Turkish rivoluziona AnadoluJet: si chiamerà AJet e avrà una nuova livrea (e non solo)
Cambio di nome e di livrea per AnadoluJet, la costola low cost di Turkish Airlines che opera principalmente dal secondo […]
Cambio di nome e di livrea per AnadoluJet, la costola low cost di Turkish Airlines che opera principalmente dal secondo aeroporto di Istanbul, il Sabiha Gokcen, che si trova nella zona asiatica della capitale turca.
In questo articolo:
D’ora in poi AnadoluJet si chiamerà AJet e avrà una nuova livrea presentata con il primo A321neo negli scorsi giorni.
AnadoluJet nasce come compagnia con base ad Ankara; nel tempo però le operazioni si sono concentrate soprattutto su Istanbul e il vettore opera voli diretti da Bergamo Orio al Serio e da Roma per la Turchia.
Come cambia AnadoluJet
La nuova AJet, quindi, rimane controllata al 100% da Turkish Airlines e decollerà con la nuova livrea e obiettivi rinnovati a partire da marzo 2024.
Le sue basi resteranno quelle di Istanbul Sabiha Gökçen e Ankara Esenboğa, ma il concept di base resterà quello low cost con una “prospettiva innovativa” ovvero semplificando i servizi offerti e utilizzando una configurazione di sola Economy class.
AnadoluJet è stata fondata nel 2008 e attualmente gestisce una flotta di circa 80 jet a corridoio singolo, composta dalla famiglia Airbus A320 e dalla famiglia Boeing 737. Attualmente la compagnia aerea opera sotto lo stesso certificato di operatore aereo (Coa) di Turkish Airlines.
Proprio a partire dal 2024 però, l’obiettivo è di dotarsi di un proprio certificato e operare in maniera più differenziata dalla casa-madre.
“In linea con i nostri obiettivi per i prossimi 10 anni, siamo orgogliosi di aver avviato il processo di costituzione della nostra AJet – ha detto Ahmet Bolat, chairman del board e del comitato esecutivo di Turkish Airlines – Gli sforzi e la dedizione che abbiamo profuso per lungo tempo hanno dato i loro frutti e introdurremo AJet nei cieli con l’orario estivo alla fine di marzo 2024. Crediamo fermamente che AJet, con il suo nuovo nome, diventerà un importante parte del settore dell’aviazione a basso costo su scala globale.”
Una “Ryanair” del Medio Oriente?
Dotandosi di un proprio Coa, quindi, la nuova Ajet non solo ha ambizioni di crescita più ampie, ma si concentrerà sul taglio dei costi e su una maggiore spinta sui servizi ancillari.
Turkish Airlines, infine, prevede di far crescere l’attuale flotta di AnadoluJet fino a 200 aeromobili. Tutte indicazioni che portano a pensare che in Turchia sta per nascere una sorta di “Ryanair del Medio Oriente”: una mossa che risponde agli attuali investimenti di flydubai negli Emirati e all’apparizione di Riyadh Air in Arabia Saudita.
In sostanza, quindi, per AnadoluJet si configura un cambio a 360 gradi con un nuovo nome, nuova livrea, nuove uniformi del personale di bordo e nuovi posti a sedere (configurazione all-economy, però).
In conclusione, Turkish Airlines resta proprietaria di AnadoluJet (almeno per il momento), ma l’obiettivo del rebranding sembra essere quello di distanziare la nuova AJet dalla casa-madre (nella nuova livrea spariscono sia il colore rosso sia lo stilema iconico di Turkish) per aggredire un mercato e un target differente.
Un vettore low cost che, in questo modo, si muove in maniera più autonoma (forse anche in concorrenza su alcune rotte con Turkish), ma che non intacca il prestigio, il modello e l’esperienza di bordo offerta da Turkish Airlines.
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