La business lounge di Air China al T3 (molo E) di Pechino è (probabilmente) la peggiore al mondo
Ho spiegato più volte il metro di giudizio che uso per recensire le mie esperienze, se si parla di lounge […]
Ho spiegato più volte il metro di giudizio che uso per recensire le mie esperienze, se si parla di lounge è importante tenere in considerazione l’aeroporto dove ci si trova, la dimensione della compagnia e la tipologia di biglietto. Ecco usando questi parametri mi sento di dire che questa è la peggiore business lounge del mondo.
In questo articolo:
Location
Siamo nel terminal 3 dell’aeroporto Pechino Capital, uno scalo che pre covid era arrivata a superare 100M di passeggeri in un anno. Il molo E è quello destinato ai voli internazionali.
Questo terminal è il più nuovo dell’aeroporto e come ha raccontato Matteo Legnani in un articolo è una immensa costruzione lunga più di 3 km.
Questa lounge è vicino al Gate e19, è la lounge ufficiale di Air China, una delle due presenti nel in questa aerea dell’aeroporto l’altra è la lounge di First Class.
Accesso
E’ la business lounge quindi è aperta a tutti i passeggeri di classe affari di Air China e di tutti i vettori Star Alliance. Oltre a qualche compagnia partner, mi ha sorpreso che l’accesso fosse consentito anche ai passegeri titolari di Priority Pass. Non è la prima volta che mi capita di entrare in una lounge ufficiale con una PP, ma mai (periodo covid eslcuso) in una nell’hub principale.
E’ normale per le compagnie incassare qualcosa nei periodi morti, accettando i passeggeri con PP, capita ad esempio a Lufthansa al JFK o ad Air France a Bangkok. Però qui siamo nella casa di Air China, dove ci sono i suoi passeggeri più preziosi e la “scusa” di incassare una manciata di Yuan non regge.
La lounge
Sono arrivato in lounge pochi minuti prima delle 21. Il mio volo per Francoforte partiva alle 2 del mattino.
Subito passata la reception c’è una enorme pagoda circolare, unico segno distintivo di questa sala che per il resto è arredata con zero fantasia e un colore marrone dominante (chiedo venia se non è esattamente marrone, ma ricordo che sono daltonico).
La sala è open air, che di base non è una brutta cosa. Generalmente vuole dire molta luce, e meno rumore. E in effetti era così, certo volando a notte fonda di luce naturale non c’era traccia, così come la vista sulla pista era ridotta al lumicino, ma questo è normale.
La lounge ruota intorno al corpo centrale che ospita le cucine e i servizi tecnici.
La zona ristorante si affaccia sulla pista, mentre la zona relax si sviluppa principalmente verso l’area dei negozi.
Dietro la reception c’è un piccolo anfiteatro con televisore, ovviamente spento e con un paio di passeggeri accampati, come se non ci fossero posti più comodi dove dormire.
Ci sono tante sedute, ma niente più. Non c’è una zona dove lavorare comodamente al PC, non ci sono phone booth dove isolarsi dalla lounge, non ci sono delle poltrone diverse dove magari stendersi per un pisolino, non c’è nemmeno una area di svago per i piccoli viaggiatori. Sedie e poltrone e basta.
Perfino i monitor dei voli sono KO. Considerato che tra mezzanotte e le tre del mattino partono ben 16 voli da questo terminal di compagnie Star Alliance non stiamo parlando di chiusura pre ultimo volo di giornata.
Food & Beverage
Qui arriviamo alla follia. Come detto sono entrato in lounge poco prima delle 21. Il tempo di fare un giro, sedermi ad un tavolino, andare in bagno a lavarmi le mani e raggiungere il buffet.
Alle 21.05 gli addetti stavano sbaraccando tutto, in un aeroporto che sta per vedere più di 500 passeggeri business arrivare prima del volo, e come minimo altrettanti passeggeri con una tessera elite Star Alliance, il buffet viene spazzato via in 30 secondi.Due minuti dopo gli inservienti, efficaci come delle api operaie hanno sbaraccato tutta l’offerta calda, pulito e igenizzato tutto.
Tutto questo mentre io allibito assieme ad un paio di altri passeggeri cercavamo, invano, di farci capire dicendo “Lasciateci prendere qualcosa”. Io sono riuscito ad avventarmi su dei ravioli al vapore, i pochi rimasti, prima che i miei colleghi li finissero, manco fosse l’ultimo pasto caldo prima del patibiolo.
Al netto dello spreco di cibo, mi chiedo quale sia il senso di sbaraccare il buffet in un aeroporto aperto e funzionante.
Per gli avventori non restano che i frighi con dei simil tramezzini, dello yogurt e degli snack.
Perfino il bancone del bar giace al buio e non presidiato e resterà così per tutto il tempo.
Servizi
Come detto il nulla cosmico. Nemmeno il wi-fi, ma quello si sa siamo in Cina è difficile a prescindere.
Volendo unico servizio è l’armadietto dove lasciare lo zaino per non trascinarselo dietro.
In conclusione
Se questa fosse stata una “semplice” lounge Priority Pass il giudizio sarebbe stato molto meno severo, ma qui siamo nella Signature Lounge.
Qui passano i passeggeri più importanti, quelli che si siedono sul 747 della compagnia di Stato della Cina, non nella casa di una piccola compagnia di Timor Est.
Pro
- Nessuno
Contro
- Tutto, ma proprio tutto