Stai per prendere un aereo? ti spiego cosa vuol dire imbarco a zone e come avere gratis sempre la zona 1/2
C’è una grandissima differenza nelle procedure di imbarco tra le compagnie tradizionali e le low-cost. Le low-cost hanno legato la […]
C’è una grandissima differenza nelle procedure di imbarco tra le compagnie tradizionali e le low-cost. Le low-cost hanno legato la priorità di imbarco alla possibilità di potersi portare dietro un bagaglio a mano più voluminoso di uno zaino.
In questo articolo:
Tutto escluso su un volo Ryanair e simili, l’illusione di spendere poco è oramai sparita, l’unico vero vantaggio che queste compagnie regalano rispetto ai vettori tradizionali è che ti portano ovunque, anche in luoghi che non si sono mai sentiti nominare, anche luoghi che hanno asfaltato una striscia di terra solo per farci atterrare 737 e A320.
Cosa vuol dire imbarco a zone
Se voli con un vettore tradizionale avrai notato che non ha cercato, almeno ad oggi, di venderti la “priorità di imbarco”, non ha tentato di estorcerti 10 euro per darti la certezza di portare il tuo trolley a bordo. Certo i vettori tradizionali vendono la scelta del posto, ma al check-in solitamente il posto viene fatto scegliere gratuitamente.
I vettori tradizionali hanno, da tempo, adottato una procedura di imbarco intelligente dove i passeggeri sono divisi in zone, per evitare la calca al gate e velocizzare le operazioni.
C’è chi lo fa in maniera furba come Swiss che divide i passeggeri in base a cabina, status e posizione nell’aereo. Chi invece divide i passeggeri semplicemente sull base della tariffa e se ti capita la zona 8 sai già che sarai l’ultimo a imbarcare.
L’imbarco a zone prevede che i passeggeri vengano divisi in gruppi, generalmente da 1 a 5, ma negli USA si arriva fino a 8. In base al gruppo segnato sulla carta di imbarco (cartacea o digitale) si avrà accesso all’aereo, semplice e facile da capire. Basta saper leggere.
Sono arrivato alla conclusione che nel mondo solo gli italiani non hanno compreso il funzionamento delle zone
E’ probabilmente nel nostro DNA, quello di non sapere fare le file. Succede allo stadio, alla fermata del bus e alla cassa del supermercato, non potrebbe non succedere al gate. Cerchiamo sempre di fare i furbi. Ho visto passeggeri assalire addetti al gate perchè non venivano fatti imbarcare prima degli altri avendo loro un bambino: di 15 anni alto quasi 1.80.
Lo stesso accade con gli imbarchi a zone: “Tanto si apre lo stesso anche se siamo zona 5” e poi il gate non si apre, oppure l’agente giustamente boccia il passeggero che allora inscena una piece teatrale.
Sia chiaro, non succede solo in Italia, ma dato che volo tanto e in tutto il mondo posso affermare senza dubbio che se il volo è “pieno” di passeggeri made in Italy succederà, non è razzismo autarchico è lo stato delle cose. Recentemente ero a Hong Kong quando una Karen che viaggiava in business class su Emirates ha assalito verbalmente un addetto che stava facendo entrare i passeggeri di first class davanti a lei, lei che era davanti a tutti nella fila della business.
L’anno scorso negli aeroporti intasati causa Airmageddon è scoppiata l’emergenza PRM, ovvero passeggeri che nel momento della prenotazione segnalavano la necessità di assistenza a terra, così facendo saltavano ogni coda in aeroporto e a bordo, creando disagi peggiori a chi aveva veramente necessità di un supporto.
La mia “ultima” esperienza
Scrivo questo articolo a bordo di un A321 che è decollato da Helsinki e diretto a Roma con Finnair. A bordo un tasso di riempimento inferiore al 50%, e al gate ho visto le peggio cose. Italiani in gita che si sono piazzati davanti ai cancelli del gate e hanno iniziato la strategia di imbarco “alla italiana”, fregandosene di tutti gli altri passeggeri che diligentemente attendevano l’apertura dell’imbarco.
Fatti imbarcare i passeggeri a mobilità ridotta (PRM), c’è chi è subito scattato modello Carl Lewis, o barbone in modalità review, per passare davanti a tutti. Peccato che come a Monopoly è finito in vicolo corto senza passare dal Via.
Appena si sono accese le luci verdi del gate ecco il gruppone degli inseguitori che si sono accalcati sui gate elettronici salvo ricevere la luce rossa, frutto di biglietti in zona 3/4/5 quando i monitor mostravano chiaramente la scritta “Solo passeggeri zona 1”
Inutile dire che la frustrazione di non poter salire su un aereo mezzo vuoto ha spinto i passeggeri a una timida protesta salvo essere messi in riga da gelide occhiate finlandesi, mi è sembrato di rivedere il film di Checco Zalone.
Cosa fare se l’imbarco è a zone
La procedura è semplice. La zona (o il gruppo) di imbarco è segnata sul biglietto sia cartaceo che digitale. Gli addetti informano (in più lingue) come saranno le modalità di imbarco e invitano i passeggeri a rispettare il proprio gruppo.
Il bravo passeggero quindi prende atto di essere nel gruppo X e aspetta, senza mettersi in fila a prescindere, davanti al gate. Così facendo tutti saliranno a bordo al momento dovuto e nessuno si farà del nervoso.
Come essere sempre in zona 1/2
C’è un trucco ed è gratis. Per avere sempre la zona 1/2, ovvero quella che regala la possibilità di salire a bordo per primi, avere tutto il tempo di mettere il proprio trolley in cappelliera e sedersi comodamente al proprio posto.
Il trucco è essere fedeli ad una alleanza, volare il più possibile con le compagnie di quella determinata alleanza ed ottenere lo status, così facendo se si ottiene un livello elite si potrà godere di molti benefici, a partire dall’imbarco prioritario e non solo.