Anche i finestrini elettronici dell’A350 (per me) sono un fail
Non sono mai stato un fan dei finestrini elettronici a bordo del Dreamliner e aspettavo di provare la nuova versione […]
Non sono mai stato un fan dei finestrini elettronici a bordo del Dreamliner e aspettavo di provare la nuova versione a bordo dei (pochi) A350 in servizio con questa tencologia.
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I Boeing 787 sono stati infatti i primi ad installare a bordo questa tecnologia e ad oggi tutti gli aerei di questo modello usciti dalle catene di montaggio del colosso americano hanno questa tecnologia.
Chi viaggia poco, o con ITA Airways/Alitalia, potrebbe non aver mai incontrato questa tecnlogia dato che i Dreamliner non sono mai entrati in flotta con Alitalia e che la flotta attuale di ITA Airways è formata da soli aerei made in Airbus. ITA ha anche degli A350/900 in flotta, ma essendo dei KM0 e non aerei costruiti nuovi da zero non erano ancor stati interessati dall’update del prodotto.
La prima compagnia a ricevere un A350 con questa tecnologia era stata Starlux vettore asiatico che ancora non vola in Europa, ma solo verso gli USA sul lungo raggio.
Nei giorni scorsi sono salito a bordo di uno dei pochi A350 di Air France dotati di questa tecnologia, ad incidere sull’installazione di questa tecnologia a bordo della flotta di Airbus è anche la annosa problematica della carenza di chip, in alcuni casi infatti Airbus e il vettore francese hanno optato per installare questa novità solo nelle cabine di business class, mentre nel resto dell’aereo c’è ancora la vecchia tendina.
Rispetto alla versione del 787 non c’è un pulsante fisico, ma una interfaccia touch che permette al passeggero di scegliere quanto oscurare i finestrini. Il punto è che anche al massimo non si avrà mai il buio totale garantito dalla vecchia (ed analogica) tendina. Quello che ho notato è sicuramente una velocità superiore tra questi A350 e quelli sul 787 e una maggiore riduzione della luce, ma non un buio completo.
Questo è il fascio di luce che avevo nel mio sedile durante il volo da Parigi a Chicago, con il sole dal mio lato dell’aereo, con il finestrino oscurato al massimo. Certo la foto fa sembrare tutto molto più luminoso rispetto alla percezione dal vivo con l’occhio umano, ma è comunque una situazione che potrebbe disturbare chi ha difficoltà a dormire in questa condizione.
Qui un altro esempio di due setup, il primo oblò sembra oscurato al 100%, ma è solo una illusione fotografica dato che è esattamente nella modalità fotografata nelle due foto qui sopra.
Certo per le compagnie questa tecnologia vuol dire meno peso a bordo, quindi meno inquinamento, e sicuramente semplificano la vita all’equipaggio che può così gestire in un click la luminosità a bordo a piacimento, in alcuni casi anche “bloccando” l’uso delle pulsantiere in determinati periodi del volo. Di contro però nessuna di queste due tecnologie permettono di avere lo stesso risultato della vecchia tendina, ovvero il buio totale, e per me questo è il difetto principale anche se capisco che, a conti fatti, per i vettori sia una soluzione ottima.