Perfetto per famiglie con bambini e non solo: recensione Four Points resort Phuket
Nel mio ultimo soggiorno a Phuket, precisamente nella zona di Patong, ho soggiornato al Four Points by Sheraton, una struttura […]
Nel mio ultimo soggiorno a Phuket, precisamente nella zona di Patong, ho soggiornato al Four Points by Sheraton, una struttura davvero gigante che appartiene al gruppo Marriott. Decisamente più centrale rispetto al Marriott Merlin Beach Resort, ma altrettanto interessante per chi vuole fare ua vacanza nella zona più “viva” dell’isola di Phuket.
In questo articolo:
Questa è stata anche la mia “prima” volta post pandemica sull’isola, considerato che le ultime due volte che ero passato da qui era stato proprio per la riapertura delle frontiere con il protocollo sandbox che aveva aperto alla possibilità di tornare per ragioni “non essenziali” in questa terra fantastica che è la Thailandia.
Location
Il resort si trova alla fine (visto che è un senso unico da sud verso nord) della passeggiata di Patong Beach, è l’ultimo hotel ed è l’ultima struttura Marriott aperta sull’isola, inaugurata proprio poco prima della pandemia.
Patong dista circa 80 minuti dall’aeroporto internazionale di Phuket. L’hotel è abbastanza lontano dalle zone più vive di una delle spiaggie più rinomate della Thailandia, ma non così distante da non poter passeggiare da Bangla all’hotel.
Per questo secondo me è una struttura perfetta per chi vuole, anche in famiglia, vivere la movida senza però essere troppo in mezzo al casino.
La prenotazione
Quando ho deciso di trascorrere un paio di giorni a Phuket ho puntato questa struttura perchè volevo recensirla e perchè mi dava la possibilità di accumulare punti e notti qualificanti nel programma Bonvoy.
A differenza di Hilton che sull’isola ha solo 2 hotel, Marriott ha moltissime strutture (12), sparse in diverse zone dell’isola, alcune più isolate e altre meno. La più esclusiva è il Phulay Bay, un Ritz-Carlton Reserve.
Avrei potuto prenotare usando i punti, ma siamo in bassa stagione e una camera base costava poco meno di 100€ mentre in termini di punti erano richiesti 22k Bonvoy a notte , certo in Thailandia è possibile dormire in strutture più che valide per poche decine di euro, ma se si vuole un servizio di qualità (e la garanzia di un brand) bisogna essere disposti a pagare qualcosina in più.
Il resort
La struttura è enorme, si compone di una serie di palazzine di quattro piani a forma di ferro di cavallo. Al centro delle strutture ci sono le piscine e la reception. Come raccontato sul nostro gruppo FB dedicato ai viaggiatori seriali, quando raggiunge tassi di occupazione importante, può anche risultare invivibile.
Le camere sono di diverse tipologie, ci sono quelle con accesso diretto alle piscine, quelle nelle zone più tranquille e quelle vista oceano, diciamo che c’è solo l’imbarazzo della scelta. Ci sono anche delle family suite con camerette a tema per i bambini.
Ci sono due ristoranti, altrettanti bar, un kids club una palestra e tutte le comodità possibili, ma non è una struttura paragonabile al Merlini Beach dove puoi tranquillamente viverci dentro senza uscire, e in ogni caso venire fino qui per stare chiusi in hotel è un “suicidio”
Check-in
Sono arrivato in tarda mattinata, sperando nella possibilità di fare un early check-in e potermi rilassare in una delle piscine. L’hotel ha un banco dedicato ai clienti elite Bonvoy. Dal platinum in su, purtroppo il livello Gold Bonvoy è un tier quasi senza senso.
Avendo lo status Titanium sono stato accolto molto calorosamente (con un bicchiere di succo fresco) .
Le operazioni sono state un filino confuse. Prima si sono scusati di non potermi fare un upgrade e mi hanno offerto punti o credito, poi mi hanno dato una stanza assolutamente non al livello di quella che avevo prenotato e infine mi hanno dato una bellissima stanza fronte oceano, probabilmente la vista più bella tra tutte le stanze del resort.
La stanza
Come detto prima sono stato accompagnato in una stanza nella palazzina davanti alla reception, quando mi sono affacciato sul terrazzino, non ho gradito la vista e così sono tornato in reception per chiedere una stanza migliore o perlomeno vista piscina come da mia prenotazione.
La manager si è scusata per l’assegnazione errata e mi ha detto che si era appena liberata una stanza migliore, mi ha rinnovato le carte e cambiato il cartoncino e si è occupata di far traslocare le mie valige nella nuova stanza.
La situazione nella camera era decisamente migliore. Probabilmente della parte centrale di Patong Beach questa è la vista migliore che si possa desiderare per osservare alba e tramonto sulla baia.
Four Points è una insegna entry level per il mondo Sheraton, qualcosa di simile a quello che Aloft rappresenta per i W Hotel. Un modo per far avvicinare i clienti ad un brand per gradi.
La stanza è la classica stanza che ci si aspetta in una struttura di questo tipo. Il bello di scegliere una catena è che non importa dove si soggiorna, ci sono degli standard che devono essere garantiti e al massimo quindi sti trova qualcosa in più ma non in meno.
A livello di prezzo questa era una camera tra le più care da scegliere, inferiore solo alle stanze che hanno accesso diretto alla piscina.
Camera spaziosa con letto king e un divanetto con tavolino e poltrona. In stanza i soliti optional come bollitore, frigobar vuoto, ma niente macchinetta del caffè. Armadio con asse da stiro e cassaforte. Sveglia e libri per le preghiere comprese.
Terrazzino abitabile con due comode poltrone e tavolino perfette per gustarsi il tramonto, oppure per osservare i movimenti sulla spiaggia.
Il fatto che queste siano le poche stanze che non hanno affaccia sui cortili interni, le piscine o gli altri edifici garantisce una privacy molto alta. Le camere cona accesso alla piscina sono comode, ma a livello di riservatezza siamo pari a zero.
Le altre stanze pool View invece hanno un filino di privacy in più, ma bisogna sacrificare il fatto che si avrà “rumore” continuo tutto il giorno.
Immancabile mega schermo tv, che praticamente io uso solo per la foto e poi spengo fino a quando non esco dalla stanza.
Bagno nella norma, con poca plastica e il solito setup.
Dolce sorpresa
Pochi minuti dopo essere arrivato in stanza mi è stata consegnata una piccola sorpresa di benvenuto, corredato di lettera scritta a mano dalla Loyalty Manager.
Una bottiglietta con del caffè freddo, il kopi-O della tradizione locale e alcuni prodotti della cucina del resort, unico difetto non c’era modo di sapere cosa stavo mangiando. Non sono allergico a nulla, ma qualche indicazione andrebbe data.
I servizi
Il resort ha un unico grande difetto, non ha pochissimi spazi comuni al chiuso. Ad esclusione dei ristoranti e del kids club, l’unica altra area pubblica coperta è la reception
Ma è appunto una area coperta, con aperta sui due lati. Ovvero quello che guarda l’ingresso e quello che guarda la parte interna delle piscine. Non c’è un business center, o meglio c’è una scrivania con due computer, ma non è chiusa e nemmeno refrigerata.
Non c’è una zona dove chiacchierare lontani dal caos di una hall dove la gente arriva e va di continuo.
Il piccolo kids club ha un fitto programma di attività ed è aperto dalla mattina al pomeriggio, e ha anche un piccolo parco giochi all’ombra nella corte interna di una delle palazzine.
Piscine
Sono due, anche se forse sarebbe meglio dire una e mezza. E assolutamente non in grado di soddisfare tutti gli ospiti, ma per fortuna non si viene in Thailandia per stare in piscina.
La principale è quella ubicata sopra il parcheggio nella parte frontale della struttura.
Si affaccia sulla spiaggia e se non si guarda troppo attentamente non si vede nemmeno il traffico che scorre tra la piscina e la spiaggia, facendo le foto con la giusta angolazione sembra di essere a sfioro sul mare come alle Maldive.
Qui c’è anche un bar e si può scegliere tra diverse sistemazioni, ci sono anche dei lettini in delle isole circondate dall’acqua. Diciamo che è la migliore per tranquillità, per panorama e per prendere il sole.
Le altre piscine sono quelle nel cuore del resort. Come detto alcune stanze hanno la scaletta personale, ma non un lettino. Ci sono ponti e camminamenti per permettere agli ospiti di spostarsi da una parte all’altra del resort e tanti lettini in più o meno vicini all’acqua.
Ci sono poi tre mega lettoni, non ho idea se liberi in base a chi li occupa, oppure a pagamento, decisamente il posto più tranquillo di tutto il resort.
Food & Beverage
C’è un piccolo bar nella reception, un bar nella piscina principale e uno in quella centrale. Ci sono due ristoranti. E per soddisfare la grande affluenza la colazione la mattina viene servita in entrambi, solo che quello principale ha una scelta più grande di prodotti, mentre il Sear’s & Co è più tranquillo.
Io ovviamente ho fatto colazione dove c’era più scelta. Inutile dire che le colazioni in Thailandia non deludono mai, e nemmeno questa volta sono rimasto deluso.
C’era di tutto e di più, questa è stata la prima volta che ho trovato, tra le varie stazioni di live Cooking la griglieria. Spiedini di pollo, maiale e pesce preparati al momento per gli ospiti. Inutile fare l’elenco di cosa c’era, perché dalla cucina locale a quella indiana, dai noodle alle uova. Preparate tutte al momento, anche le strapazzate a finire con il gelato (6 gusti) con la scelta di farsi un cono o una coppetta in autonomia.
Non ho usufruito del Sers & Co, ma ci avevo già cenato in passato, spesso offre cene a tema, Brunch domenicali e serate a buffet. Io ero andato in una dove c’era un all you can eat di pesce e non ero rimasto deluso.
In conclusione
Non ho trovato grandi difetti, ma la mancanza di una zona chiusa e climatizzata è una pecca davvero grave per una struttura di questo tipo. In una giornata di pioggia, e in Thailandia piove spesso, non si ha alternativa a stare in stanza e non è una cosa molto logica. Last but not least, non oso immaginare in altissima stagione la guerra per accaparrarsi lettini bordo piscina e un tavolo a colazione.

Pro
- La piscina a sfioro
- La posizione
Contro
- Troppi ospiti
- Manca una zona chiusa