Il volo per Dubai più caro del Bangkok? Tutti i misteri del prezzo del tuo biglietto
Chiamiamoli misteri del pricing. Ovvero dei sistemi tariffari che regolano i prezzi dei biglietti aerei. Il più evidente tra i […]
Chiamiamoli misteri del pricing. Ovvero dei sistemi tariffari che regolano i prezzi dei biglietti aerei. Il più evidente tra i quali è il costo dei biglietti di andata e ritorno che sui voli internazionali e intercontinentali è inferiore a quello della sola andata. Ma come, si chiede il comune passeggero, due voli costano meno di uno?
In questo articolo:
Il curioso fenomeno negli Usa esiste anche sui voli domestici e ha ingenerato una contromossa da parte dei passeggeri più avveduti, che comprano un ticket di andata e ritorno (ad esempio un New York-Miami-New York) quando in realtà vogliono volare solo il New York-Miami, perchè l’andata e ritorno costa meno del solo volo di andata.
L’importante, in questo caso, è che la tratta non volata sia la seconda, perchè se è la prima il biglietto perde automaticamente di validità, come spiegano le regole tariffarie in fase di ticketing online. La pratica, che è stata chiamata skiplagging, è tanto diffusa che American Airlines ha annunciato provvedimenti per dissuaderla.
Ma l’andata e ritorno per meno denaro della sola andata non è la sola stranezza del pricing. Lo è anche il fatto che i voli con scalo costino sempre meno del volo diretto tra due medesime città. Un esempio è quello di una rotta molto volata dall’Italia, quella per Dubai. Tra Milano e la città emiratina, ad esempio, il volo diretto di Emirates (che impiega 6 ore all’andata e poco meno di 7 al ritorno) costa sempre di più dello stesso itinerario con Qatar Airways e scalo a Doha (che dura tra le 9 e le 10 ore a seconda del volo scelto e della durata della permanenza a Doha).
Un esempio? Milano-Dubai con andata il 1 ottobre e ritorno l’8 ottobre 2023 costa 902 euro con Emirates e 850 euro con Qatar Airways. Qui la differenza di prezzo non è molta e il passeggero potrebbe scegliere di spendere quei 50 euro in più per godere di un viaggio più rapido e senza l’ansia della connessione (sua e del suo bagaglio registrato).
Proprio qui sta il punto: le compagnie sanno che i voli non-stop sono più ‘pregiati’, più apprezzati dai viaggiatori e tendono a tenere alti i prezzi, sicure di riscuotere comunque una domanda elevata. Quelle che tra due città prevedono uno scalo, invece, fisseranno un prezzo inferiore rispetto a quello del diretto concorrente che vola non-stop, proprio per invogliare la clientela a scegliere il loro, di volo.
Anche sull’Atlantico accade la stessa cosa: prendendo a riferimento sempre l’1 e l’8 ottobre come date di andata e ritorno tra Milano e New York, si vede che le compagnie non-stop hanno tutte prezzi superiori a quelle che tra le due città prevedono uno scalo: con Neos si viaggia a 566 euro, con ITA Airways a 609, con Delta a 656 e con Emirates a 685.
Se si fa scalo, i prezzi (nelle stesse date) scendono a 461 euro con British/American (via Londra Heathrow), a 545 e 546 euro rispettivamente con Swiss e Austrian via Zurigo e Vienna. Ovviamente, mentre il volo non-stop dura tra le 8 ore e mezza e le 9 ore, il viaggio con lo scalo ha una durata che va, con le combinazioni di voli migliori, tra le 12 e le 14 ore.
Ma c’è un terzo caso in cui il mistero del pricing si infittisce ancora di più: quando volare, con la stessa compagnia aerea, verso una destinazione lontana costa meno che volare verso una molto più vicina. Prendiamo, ancora, il caso di Emirates e le stesse date dell’1 e 8 ottobre per l’andata e ritorno: abbiamo visto che il volo tra Milano e Dubai costa 902 euro. Ebbene, quello per Bangkok, che da Dubai sono altre sette ore di volo, costa 821 euro. Cioè, 80 euro in meno.
Com’è possibile, vi chiederete voi? In questo caso i fattori sono essenzialmente due: il numero di voli e di posti offerti da una compagnia su una determinata tratta e la destinazione stessa. Bangkok è una meta molto popolare ed estremamente ben collegata all’Europa, la concorrenza è elevata e per questo i prezzi sono generalmente abbastanza bassi, nonostante la distanza. E ancor di più lo sono per quei voli che prevedono uno scalo intermedio.
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