Riyadh Air svela la nuova livrea: tutti i piani del vettore arabo
Non sono passati nemmeno tre mesi dal primo maxi ordine di aeromobili e già la compagnia aerea saudita Riyadh Air […]

Non sono passati nemmeno tre mesi dal primo maxi ordine di aeromobili e già la compagnia aerea saudita Riyadh Air ha svelato la prima di due livree sul suo B787-Dreamliner.
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A metà marzo, infatti, il vettore aveva firmato con Boeing un accordo per l’acquisto di 39 aeromobili B787-9 Dreamliner con opzioni per ulteriori 33 velivoli dello stesso modello.
Il progetto guidato da Tony Douglas
Il progetto Riyadh Air è in mano a due tra i più riconosciuti manager del trasporto aereo mondiale: il ceo è Tony Douglas, artefice della scalata di Ethiad Airways nel panorama mondiale, mentre il coo (chief operating officer) è Peter Bellow, responsabile della grande espansione europea di Ryanair. Un bel mix di competenze ed esperienze legacy-low cost che potrebbe riservare più di qualche sorpresa.
Il primo B787 di Riyadh, registrato con codice N8572C (al Paris Air Show di fine giugno verrà esposta una seconda differente livrea su un altro B787, ndr) presenta una livrea appariscente ed elegante allo stesso tempo e sull’ala richiama la sua lettera iniziale.
L’obiettivo della compagnia è quello di sfruttare la posizione strategica dell’Arabia Saudita per fare dell’aeroporto di Riyadh un grande hub di collegamenti per Asia, Africa ed Europa, sfidando anche le compagnie aeree del Golfo (Emirates & co.)
Una livrea elegante ed evocativa
Secondo la compagnia aerea la livrea – che combina i colori lavanda e blu – è “una mix perfetto di tecnologia all’avanguardia ed eleganza senza tempo. La lavanda, originaria dell’Arabia Saudita, simboleggia l’ospitalità e il Regno saudita usa la lavanda per scopi cerimoniali e ufficiali”.
Il nome del vettore è scritto in grandi caratteri bianchi in grassetto sia in inglese sia in arabo, mentre il logo del vettore è presente sulla coda e sui motori.
Il logo riprende la forma del finestrino dell’aeromobile simboleggiando così l’obiettivo della compagnia aerea di essere “la finestra dell’Arabia Saudita sul mondo“. La lettera stilizzata “R” è progettata per evocare, invece, le ali degli uccelli in volo.
Quando decollerà Riyadh Air
Riyadh Air prevede di continuare ad aumentare la sua flotta. Se nel mese di marzo ha annunciato un ordine di 39 Dreamliner con opzioni per ulteriori 33 aerei, ora la compagnia è in fase di finalizzazione per un ordine di velivoli narrow body, probabilmente sempre con Boeing.
Insieme all’altra compagnia di bandiera, Saudia, in un gioco di coesistenza quasi unico al mondo (vedi modello Emirates-Etihad); Riyadh Air contribuirà al veloce raggiungimento dei 330 milioni di passeggeri, attraendo 100 milioni di visitatori all’anno entro il 2030, in linea con i piani di sviluppo dell’Arabia Saudita.
Quello che stupisce di più di Riyadh Air – di proprietà del Fondo pubblico per gli investimenti (Pif) dell’Arabia Saudita– è la velocità e concretezza del piano operativo: doveva decollare nel 2025 e invece potrebbe già iniziare ad operare il prossimo anno, o perfino a fine 2023. L’obiettivo è collegare l’Arabia Saudita con 100 destinazioni entro il 2030.
Riyadh Air ha infatti già compiuto il primo passo per avviare le operazioni acquisendo il codice RX di identificazione Iata durante l’assemblea generale Iata che si sta tenendo in questi giorni a Istanbul.