Recensione lounge Monteverdi a Malpensa, non è più “la più triste d’Europa”, ma si poteva fare MOLTO meglio
Chi legge spesso TFC ha imparato a conoscermi, non mi preoccupo molto di edulcorare le mie recensioni, mi piace essere […]
Chi legge spesso TFC ha imparato a conoscermi, non mi preoccupo molto di edulcorare le mie recensioni, mi piace essere onesto al 100% quando viaggio a mie spese. Sulle lounge poi sono particolarmente critico perchè sono diventate negli anni una parte fondamentale del viaggio e per me sono un ambiente importante dove lavorare e non solo bere qualcosa.
In questo articolo:
Su TFC ne ho recensite più di 100 e molte di quelle che ho visitato nel 2023 non le ho ancora pubblicate, oggi per la prima volta pubblico una nuova recensione di una lounge già recensita e il motivo è semplice: è stata rinnovata e recentemente riaperta.
Location
La lounge è rimasta dove era, ovvero nel molo dedicato ai viaggi Schengen, impossibile non vederla dato che è alla fine del bridge di collegamento tra il terminal principale e il corpo che ospita i gate.
Accesso
Anche le modalità di accesso sono rimaste invariate, ci si entra se si viaggia premium con una serie di compagnie che hanno accordi con SEA, che è la società di gestione degli aeroporti milanesi, e con le tessere come Priority Pass e LoungeKey
Interni rinnovati
La sala è rimasta chiusa più di due mesi, generando parecchio scontento nei viaggiatori che da aprile a metà giugno si sono trovati senza una lounge accessibile tramite priority pass, le altre lounge dell’aeroporto erano infatti o inaccessibili o ubicate nella zona non Schengen.
Certo si poteva scegliere un periodo di bassa stagione per fare questi lavori, ma in ogni caso si sarebbe scontentato qualcuno lo stesso. Lo stile è quello della lounge di Linate, ma il risultato non è altrettanto piacevole e funzionale della Sala Leonardo.
Arredo a parte la più grande e bella notizia è la luminosità della lounge.
Nel restyling è stata trovata la possibilità di illuminare di luce, anche, naturale la sala. Certo non sono state aperte enormi vetrate sulla pista, ma più semplicemente recuperate delle aperture nel soffitto che lasciano entrare un pochino di luce esterna, poco è comunque meglio di niente.
L’impressione però è che, nella fretta di aprire dato che la chiusura è durata più del previsto, ci si sia dimenticati la logica dietro le sedute. Sembra quasi che, una volta completati i lavori di muratura e illuminazione, si sia deciso di mettere le sedute a caso, senza un motivo razionale.
Anche alcune scelte di design, piacevoli alla vista, risultano secondo me poco funzionali in termini di spazio “rubato” a possibili sedute. Quello che manca è un ordine logico, una disposizione di una zona bar, dove mangiare, con tavolini comodi. Una più orientata verso il relax, è un enorme open space, non ci sono elementi che dividono gli spazi creando delle zone meno rumorose.
In una lounge si cercano dei servizi comodi e facili da usare, come banalmente le prese di corrente, magari inserite direttamente nelle poltrone, tavoli che offrono la ricarica wireless, phonebooth dove isolarsi dal caos per fare una call senza essere disturbati. In questa lounge non c’è nulla di tutto questo.
Rinnovata completamente l’area del buffet, ma è il servizio che conta, e a livello di catering non è stata apportata alcuna modifica, certo siamo su un terminal dedicato ai voli di corto e medio raggio, ma un pizzico di offerta in più non guasterebbe.
In conclusione
Una bella operazione di stucco e parrucco, ma mancano cose essenziali specialmente in una lounge open space come questa. La zona ristorante è carina, il resto è molto approssimativo e nelle sedute centrali mancano le prese di corrente.