Aperto il nuovo aeroporto sul Mar Rosso: da oggi raddoppiano le destinazioni
E’ la prima pietra di un progetto colossale che sta nascendo sulle rive saudite del Mar Rosso. Il Red Sea […]
E’ la prima pietra di un progetto colossale che sta nascendo sulle rive saudite del Mar Rosso. Il Red Sea International Airport ha dato il benvenuto al primo volo commerciale lo scorso 21 settembre, quando un Airbus A320 di Saudia (volo SV 1571) è arrivato dalla capitale Riyadh. I collegamenti con Riyadh sono per ora appena due a settimana (il giovedì e il sabato), ma da oggi, 29 ottobre, (ossia in coincidenza con l’avvio della stagione invernale dell’aviazione commerciale) partiranno anche quelli da e per Jeddah.
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Progettato dallo studio inglese Foster+Partners, l’aeroporto ha una pista lunga 3.700 metri classificata come ‘code F’, ossia in grado di accogliere aerei anche delle dimensioni del Boeing 747-8 e dell’A380. Il terminal ha una forma a mezzaluna e una capacità fino a un milione di passeggeri l’anno (traffico previsto nel 2030).
Si trova a circa 15 chilometri dalla costa, più o meno alla stessa latitudine di Marsa Alam, situata sulla sponda egiziana del Mar Rosso. Una strada a quattro corsie lo collega al mare, ma è prevista la realizzazione di un bacino d’acqua della lunghezza di circa 600 metri per gli idrovolanti, che collegheranno in pochi minuti lo scalo ai resort in corso di realizzazione lungo la costa e sulle isole coralline. Anche per questa ragione, il Red Sea Project è stato anche definito ‘le Maldive del Mar Rosso?
I primi tre hotel dovrebbero aprire già entro la fine di quest’anno, ma il progetto (che fa parte del programma Saudi Vision 2023 finalizzato ad aprire l’Arabia Saudita al mondo e a diversificare il più possibile l’economia del Paese) decollerà nel 2024, quando un totale di 16 resort per 3.000 camere saranno disponibili. Nel 2030, quando è previsto il completamento delle opere, saranno 50 gli hotel disponibili ai turisti per un totale di 8.000 camere oltre a un migliaio di proprietà residenziali. Il tutto sparso su 22 isole e sei baie lungo la costa.
L’area turistica e l’aeroporto sono raggiungibili in tre ore di volo da circa 250 milioni di persone. E’ assai probabile che, quando un certo numero di resort avrà aperto i battenti, molte compagnie leisure e low-cost europee, che già volano regolarmente verso il Mar Rosso, aggiungeranno il Red Sea International Airport alla loro lista di destinazioni.
Il programma Saudi Vision 2030 ha dato e sta dando grande impulso al settore dell’aviazione commerciale saudita. A Jeddah, un nuovo terminal degno, quanto a design e servizi ai passeggeri, di quelli di Dubai e Doha e capace di 30 milioni di passeggeri l’anno ha aperto i battenti nel 2018 al King Abdulaziz International Airport.
Nella capitale Riyadh è in corso di realizzazione un nuovo mega-aeroporto che avrà sei piste e una capacità di 120 milioni di passeggeri nel 2030 e 185 milioni nel 2050 e che sarà l’hub principale di Riyadh Air.
La compagnia, presentata nel marzo scorso, ha già ordinato 39 Boeing 787-9 con una opzione per altri 33 aerei dello stesso tipo, sarebbe ormai pronta a un ulteriore mega-ordine per aeromobili di breve e medio raggio e ha recentemente annunciato l’intenzione di assumere 700 piloti nei prossimi tre anni.
Sulla scia di quanto fatto dalla futura rivale, la storica compagnia di bandiera Saudita, Saudia, ha a sua volta ordinato a Boeing 39 787-9 e 787-10 con cui potenziare la sua flotta di lungo raggio.