Nuova cantina di bordo: Emirates punta tutto sulla Francia e dimentica i vini italiani
Emirates è la compagnia aerea che vanta la cantina di bordo più ampia in assoluto. Con l’introduzione della cabina di […]
Emirates è la compagnia aerea che vanta la cantina di bordo più ampia in assoluto. Con l’introduzione della cabina di Premium Economy, che il vettore sta progressivamente installando sui suoi Airbus A380, le varietà di vino servite a bordo sono cresciute ulteriormente, e oggi sono in tutto 36 tra bianchi, rossi, rosè, spumanti e champagne.
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Ovviamente, non tutte le 36 etichette si trovano a bordo di tutti gli aerei e su tutti i voli. Anche perché, in First e Business Class, la compagnia basata a Dubai adotta cantine di bordo diverse per area geografica, allo scopo di andare incontro per quanto possibile ai gusti della sua clientela, che cambiano da una regione del mondo a un’altra. A tal fine, ha suddiviso il pianeta, e di conseguenza il suo network, in sei diverse zone: Regno Unito e Stati Uniti, Europa, Africa, Medio Oriente, Australasia e Asia.
Non sono solo i numeri delle etichette ma anche gli investimenti nel settore che fanno impressione: si calcola che dal 2006 Emirates abbia investito circa un miliardo di dollari per allestire le sue cantine di bordo. Ben 47 milioni di dollari solo lo scorso anno. Denaro che va nell’acquisto di decine di milioni di bottiglie, ma anche in strutture dedicate, soprattutto in Francia, che ospitano circa 6 milioni di bottiglie, alcune delle quali non saranno servite in volo prima del 2037.
La compagnia ha nei giorni scorsi presentato una nuova carta dei vini. Che, scrive il Gambero Rosso, privilegia i vini francesi e dimentica, di fatto, quelli italiani. Il 57% dei vini rossi bevuti in First e Business Class provengono dalla regione di Bordeaux.
La nuova cantina di bordo si muove in quel solco: nei prossimi mesi Emirates introdurrà una selezione di vini rossi di Borgogna, principalmente Grand Crus come Échezeaux, Clos Vougeot e Chambertin, ma anche alcuni prestigiosi bianchi sempre della stessa regione come Montrachet 2011, Chevalier-Montrachet 2013 e Corton-Charlemagne 2014 e prevede inoltre di introdurre nei prossimi anni diversi First Growth di Bordeaux, provenienti dalle rinomate tenute di Château Mouton Rothschild, Château Margaux, Château Haut-Brion, Château Cheval Blanc e Château d’Yquem.
Tra i criteri di selezione delle etichette da servire nelle diverse classi è determinante quello dell’invecchiamento: così, i vini Bordeaux destinati alla Business Class sono sottoposti a un periodo di invecchiamento minimo di 8-10 anni, mentre quelli destinati alla First Class ricevono un invecchiamento minimo di 12-15 anni.
Nelle altre classi di servizio si guarda meno a questo aspetto: in Economy Class, Emirates offre un vino rosso e uno bianco e le recenti aggiunte includono i vini AOP e biodinamici di M. Chapoutier, Domaines Baron de Rothschild, un Sauvignon Blanc sudafricano della famiglia Gabb e il vino rosso Antinori Santa Cristina, unico italiano a essere menzionato.
In Premium Economy, Emirates serve vino d’annata frizzante, vino rosso premium e vino bianco premium. Alcuni esempi sono Château La Garde 2011, Cloudy Bay Sauvignon Blanc e Domaine Chandon 2016 (uno spumante) prodotti in esclusiva per la compagnia aerea. Cin cin!
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