimmie che fumano e bevono vodka nei corridoi delle camere.
Questi erano i motivi per cui volevo provare questo hotel, poi il prezzo decisamente più umano, anche se immorale lo stesso, mi ha dato la scusa finale per soggiornare al Moxy Brooklyn Williamsburg.
Per il resto c’è una piccola palestra nel piano interrato, adatta a chi non vuole correre nel freddo di NYC.
Location
Prima ancora di varcare la porta d’ingresso, noterai il gigantesco murale in stile graffiti che decora il muro esterno. L’opera d’arte gigante, raffigurante una donna che implora disperatamente “Portami al Moxy”, è stata realizzata dall’artista britannico D*Face, noto nel mondo della street art e non solo.
E’ il sesto Moxy a NYC, ma il primo dall’altra parte del fiume, siamo sul lato opposto all’East River in un quartiere (Williamsburg) che sta diventando sempre più un posto alla moda.
Siamo a solo un isolato di distanza dall’iconico Williamsburg Bridge, il che rende facile esplorare i quartieri per eccellenza della Grande Mela come il Lower East Side, Chinatown e Tribeca.
È anche a 10 minuti a piedi dalla stazione Bedford Avenue della linea L della metropolitana, da qui si può raggiungere ogni punto della città.
Non è da sottovalutare che siamo a 15 km da JFK, e questo vuol dire che non si dovrà entrare nel caos di Manhattan quando si arriva a NY.
Check-in
Sono arrivato a bordo di un Lyft, se non lo conosci è una app simile a Uber e quando sono negli USA la uso perchè accumulo punti nel mio conto Hilton Honors con ogni corsa.
Ovviamente ho prenotato tramite la app, perchè se non si prenota tramite i canali ufficiali non si accumulano punti e notti qualificanti e questa è stata la notte numero 75 per me negli hotel Marriott quest’anno, ovvero quella che mi ha rinnovato per tutto il 2024 lo status Titanium Elite.
La vera novità è che la reception non è inserita nel bar, qui c’è una vera lobby con i banchi del check-in come in tutti gli hotel del mondo, uno dei tanti piccoli dettagli che distinguono questo Moxy da tutti gli altri. In pochi minuti ero good to go.
La camera
Avevo prenotato una quad bunk room, perchè era in offerta e costava 50$ in meno delle camere normali ed ero curioso di provarla, ma al momento del check-in il ragazzo mi ha detto vuoi un letto king? e io ho ovviamente accettato. Il doppio letto a castello è sicuramente perfetto per i gruppi di amici, le vacanze di gruppo. Non è facile trovare una sistemazione del genere a NY e questa è davvero perfetta (anche per le famiglie) ad un prezzo competitivo.
La mia stanza era l’evoluzione della classica camera Moxy. Essenziale, ma più carina.
Certo la mia city view era più che altro una vista sulla metro in mezzo alle case, ma sempre meglio di certe viste di Manhattan dove è vista muro davanti.
Lavandino esterno e due piccole porte che nascondono la zona wc e la doccia, tutto bello e di design.
Letto king molto comodo e grande scelta di cuscini.
Per il resto il nulla oltre la mega tv e l’immancabile telefono retrò. Non c’è una scrivania, ma un tavolino nascosto che esce dalla parete, scomodo per tutto anche da chiuso.
Singolare la scelta di mettere dei ganci estraibili dalle pareti per ovviare alla mancanza di posti dove appendere gli indumenti.
Food & Beverage
A sinistra della lobby c’è un’area d’attesa, posta sotto un’accattivante scultura in resina blu raffigurante un ghiacciolo che si scioglie, che scandisce le parole “The Drip”. C’è anche la possibilità di giocare ad un videogame o di aspettare al bar che si trova sul lato opposto.
Questo è il Bar Bedford, il bar e caffetteria aperto tutto il giorno dell’hotel, un fantastico punto d’incontro per gli ospiti e un luogo ideale la sera per bere qualcosa nel pieno della vita notturna di NYC.
Tappeti tessuti a mano adornano il pavimento e al posto delle tradizionali opere d’arte, Moxy Williamsburg ha montato una serie di stravaganti skateboard dipinti a mano da artisti locali.
Qui ho fatto colazione la mattina del mio soggiorno. Solitamente evito di mangiare nei Moxy, ma questo hotel è diverso anche in questo.
Non c’è il classico buffet minimal, e non c’è nemmeno un vasta scelta nel menù alla carta, alla fine io ho fatto una colazione italiana con cappuccino e muffin solo perchè nella mia tariffa avevo 25$ di credito da spendere nei ristoranti dell’hotel. L’offerta oltre a delle brioches e torte era ristretta a due piatti uno di salmone e l’altro vegetariano.
Solitamente i Moxy non offrono tanta eccitazione quando si parla di food & beverage, ma questo non è un Moxy come tutti gli altri.
Il ristorante principale, Mesiba, serve cucina levantina contemporanea in uno spazio elegante e vivace ispirato a Tel Aviv. Non ho fatto in tempo a provarlo, ma sembrava invitante e poi le spese si possono mettere sul conto della stanza e quindi fare punti.
Ci sono anche altri due locali per bere: il rooftop bar interno ed esterno Lillistar e la lounge Jolene Sound Room ispirata ad uno studio di registrazione retrò. Purtroppo però non ho avuto accesso a queste location, tanto reclamizzate sul sito dell’hotel perchè la sera del mio soggiorno erano chiuse e il giorno successivo erano prenotate per un evento privato. Una cosa che mi da molto noia quando viaggio e mi trovo impossibilitato a usufruire di alcuni spazi, specialmente se come in questo caso si parla della terrazza con vista sullo skyline di Manhattan.
In conclusione
E’ un Moxy diverso da tutti gli altri, soprattutto però può essere una soluzione perfetta per dormire a NY senza spendere una fortuna, accumulare punti e sfruttare i benefit dello status Marriott. Adatto a giovani (d’età e di spirito) meno per le famiglie con bambini ancora troppo piccoli per apprezzare la location.
Onestamente al prezzo giusto penso che tornerei in questo hotel le prossime volte che verrò a NY.

Pro
- Location
- Il mood
- La camera
Contro
- Prezzo
- Rooftop bar chiuso