Cani sì, conigli no… come funziona con gli animali in cabina. E su Etihad salgono pure i falchi
Su Facebook, qualche giorno fa, Alessandro (un nostro lettore) si rammaricava del fatto che il Gruppo Lufthansa (Lufthansa, Eurowings, Swiss, […]

Su Facebook, qualche giorno fa, Alessandro (un nostro lettore) si rammaricava del fatto che il Gruppo Lufthansa (Lufthansa, Eurowings, Swiss, Austrian Airlines e Brussels Airlines) avesse cancellato la possibilità di portare con sè in cabina i conigli, nonostante questi siano “il terzo animale da compagnia più diffuso dopo cani e gatti e, a differenza di cani e gatti, non emettano alcun suono, non producano cattivi odori e siano generalmente di ridotte dimensioni”.
In questo articolo:
Lo stesso “affezionato cliente” del suddetto Gruppo Lufthansa si rallegrava in quello stesso post del fatto che “per fortuna in Italia abbiamo ITA Airways e Aeroitalia”.
Quest’ultima pare essere particolarmente ‘pet friendly’, al punto da aver annunciato di recente una partnership con ALFA Associazione Love for Animals che in un’ottica di contenimento del randagismo, molto diffuso soprattutto nelle regioni del sud Italia, prevede il trasporto in aereo dei cani e dei gatti dati in adozione “attraverso la staffetta Palermo-Roma e Roma-Bergamo”, si legge in una nota diffusa dalla ompagnia.
Quello degli animali da compagnia trasportati in cabina è un discorso assai delicato, per ragioni oggettive come le allergie di cui possono soffrire gli altri passeggeri, e anche per ragioni legate alla tranquillità e il relax a bordo di quanti non si trovano a loro agio avendo un gatto o un cane a pochi centimetri dalle gambe per tutta la durata del volo, specialmente se di lungo raggio si parla.
Possono poi capitare ‘incidenti’, come quello occorso alcune settimane fa a una coppia australiana che stava facendo rientro a casa dopo le vacanze in Europa con Singapore Airlines. Seduti in Premium Economy, marito e moglie, dopo alcune ore di volo, si erano dovuti arrendere e trasferirsi in Economy a causa del cane ‘scoreggione’ e ‘sbavone’ del loro vicino di posto (anche se viene da chiedersi perché l’equipaggio non abbia fatto spostare il cane e il padrone in una zona più tranquilla dell’aereo, al posto dei due anziani passeggeri).
Insomma, in tema di ‘pet onboard’ le compagnie aeree ci vanno caute, ed è meglio informarsi molto bene sulle politiche adottate dal vettore con cui si intende viaggiare. Generalmente, il criterio con cui gli animali vengono, o meno, accettati a bordo (previo pagamento di un loro biglietto che può anche essere piuttosto salato, ovviamente), è legato alle dimensioni (che devono essere tali da consentire ad animale e trasportino di poter essere accomodati nello spazio sotto il sedile di fronte) e peso, che non può eccedere i 6-8 chili (a seconda della compagnia).
Ci sono, tuttavia, razze di cani che sono vietate in cabina, indipendentemente da misure e peso: si tratta di quelle ritenute pericolose perché potenzialmente aggressive o quelle (tra cui boxer, bulldog, carlini) cosiddette brachicefale, che respirano rumorosamente e potrebbero andare incontro ad asfissia in in spazi costretti e in un ambiente pressurizzato.
Alcune compagnie non accettano proprio alcun tipo di animale in cabina. O non lo accettano in Business e First Class. Altre ancora (pochissime) che non li accettano nemmeno nella stiva.
E pensare che in Medio Oriente alcuni vettori consentono ai proprietari di portare con sè in aereo nientemeno che… i falchi. La falconeria, nei Paesi del Golfo, è ancora piuttosto diffusa e il falco è un animale da compagnia diffuso soprattutto tra i ceti più ricchi.
Tra queste ci sono Emirates (ma solo su alcune rotte), Qatar Airways (che consente l’imbarco di un falco per passeggero fino ad un massimo di sei falchi per tutta la cabina di Economy) ed Etihad, che nel 2022 ha alzato il prezzo dei biglietti per cani e gatti ma ha reso gratuito il trasporto in cabina di questa specie di uccello da preda: in Economy, i passeggeri sono autorizzati a portare con sè un falco a persona e due falchi per ogni posto aggiuntivo acquistato a bordo. In Business e in First, ogni passeggero può portare con sè fino a due falchi, o tre falchi per ogni sedile aggiuntivo acquistato.
Ve lo immaginate il maggiordomo di The Residence tenere a bada uno stormo di falchi durante le otto ore di volo tra Abu Dhabi e Londra? Non lo (o la) invidiamo…