Come si preparano le compagnie Low Cost per l’estate 2021?
Nel breve termine in pochi si fiderebbero di prenotare un viaggio, tra chiusure, parziali riaperture, passaporti sanitari e restrizioni non […]
Nel breve termine in pochi si fiderebbero di prenotare un viaggio, tra chiusure, parziali riaperture, passaporti sanitari e restrizioni non si sa più dove sbattere la testa. Ecco che stringere ancora un po’ i denti e pensare già all’estate 2021 non sembra una cattiva idea.
In questo articolo:
Anche le compagnie aeree low cost la pensano così e stanno già preparando le loro mosse per evitare di buttare un’altra stagione turistica e dare il colpo di grazia ad un settore già martoriato dalla crisi sanitaria.
Analizzando i dati delle tre più grosse compagnie low cost europee, ovvero easyJet, Ryanair e Wizz Air, si evince che la capacità totale a cui si prefiggono di arrivare per questa estate è di 138,4 milioni di posti, 50 milioni in meno rispetto all’estate 2019.
Brexit? Non per il turismo
Dopo anni di contrattazione il Regno Unito è uscito dall’Unione Europea, ma ciò non spaventa il settore del turismo. Infatti i tre vettori sembrerebbe stiano pianificando di aumentare il volume delle operazioni in UK, i posti programmati sono ben 36,5 milioni, soglia vicina a quella del 2019.
Forse sarà la fiducia dell’azienda inglese AstraZeneca, che sta producendo il vaccino, o l’adozione del Passaporto Sanitario, fatto sta che il Regno Unito sembra un cavallo sul quale puntare per questa estate.
Brutte notizie invece per Italia e Germania, le tre low cost hanno deciso di tagliare una buona fetta dei loro posti, con la Germania che subisce un calo del 60% rispetto al 2019, mentre l’Italia potrà contare su un buon pacchetto di 15 milioni di posti anche se ben 12 milioni in meno rispetto al 2019.
EasyJet si concentra sul Regno Unito
Nonostante la chiusura di tre basi operative durante l’estate del 2019, easyJet continuerà a mantenere una presenza sostanziosa in UK, con quasi un terzo della propria capacità. L’obiettivo è quello di rafforzare l’aeroporto di Londra Gatwick con un aumento del 17% del volume rispetto al 2019.
Tutto ciò a scapito della Germania, dove easyJet taglierà quasi del 40% i volumi. Al contrario Portogallo e Grecia, essendo mercati in forte crescita, anche per l’economicità dei viaggi, riceveranno un incremento di mezzo milione di posti aggiuntivi.
Ryanair va con i piedi di piombo
L’approccio di Ryanair invece è più cauto, la compagnia irlandese ha programmato circa 52,2 milioni di posti per l’estate 2021, quasi la metà rispetto all’estate 2019. Sembrerebbe che Ryanair voglia attendere che il mercato risponda meglio per poter eventualmente rinegoziare con gli aeroporti.
L’attuale volume si concentra per quasi la metà su voli locali, tra Regno Unito e Irlanda, a scapito per esempio dell’Italia, che vede un taglio di oltre 10 milioni di posti rispetto al 2019.
Wizz Air punta allo stivale
Sebbene Wizz Air abbia pianificato la metà dei posti rispetto al 2019, una grossa fetta (circa 13,5 milioni) la dedicherà proprio all’Italia che ne farà il mercato numero 1 per l’estate 2021.
Wizz Air sta inoltre rafforzando la propria presenza in Norvegia, con un rapido aumento della capacità nell’ultima metà del 2020, quando ha approfittato della scomparsa della compagnia di bandiera, la Norwegian. L’Italia non ha risentito molto del cambiamento, il taglio infatti è stato solo di 200 mila posti rispetto al 2019.
I mercati più forti per l’estate 2021
Le compagnie low cost sono estremamente flessibili ed è molto probabile che queste stime cambino nel corso dei mesi. In ogni caso, da questa prima analisi, possiamo notare che Spagna, Grecia e Portogallo saranno probabilmente i mercati più forti per l’estate 2021.
A risentirne saranno Italia e Germania che comunque tengono botta e si aggiudicano volumi soddisfacenti, non è escluso che le condizioni di mercato possano mutare e che all’Italia vengano aggiunte quote in più.