Recensione crociera su Costa Smeralda, sembra di vivere in una realtà parallela
A bordo è come essere in una regione verde, dove tutto è possibile con le dovute precauzioni
In un periodo di scarsa possibilità di viaggiare per motivi “non essenziali”, le crociere rappresentano l’unica bolla per i cittadini italiani di fare una vacanza.
In questo articolo:
Inizialmente la rotta della nostra crociera avrebbe dovuto essere quella standard per la ammiraglia Costa: lasciata Savona, gli scali in programma erano Marsiglia, Barcellona, Palma di Maiorca, Palermo e Civitavecchia.
Le restrizioni imposte dai governi hanno però spinto la compagnia a virare su un itinerario totalmente italiano, con Cagliari, Napoli e Messina al posto delle soste in Francia e Spagna.
Personalmente la modifica non ha inciso sulla mia vacanza, dato che la motivazione principale era proprio quella di testare la nave più grande in servizio per Costa e la quinta più grande al mondo con i suoi 337m di lunghezza, 42 di larghezza e 185 mila tonnellate di peso.
Il protocollo sanitario
Le crociere sono ripartite solo nel Mediterraneo, pensare che da marzo non ci sono più navi ai Caraibi e che giganti del settore come Royal Caribbean, Carnival e Norwegian Cruise Line non solcano i mari da mesi e non ripartiranno prima del 2021, fa capire quanto la situazione sia grave per tutta l’industria che, a differenza del trasporto aereo, è ancora ferma.
In Italia le crociere sono state autorizzate a tornare in attività verso fine estate, la prima a ripartire è stata MSC seguita qualche settimana dopo da Costa. I protocolli messi in atto per creare e gestire una bolla, dove si potesse svolgere la vacanza in sicurezza, ha costretto le compagnie ad investire per il rispetto delle misure anti-covid. Oggi in tutto il mondo si guarda all’esempio italiano per riaccendere i motori delle gigantesche navi da crociera.
Nel dettaglio a tutti i passeggeri viene chiesto di rispondere ad un questionario sulla salute e a compilare un’autodichiarazione riguardo agli spostamenti e contatti negli ultimi 14 giorni. L’accesso al terminal nel giorno di imbarco è frazionato con orari “tassativi” e ogni passeggero di età uguale o superiore ai 6 anni viene sottoposto a tampone, solo dopo aver ricevuto l’esito del test, avrà l’autorizzazione a imbarcarsi.
A tutti i passeggeri, prima di varcare l’ingresso della nave, viene consegnato un ciondolo contenente un dispositivo per il contact tracing, che in caso di positività al Covid riesce a risalire a tutto i contatti “pericolosi” (cioè a meno di un metro) avuti dal possessore durante la crociera.
A bordo vige ovviamente l’obbligo di indossare la mascherina, salvo quando si mangia, si beve e ci si rilassa in piscina. I distributori di gel igienizzante c’erano anche prima, ora sono ovunque, così come le macchine lava mani agli ingressi di tutti i ristoranti, misura già presente dal primo giorno a bordo della nave.
Per garantire sicurezza ulteriore a tutti i passeggeri e limitare i rischi di focolai interni, anche l’equipaggio viene testato costantemente con un tampone alla settimana e l’apposito dispositivo che ne traccia gli spostamenti. Inoltre ogni membro dello staff ha a disposizione una cabina singola, circa 1.000 sono quelle occupate dai lavoratori che prima condividevano la stanza con i colleghi.
Infine ogni volta che si accede al servizio dei camerieri si viene “localizzati”: gli addetti scansionano il dispositivo di contact tracing di tutte le persone presenti al tavolo. Prima la procedura prevedeva solo lo scan della tessera di colui che faceva l’ordinazione in modo da registrarla. Anche in questo caso la misura è studiata per tracciare il posizionamento dei passeggeri. Ecco le offerte Costa Crociere per partire e spendere meno
Inutile dire che per garantire il distanziamento sociale, le sedute “vietate” sono ben segnalate così come è vietato il servizio al banco dei vari bar sparsi per la nave.
Come raccogliere punti e risparmiare durante una crociera
In questo articolo spieghiamo nel dettaglio il funzionamento del Costa Club e tutti i privilegi degli status élite. Il programma fedeltà Costa prevede di accumulare punti solo grazie alle crociere, ma si possono comunque ottenere dei vantaggi anche con altri metodi, ne è un esempio l'American Express Oro, carta di credito che in questo momento offre il canone gratuito il primo anno e un ottimo bonus di 45k punti membership allo scadere dei primi 12 mesi.
Questa carta, infatti, comprende tra i suoi benefit una buona copertura assicurativa sugli imprevisti in viaggio, come lo smarrimento del bagaglio in fase di imbarco/sbarco, eventuali infortuni che costringono a interrompere la vacanza ecc. Ecco che con la carta amex è possibile risparmiare circa 100€ a persona (a seconda della destinazione) non dovendo preoccuparsi di sottoscrivere una nuova assicurazione sul viaggio.
Dato che tutte le spese a bordo vengono effettuate tramite la Costa Card, vi consigliamo di associare la tessera, e se viaggiate con amici anche la loro, alla vostra carta di credito appena imbarcate. In questo modo tutte le spese diventeranno punti MR. Vi sveliamo un piccolo trucco per fare qualche centinaia se non migliaia di MR extra.
Se giocate al casinò potete cambiare i contanti in fiches oppure addebitare le fiches o le slot sul vostro conto, quindi sulla carta di credito. Le vincite al contrario verranno pagate solo in contanti, in questo modo farete punti al casinò, cosa impossibile in qualsiasi altra casa da gioco al mondo.
Le cabine
Siamo partiti in 5, quattro adulti e una bambina. Abbiamo soggiornato in due tipologie di cabine differenti: interna ed esterna con balcone. La nave dispone di 2.612 cabine ed è in grado di ospitare 6.500 passeggeri.
La nostra cabina, al ponte 14, era dotata di letto matrimoniale e divano letto singolo. Una piccola scrivania e un terrazzino con due sedie da regista.
Il bagno è di dimensioni standard. Singolare la scelta di apporre una parete in vetro, alcuni croceristi trovano questa soluzione scomoda per ragioni di privacy, io non ho avuto questo effetto.
Certo la cabina è piccola, almeno un metro quadrato in più avrebbe aiutato, ma ormai questa è la tendenza per fare in modo che le navi possano contenere più persone possibili.
Belle le finiture e generoso il monitor della tv, peccato che non sia stata prevista una staffa posizionabile. Non è infatti possibile guardarla anche dal divano e, nel caso della cabina interna, è praticamente impossibile stare comodamente sdraiati nel letto, mentre si guarda qualche film o programma televisivo.
Le differenze principali tra le tipologie delle nostre due cabine erano: la dimensione e la possibilità di avere un terrazzino privato (la stanza interna non dispone di punti luce naturali).
Grazie ai privilegi per i membri del Costa Club, è possibile sfruttare sconti sulle partenze, ottenere vantaggi a bordo e altri benefit che possono rendere l’ingresso in cabina ancora più dolce.
La cucina
La novità più impattante è che causa del Covid-19 non esiste più il buffet a bordo. Tutti coloro che sono salpati almeno una volta sanno che i buffet sono uno dei pilastri di una crociera. Niente più self service a colazione, pranzo e cena. Addio anche alle altre food station sparse per la nave, il servizio è solo al tavolo.
Come sulla terra ferma addio anche al menù cartaceo, sostituito da un QR code che permette, sfruttando la rete wifi della nave, di leggere le proposte sul cellulare prima di ordinare ai camerieri.
Nei ristoranti “standard” il menu è sempre lo stesso, cambia invece nei ristoranti a tema e quelli a pagamento. Ogni giorno a pranzo e a cena sono presenti non meno di 3 scelte per ogni portata, oltre alla lista “grandi classici” che propone piatti come tagliatelle al ragù, minestrone e spaghetti al pomodoro. E’ poi presente un menù pensato per i bambini. Insomma, nulla è lasciato al caso.
I membri élite del Costa Club hanno la possibilità di ordinare piatti speciali gratuitamente ed altri a pagamento, come nel caso della bistecca di Tomahawk che ho gustato una sera.
E’ stata per varietà e per qualità la miglior esperienza culinaria a bordo di una nave da crociera, davvero di altissimo livello sia l’attenzione per il servizio sia la qualità delle materie prime utilizzate.
I ristoranti “speciali”
A bordo di Costa Smeralda sono presenti 3 ristoranti a tema: la pizzeria, il teryaky e la brasserie. Ovviamente li abbiamo provati tutti e tre e siamo rimasti assolutamente soddisfatti delle proposte e della qualità del cibo servito, oltre che dell’ottimo rapporto qualità/prezzo.
Dei tre il migliore è stato il ristorante giapponese, con la tradizionale cottura sulla piastra, un vero e proprio cooking show che offre un menù a 4 portate a 30€ o 5 portate a 35€. Ecco forse l’unico difetto è la dimensione delle portate: sono troppo grandi.
Il coronavirus ha costretto Costa a modificare il concept del Ristorante Lab, pensato per dare agli ospiti l’opportunità di seguire lezioni di cucina con gli chef di bordo e poter poi cucinare e degustare le pietanze preparate. Oggi il Lab è una brasserie, dove è possibile mangiare una grigliata di carne o altri piatti in compagnia, in un ambiente piccolo e dall’arredamento di design.
Ottima la pizza e sfruttando la promozione per i soci Costa Club a 4,90€ era possibile mangiare il menù completo che comprendeva anche il dolce.
In vacanza con i bambini
Le crociere sono la perfetta vacanza di famiglia per la moltitudine di servizi pensati per i più piccoli. Al ristorante “Tutti a tavola” si accede solo se si condivide una cabina con un minore e probabilmente gode della vista migliore tra tutti i ristoranti a bordo.
Al ponte 16, proprio davanti alle teen zone, con un’impareggiabile vista sul mare aperto.
Sulle navi Costa le aree per i bambini si chiamano “Squok Club”. Su Smeralda sono due ambienti in grado di accogliere oltre 130 bambini, che vengono divisi per fasce di età e seguiti da decine di animatori. Nella nostra crociera i bambini che utilizzavano lo Squok erano meno di una decina e questo ha contribuito in positivo all’esperienza di mia figlia.
Aperto su 3 fasce orarie: 9/12, 15/18 e 20.30/24 è completamente gratuito e permette ai genitori di cenare in tranquillità o godersi un massaggio o un tuffo in piscina senza pargoli in giro.
Per i bambini la nave offre anche un piccolo parco giochi, sempre al ponte 16 a poppa nave, e una sala giochi. Forse da una nave di queste dimensioni mi sarei aspettato qualcosa di più.
Magari una piscina solo per i bambini con un piccolo parco acquatico dedicato (ce n’è solo uno a centro nave), come avviene su altre crociere, o piccole altre possibilità di svago sparse in giro per la nave.
Spa, sport e benessere
La nave dispone di una SPA, chiusa per Covid, ma è operativa la parte dedicata ai trattamenti e ai massaggi. Molto bella e di notevoli dimensioni la palestra al ponte 16. Una pista da jogging corre lungo tutta la nave consentendo anche di fare attività fisica all’aperto.
A centro nave è presente anche un campo multi disciplina dove praticare calcetto, basket, tennis e pallavolo.
Piscine
La nave dispone di una sola piscina coperta (decisamente troppo piccola se si pensa che le norme covid limitano la capienza della stessa a 16 persone) e 4 piscine esterne. Un piccolo parco acquatico con 4 scivoli, due dedicati ai bambini di almeno 4 anni e due per tutti i passeggeri con almeno 7 anni. Sempre nel solarium centrale sono presenti 4 vasche jacuzzi e una più grande nella piscina centrale esterna.
Per essere stata la prima settimana di novembre, siamo stati molto fortunati con il meteo e abbiamo potuto godere delle piscine esterne e degli scivoli, ma in inverno non posso immaginare come sarà possibile soddisfare 6.000 persone con un’unica piscina al coperto, una scelta di design che non mi spiego.
Unico neo tutti i bar esterni erano chiusi, comprensibile dati i pochi passeggeri e il periodo autunnale, ma forse visto il clima un piccolo sforzo poteva essere fatto.
Spettacoli, musica e divertimento
La scommessa di Costa nel disegnare la classe Smeralda è stata quella di abbandonare il “mega teatro” in grado di ospitare oltre 1.000 persone, a fronte di molte location più piccole da cui ammirare gli spettacoli, come l’iconico Colosseo: una piazza su tre ponti (6,7 e 8) a centro nave che si affaccia sul palcoscenico più importante.
Il teatro c’è, ma è di dimensioni più contenute rispetto a quello che ci si aspetterebbe da una nave così grande. A poppa si trova Piazza di Spagna, ovvero un anfiteatro all’aperto e con un mega schermo.
Di buona qualità gli spettacoli offerti, molti sono “pensati” proprio per i nuovi spazi della Smeralda, per sfruttare al 100% il Colosseo ed offrire una visione perfetta su tutti i 3 ponti.
Non mi hanno convinto lo sports bar e il casinò. Il primo è mal disegnato, con pochissime sedute e scomodissime per guardare i 4 televisori. Il secondo è di dimensioni contenute, equiparabile – se non addirittura più piccolo – a quello di navi con una stazza inferiore.
Sicuramente interessanti alcuni bar, come la terrazza Ferrari, il bar Campari o lo spritz bar esterno, in questo caso per apprezzarli veramente serve avere molte più ospiti a bordo.
Escursioni
La bolla non si rompe nemmeno in escursione per questo chi decide di scendere deve sottostare al protocollo Costa.
Questo vuol dire: poche escursioni in catalogo e tutte sotto stretta sorveglianza. Da una parte Costa garantisce la sanificazione dei mezzi e sottopone autisti e guide a tamponi tutti i giorni, di contro chiede ai passeggeri di rispettare le regole che sostanzialmente vietano le escursioni fai da te e permettono ai tour solo soste in location certificate dalla stessa compagnia, pena non essere accettati a bordo al rientro dell’escursione.
In conclusione
Espletate le “formalità” di imbarco possiamo dire che una volta a bordo la vita sembra quella di prima. Tutto funziona e su una nave che viaggia ad un quinto della capacità normale è perfino triste non incontrare nessuno in ascensore o al tavolo vicino al ristorante. Alla mascherina siamo ormai abituati, per questo sembra di vivere in una realtà parallela dove i ristoranti chiudono alle 23, i bar vanno avanti sino a tarda notte ed è possibile assistere a concerti, giocare al casinò o mangiarsi un gelato in compagnia di qualche amico dopo cena passeggiando sui ponti esterni.
Questa nave ha portato la compagnia ad una nuova dimensione e probabilmente, tra il ritardo nella consegna e il Covid, nemmeno Costa ha ancora finito il rodaggio della Smeralda che diventerà sicuramente il simbolo della compagnia negli anni a venire.
Io non sarei voluto scendere e avrei fatto volentieri un secondo giro.