In viaggio tra Europa e Nord America? Perché il vostro aereo non vola “dritto” (c’entra la geometria)
Se date un’occhiata su Flightradar alle rotte che gli aerei percorrono per volare dall’Europa al Nord America (e viceversa), scoprirete […]
Se date un’occhiata su Flightradar alle rotte che gli aerei percorrono per volare dall’Europa al Nord America (e viceversa), scoprirete facilmente che tutti o quasi si ‘arrampicano’ verso la Gran Bretagna e l’Irlanda e alcuni anche fino all’Islanda prima di iniziare la vera e propria traversata atlantica.
In questo articolo:
Tanto più verso latitudini settentrionali gli aerei si dirigono (sempre prendendo il caso di voli dall’Europa al Nord America), quanto più la loro destinazione sarà spostata verso occidente.
Così, ad esempio, il Roma-Los Angeles transiterà più a nord del Roma-New York, arrivando anche a sorvolare la Groenlandia, prima di ‘scendere’ verso la parte occidentale del continente nordamericano. Lo stesso fanno tutti gli altri vettori tra l’Europa e la West Coast, come si può vedere nella foto vintage scattata a bordo di un Boeing 747 di British Airways in volo tra Londra Heathrow e Las Vegas.
Già, ci si può chiedere: ma perché gli aerei non percorrono traiettorie rettilinee tra due città? Lo farebbero se gli amici terrapiattisti avessero ragione e il nostro pianeta fosse un disco. Siccome invece è una sfera, gli aeroplani seguono traiettorie ortodromiche, ossia quelle che permettono di congiungere due punti su una sfera usando la linea più breve.
Nell’immagine tratta dal sito Passione Astronomia, si può vedere come la rotta ortodromica che collega Mosca a New York sia oltre mille chilometri più corta di quella rettilinea. Ad oggi, causa guerra tra Russia e Ucraina e sanzioni imposte al Paese aggressore, la rotta non esiste più. Ma quando le ostilità cesseranno, percorrendo la rotta ortodromica anziché quella rettilinea, gli aerei torneranno a impiegare un’ora abbondante di volo in meno.
Proprio l’interdizione all’uso dello spazio aereo russo dal febbraio 2022 sta causando conseguenze non da poco ai vettori europei che volano verso l’Estremo Oriente e ad alcuni di quelli dell’Estremo Oriente che volano verso l’Europa.
Tutti, prima della guerra tra Russia e Ucraina, percorrevano rotte ortodromiche che passavano sopra la Siberia, proprio perchè erano le più brevi per tempi di volo e di conseguenza le più economiche in termini di consumo di carburante. Ora, queste rotte non si possono più percorrere, con il conseguente aumento dei tempi di volo anche di due ore e, conseguentemente, ingenti spese in più per il carburante che si sono ovviamente riflesse sul prezzo dei biglietti.
Ci sono poi rotte che, per la posizione geografica delle città che collegano, non possono più di tanto avvantaggiarsi della curvatura della terra: è il caso di quelle che collegano Europa e Sud America, o Europa ed America Centrale. Lì è gioco forza transitare attraverso l’equatore e dunque sorvolare la parte più ‘larga’ del pianeta. In questo caso (andate a guardare per credere) le rotte percorse dagli aerei sono pressoché rettilinee.