Ho volato in business class sul 777 di Air China da Pechino, non la consiglio a nessuno
Il mio non è masochismo e nemmeno il malcelato tentativo di trovarmi appositamente male perchè così si pensa io possa […]

Il mio non è masochismo e nemmeno il malcelato tentativo di trovarmi appositamente male perchè così si pensa io possa fare più click. La mia intenzione è raccontare il più grande numero di esperienze a bordo degli aerei e delle compagnie che volano da e per l’Italia, ed Air China è una di queste.
In questo articolo:

- Specifiche
- Aeromobile:
- 777/300
- Classe:
- Business
- Tratta:
- Pechino - Francoforte
- Prezzo:
- 650
- Prenota
Al momento ITA non vola in Cina e per noi italiani le uniche possibilità di volare senza scalo verso la Cina sono i vettori di casa, oltre a Neos che perà oltre a non offrire la cabina di business class non vola su Shanghai o Pechino.
Le ragioni del viaggio
La mia intenzione era duplice, vedere come funzionava la procedura di immigrazione adesso che non è più richiesto alcun visto per soggiorni inferiori ai 15 giorni, prima era già possibile entrare senza visto con un transito inferiore alle 144 ore, ma adesso è stata estesa la durata del periodo che solleva dalla parte burocratica e permette di fare una vacanza in Asia, includendo anche la nazione più grande del continente.
Poi, c’era la volontà di iniziare a recensire anche i vettori cinesi finora completamente assenti sul nostro sito e che invece sono una valida alternativa per andare verso oriente ed Oceania.
La prenotazione
Questo è un itinerario comprato sul portale viaggi di American Express a/r a meno di 1340€, Se ti stai chiedendo come faccio a trovare queste tariffe ti dico che uso massicciamente Google Voli (aka Google Flights) e che quando le trovo le comunico in tempo reale a tutti gli iscritti al canale whatsapp.
Ho scelto di comprare, come quasi sempre, sul portale viaggi di Amex per varie ragioni: più punti Membership Rewards e protezione in caso di problemi all’itinerario.
Mi piace sapere che se ci saranno modifiche, cancellazioni o altre situazioni sui miei voli ci penseranno gli specialisti dei viaggi di American Express a riproteggermi dialogando con le compagnie, trovando le soluzioni e a contattarmi in tempo (quasi) reale. E così è stato, visto che a causa di una cancellazione, il mio itinerario è stato completamente stravolto.
In aeroporto
Sono arrivato poco dopo le 20, con il mio volo per Francoforte che partiva alle 2.50 del mattino. Certo avrei potuto fare il vagabondo per la notte di Pechino, ma fuori era inverno e non di un giorno come l’altro, ma l’ultimo giorno, delle feste per il capodanno cinese, e la città era deserta.
Sono arrivato nell’enorme Pechino Capital, da non confondere con il nuovo (e bellissimo) Pechino Daxing e ho cercato i banchi del check-in della business.
Ho trovato invece quelli per i possesori di tessera Gold Star Alliance, tappeto rosso e corda modello Premiere a La Scala.
Ho anche provato a farmi vendere un upgrade in First Class, ma dopo un conciliabolo mi è stato detto che non era possibile perchè il mio biglietto era emesso da Lufthansa. Una volta a bordo le 8 poltrone di F erano tutte vuote.
Qui ho scoperto che il mio volo non era via Monaco, ma bensì via Francoforte, come dicevo itinerario stravolto, ma quasi non mi sono accorto di nulla grazie all’assistenza di Amex Viaggi. Un errore che avrebbe potuto costarmi carissimo, ma che alla fine non mi ha quasi toccato dato che il volo per FRA partiva 5 minuti prima di quello per MUC.
Come è possibile un errore del genere? Semplice ho caricato il mio volo su App in the Air, la applicazione che uso per tracciare tutti i miei voli, peccato che quando mi hanno riprotetto dopo la cancellazione del mio volo non ho aggiornato l’itinerario, e quindi sono rimasto con la destinazione errata.
Passata lo spavento mi sono diretto verso i controlli di sicurezza, mai così zelanti. Mi hanno letteralmente smontato lo zaino/ufficio e ripassato sotto lo scanner 4 volte la borsa alla ricerca di una batteria della action cam perduta.
Ho preso il people mover per spostarmi da una estremità all’altra del terminal 3 (quasi 3 km) e raggiungere il molo E, quello dei voli internazionali.
Quello che mi ha stupito è stato trovare un aeroporto deserto, anche se i voli in partenza verso occidente e oceania erano tanti e tutti nell’arco delle prime ore del notte.
Negozi e ristoranti chiusi, uno scenario che mi ha ricordato quello di quando viaggiavo negli aeroporti tra il 2021 ed inizio 2022, ovvero il periodo della pandemia, dei viaggi essenziali e dei tamponi a ripetizione.
Qui invece solo uno Starbucks aperto e che deve fare i miliardi di yuan ogni giorno.
Mi sono quindi diretto in lounge. Air China gestisce due delle 4 lounge presenti in questo terminal. La terza è una sala indipendente, che però accetta ingressi a pagamento o i passeggeri di Philippines Airlines. L’ultima è la casa di Emirates, l’unico vettore del golfo che è rimasto a Capital e non si è trasferito a Daxing.
Al contrario la lounge di Air China è aperta a tutti, o quasi. Naturalmente ai passeggeri Air China e a quelli Star Alliance, alleanza di cui è membra la compagnia cinese, ma anche ai titolari di Priority Pass. Il giudizio integrale su questa sala d’aspetto lo si può leggere nella recensione integrale, spoilero solo dicendo che è una delle peggiori sale ufficiali di una compagnia che ho mai visitato.
Avere la Priority pass senza pagarla è possibile tramite la American Express Platino, qui certo starai pensando “Eh Matteo, ma quanto costa?”. Costa 60€ al mese, ma se vai in viaggio in Cina, come in ogni altra parte del mondo avrai bisogno dell’assicurazione (che è compresa nella carta) dovrai dormire in hotel (e con la carta puoi avere sconti, colazioni gratuite e upgrade) oltre che credito da spendere nei ristoranti all’estero e infiniti accessi alle lounge di tutto il mondo per 4 persone. Ecco che il costo mensile si ammortizza con un solo viaggio in famiglia lontano dall’Italia.
Verso l’1.30, con l’imbarco previsto alle 2.10 mi sono diretto al gate E13. Qui tantissimi passeggeri si erano costruiti dei giacigli di fortuna spostando sedie e/o usando strategie frutto di anni e anni di voli senza accesso in lounge.
La gente era in fila già 30 minnuti prima del boarding e solo quando è stato dato il via all’imbarco ho capito perchè. Non c’è imbarco prioritario.
Scatta il verde e tutti possono salire a bordo, nessun annuncio, niente di niente.
A bordo
Ho preso il finger diretto sulla porta 1 e per raggiungere la mia poltrona ho attraversato la cabina di prima classe di Air China.
CA offre la prima classe su tanti dei suoi aerei di lungo raggio. Su questo 777/300 sono 8 poltrone su due file, la configurazione classica 1-2-1.
Passato il galley e la porta 2 si arriva nella cabina di business class. Non c’è delusione nello scoprire che l’allestimento è 2-2-2 perchè lo sapevo ed ero quindi preparato.
Fortunatamente le ragazze ai banchi del check-in non mi avevano perculato, non avevo un vicino di posto e su una configurazione del genere è un upgrade di notevole valore.
La poltrona
La poltrona è straconosciuta e su queste pagine strarecensita. E’ la stessa di Royal Jordanian, de La Compagnie e di molte altre aerolinee in giro per il mondo. Questa è la vecchia Collins Diamond, nella sua versione base, ma più larga visto che siamo su un 777.
Diventa un letto, ma non ha altre funzioni particolari.
Il vantaggio di scegliere la fila 1 rispetto alle altre è che si ha qualche cm in più in lunghezza e molto più spazio per le gambe.
Poco lo spazio di storage. Un piccolo cavedio sotto il monitor e uno spazio aperto nella struttura alle spalle del passeggero. C’è poi un piccolo “buco” nella struttura frontale che ospita gli schermi, ma non ho mai capito per cosa sia stato pensato.
Quello che non c’è è la privacy, il piccolo divisorio tra i due sedili va bene giusto per non scontrare i gomiti con il vicino. Poi è come dormire con un estraneo in camera.
In modalità letto la poltrona si salva, ma per volare in Cina ci sono prodotti 100 volte meglio di questo 777.
Nulla da dire sul bagno, se non che nel cassetto dove gli altri vettori mettono oggetti di prima necessità, qui c’erano dei rifiuti.
Servizio
Personale gentile, per la prima volta mi hanno “sbustato” le ciabatte e ho visto addirittura aiutare alcuni passeggeri a calzarle solo dopo quanche altro volo in Cina ho capito che è una consuetudine di tutti i vettori.
L’interazione però è stata basica, certo è un volo notturno. Sali, mangi, dormi, mangi, scendi. Ma anche la barriere linguistica ha giocato un ruolo importante.
Al posto oltre le ciabatte, il cuscino, la coperta (imbustata) e l’amenty Kit.
In generale però è stato un servizio tra i più bassi che ho mai ricevuto in una classe business. Niente menù o carta dei vini, servizio al vassoio e carta stagnola che veniva tolta davanti agli occhi dei passeggeri, con la complessità del caso. (Ceramica ustionante, poco spazio sul carrello, molti oggetti da individuare.
Amenity kit tra i peggiori degli ultimi 10 anni.
Plasticoso come se Air China avesse preso i fondi di magazzino di tutti gli oggetti “abbandonati” in nome della sostenibilità dagli altri vettori. Anche al tatto la piccola busta marchiata Occitane è davvero cheap, come il contenuto.
IFE
Schermo piccolo e con tecnologia touch vecchia di 10 anni.
Sistema operativo che sembra disegnato con Front Page nel 2004, niente mappa navigabile, e qualità ben lontana dai 4K delle moderne cabine.
Telecomandino vecchio e posizionato in un punto davvero scomodo, cuffie di bassa qualità. Si salva la presa di corrente e quella USB tradizionale.
Assenza di wi-fi, o meglio la connessione c’’è ma solo per collegarsi al portale infligth dove sono presenti gli stessi contenuti presenti sullo schermo. Non ho idea se in economy non ci siano gli schermi, altrimenti non capisco il senso di offrire questo servizio.
Food & Beverage
Una vera delusione. Al netto che non viene spiegato nulla o quasi. A cena viene proposto noodle di pollo o panini al vitello (libera traduzione dall’inglese). L’addetto poi per precisare mi dice “tipo Hamburger”.
Decido per questa soluzione e mi arriva il peggior pasto di business class che abbia mai ricevuto.
Un panino flaccido, con dentro sciolto un formaggio non meglio identificato e due, ripeto 2, sottili fettine di carne, una cosa tipo il pastrami. Ma spesse come una carta di credito e ricoperte di pepe. Completano il tristissimo vassoio la stessa torta che era offerta nella lounge e della frutta.
E per chi potesse pensare “ma ti aspettavi un hamburger su un aereo” condivido l’hamburger che ho mangiato a bordo di Singapore in business class solo per citarne uno.
Non va meglio a colazione. La scelta è tra “cinese o occidentale” questa volta opto per i piatti local. Del servizio ho detto sopra, nel vassoio questa volta c’è un raviolo con il gambero, una polpetta di maiale un bao e un non meglio identificato oggetto insapore assieme ad una foglia di cavolo.
La stessa frutta della cena, una ciotola di Congee. Che sarebbe il porridge in versione asiatica, una bustina con non so bene cosa, un uovo e delle verdure.
In poche parole il peggior catering che ho mai trovato in una business class, ma per distacco. Se poi aggiungiamo quello della lounge è un en plein.
In conclusione
Non avevo grandi aspettative e quindi non sono rimasto particolarmente deluso, ma qui siamo ben peggio di Air India e pensavo che la compagnia indiana fosse, tra le più grandi quella messa peggio.
Unica nota positva? Niente odori nausaenti in cabina, già questo è stato un plus di questo volo.

Pro
- Personale
Contro
- Proposta gastronomica
- Amenity Kit
- Cura del dettaglio