Marriott, il prezzo sarà tutto compreso: addio a resort fee e altri extra nascosti
Il cambiamento è stato ispirato dalla volontà di Joe Biden di mettere un freno a tutti i balzelli che catene […]

Il cambiamento è stato ispirato dalla volontà di Joe Biden di mettere un freno a tutti i balzelli che catene alberghiere, compagnie aeree e altre aziende nascondono alla vista degli utenti fino all’ultimo.
In questo articolo:
Le Junk Fees, così le ha chiamate il POTUS, in casa Marriott sono destinate a sparire, o meglio sarebbe dire che sono destinate ad apparire nel momento in cui l’utente cerca l’hotel da prenotare.
Cosa sono le Junk Fees
Abbiamo scritto tante volte della questione delle tasse che gli alberghi si sono inventati per incassare qualche dollaro in più. All’inizio erano solo le resort fee, un supplemento che gli ospiti spesso scoprono al momento del check-in e che in certe strutture più essere anche di 50$ a notte. Ad esempio allo Sheraton Waikiki è di 49.95$ a notte per ogni camera.
Questo balzello spesso include servizi che gli ospiti danno per scontato, o non userebbero nemmeno. Come le telefonate locali, la possibilità di guardare Netflix in stanza o degli sconti nei servizi degli hotel.
Se prima queste gabelle venivano applicate solo dai resort ultimamente sono arrivate anche nelle grandi città chiamate destination fees. Ad esempio il pessimo W Times Square a New York fa pagare 35$ a notte, in cambio di biglietti per i musei o sconti nei bar.
Cosa cambia
Basta fare una ricerca sul sito per vedere la differenza. Il prezzo mostrato include anche tutti gli extra che prima erano segnalati solo al momento conclusivo della prenotazione. Addio sorprese, soprattutto per i viaggiatori italiani ed europei abituati, grazie alle leggi di protezione dei consumatori, a vedere il prezzo omnicomprensivo e non un costo parziale come accade invece in particolare negli USA.
In conclusione
Alla fine è successo quello che tutti sapevamo, non sono state eliminate le tasse occulte, ma semplicemente inglobate nel prezzo finale mostrato al viaggiatore. Meglio di niente, almeno adesso vedremo le compagnie farsi un pochino di concorrenza sul prezzo finale (tasse incluse).