Rivoluzione viaggi negli USA: se fai scalo non dovrai ritirare e imbarcare nuovamente le tue valigie (ma per ora è solo un test)
Quando si fa scalo negli USA bisogna sempre tenere in considerazione una cosa: i tempi di connessione parecchio lunghi. Questo […]
Quando si fa scalo negli USA bisogna sempre tenere in considerazione una cosa: i tempi di connessione parecchio lunghi. Questo perché all’arrivo – salvo pochi e rari casi – è necessario non solo passare la frontiera ma anche recuperare il proprio bagaglio e fare (di nuovo) il check-in: e non importa se nell’aeroporto di partenza il nostro bagaglio è stato etichettato fino alla destinazione finale, questo è l’iter da seguire.
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Se poi si pensa che negli USA le compagnie hanno i loro terminal, la scocciatura diventa ancora più grande. Facciamo un esempio: se voli da Roma a New York con ITA Airways e poi prosegui con Delta, dovrai cambiare terminal (ITA sta al T1, mentre Delta al T4), recuperare la tua valigia dopo aver passato l’immigrazione, prendere l’Airtrain e andare al T4 e qui imbarcare la valigia ai banchi del check-in mostrando, ovviamente, la carta di imbarco per la destinazione finale. Scocciatura questa che, tuttavia, potrebbe (il condizionale è d’obbligo) avere i giorni contati.
La compagnia Delta e le autorità del Paese a stelle e strisce stanno testando un sistema tale per cui i bagagli non dovranno essere ritirati e imbarcati nuovamente: come avviene in molti altri Paesi, infatti, le valigie in transito saranno caricate automaticamente nel volo successivo, cosicché i passeggeri possano ritirarle una volta arrivati alla destinazione finale.
I primi test di questo nuovo sistema saranno effettuati già a partire da quest’anno nei voli in arrivo dall’aeroporto di Tokyo-Haneda ma, secondo molti analisti, la novità potrebbe riguardare presto anche i collegamenti da Seoul, Londra-Heathrow e Francoforte.
Questa novità può far piacere non solo ai passeggeri in transito – che, in questo modo, risparmierebbero decine e decine di minuti – ma anche alle compagnie aeree, le quali potrebbero vendere dei biglietti aerei con scali relativamente più corti diventando, perciò, più competitive.