Amsterdam taglia i voli: cosa cambia dal 2024 per chi vola dall’Olanda
Da Klm a JetBlue, passando per easyJet e Delta Air Lines: sono queste le più importanti compagnie aeree che dovranno […]
Da Klm a JetBlue, passando per easyJet e Delta Air Lines: sono queste le più importanti compagnie aeree che dovranno cambiare i loro piani di voli su Amsterdam a partire dal prossimo anno.
In questo articolo:
Tutto ciò a causa di una sentenza della Corte d’Appello olandese che ha dato ragione al governo locale sulla scelta di tagliare definitivamente i movimenti aerei all’aeroporto di Schiphol.
Perché Amsterdam taglia
Venerdì scorso, infatti, la Corte ha autorizzato il governo dei Paesi Bassi a procedere con un taglio netto dei movimenti aerei da 500mila a 460mila all’anno (entro fine 2023) per arrivare a 440mila nel 2024.
Un taglio epocale del 12% dei voli previsti ogni anno utile, secondo il governo, a contrastare l’impatto ambientale e acustico del trasporto aereo nei dintorni del terzo più grande aeroporto d’Europa per numero di passeggeri.
Cosa cambia in aeroporto
Prima di tutto, bisognerà fare a meno dei voli notturni su Amsterdam. Secondo la norma del governo olandese, infatti, verranno gradualmente eliminati tutti i collegamenti in arrivo tra la mezzanotte e le cinque del mattino. Ad oggi, per esempio, sono previsti circa 30 voli al giorno in arrivo in questa fascia oraria.
Quasi tutti questi collegamenti sono operati da Transavia (costola regional del Gruppo Air France-Klm), Corendon e Tui Fly: tutte rotte estive per destinazioni vacanziere in Europa, Asia e Africa.
Inoltre verranno cancellati anche tutti i voli in partenza tra mezzanotte e le sei del mattino (ad oggi una quindicina al giorno tra le 4.00 e le 6.00) quasi tutti a carico di Transavia.
Scatterà, inoltre, il divieto per gli aerei più rumorosi (quindi i più vecchi, ndr) e per i jet privati e viene abbandonato definitivamente l’idea di aprire un’ulteriore pista di atterraggio, ipotesi che rispondeva anche alla grande crescita della domanda di voli negli ultimi anni.
L’impatto su Klm
Tra le compagnie aeree più colpite da questa scelta c’è sicuramente Klm, la compagnia aerea di bandiera olandese, infatti, ha il suo hub proprio a Schiphol e ha già varato un piano per rispondere alla futura riduzione dei voli. Piano che prevede l’utilizzo di aeromobili più nuovi e più grandi, oltre allo spostamento di alcune rotte su Parigi Charles de Gaulle (hub del partner Air France).
Proprio lo scorso mese, infatti, Klm ha annunciato un nuovo ordine per 100 Airbus A320neo e A321neo che andranno a sostituire i più vecchi Boeing 737. In questo modo il vettore olandese diminuirà l’impatto acustico e aggiungerà, in media, una cinquantina di posti in più a bordo.
I nuovi Airbus neo, infatti, hanno una capienza che va dai 195 posti del 320 ai 235 dell’A321. I vecchi Boieng 737, invece, possono ospitare dai 160 posti della versione -700 ai 189 della vesione più grande, la -900.
Questa scelta ricalca in qualche modo quella di British Airways che qualche anno fa ha dovuto cambiare la flotta per i voli oltremanica in Europa a causa delle imposizioni sul minor numero di voli da Londra Heathrow.
Da Parigi a Rotterdam: voli su altri aeroporti
Un ulteriore misura allo studio, poi, sarebbe quella di spostare alcune operazioni di Klm, soprattutto sul lungo raggio, presso l’aeroporto di Parigi Charles de Gaulle. Ad oggi Air France, infatti, non ha limiti imposti sugli slot della capitale francese e potrebbe venire in soccorso del partner Klm.
Un ulteriore opzione sarebbe quella di dirottare alcune rotte sugli aeroporti “vicini” ma sempre in Olanda, come Rotterdam-Hague, Eindhoven e Maastricht-Aachen. Questa scelta, presuppone, però, una maggior integrazione treno+aereo per offrire ai passeggeri un servizio più comodo e con un solo biglietto.
Anche Delta Air Lines, partner di Klm sui voli transatlantici e dell’alleanza Skyteam potrebbe subire cancellazioni e rimodulazioni delle frequenze.
Anche per questo motivo Klm, Delta, Corendon, Tui fly e easyJet avevano fatto ricorso contro la scelta del governo di limitare i movimenti aerei. Ricorso accolto in prima battuta dal tribunale olandese, la cui sentenza è stata però ribaltata la scorsa settimana proprio dalla Corte d’Appello.
A rischio i collegamenti di JetBlue?
La compagnia statunitense JetBlue ha lottato strenuamente (e legalmente) per ottenere gli slot ad Amsterdam, che il governo sembrava non voler concedere.
Alla fine di un lungo iter, però, JetBlue ha ottenuto l’autorizzazione e la banda orario e da agosto inizierà ad operare i suoi voli da New York verso Amsterdam, in concorrenza proprio con Klm. Non è detto, però, che questa scelta possa cambiare i piani della compagnia aerea nordamericana.
Le altre compagnie aeree coinvolte
Ad accusare il colpo maggiore, però, saranno proprio le compagnie aeree che stavano sviluppando piani di crescita ambiziosi sullo scalo olandese. Corendon Airlines, compagnia aerea turca, vola da Amsterdam per Antalya e Izmir. Transavia opera tantissimi voli verso il Sud Europa e tra questi anche l’Italia (Pisa e Bari, per esempio) in orario notturno.
easyJet, infine, ha ampliato la mappa delle sue rotte europee dall’hub olandese e prevede voli (tra gli altri) per Londra, Berlino, Milano, Praga, Manchester, Nizza, Mikonos, Bristol e Ginevra. È probabile che alcune di queste rotte dovranno quindi essere tagliate in futuro.