‘Dry airlines’: le compagnie aeree che non servono alcolici, ma solo acqua e succhi. Anche in Business
Quando, alcuni anni fa, ho chiesto a un executive di Kuwait Airways se il divieto di consumare alcolici a bordo […]

Quando, alcuni anni fa, ho chiesto a un executive di Kuwait Airways se il divieto di consumare alcolici a bordo dei loro voli non penalizzasse il load factor, soprattutto in Business e First Class, il mio interlocutore ha sbarrato gli occhi, facendomi intendere di non capire la domanda. Poi, ha spiegato semplicemente che, essendo il consumo di alcolici vietato per legge in Kuwait, per la compagnia aerea sarebbe stato impossibile servire vino, birra o alcolici sui suoi aeroplani. Punto. Questione chiusa.
Cosa sono le dry airlines
In questo articolo:
In inglese, le compagnie aeree come Kuwait Airways sono chiamate ‘dry airlines’. E per chi, in Business Class, consideri la possibilità di consumare champagne e vini raffinati come una parte fondamentale dell’esperienza di viaggio, sono da evitare come la peste. Soprattutto sui voli di lungo raggio, dove l’offerta enologica può essere davvero interessante e giustificare, almeno in parte, il costo elevato di un biglietto di Business (o First Class).
Quali sono le compagnie che non servono alcolici a bordo
La lista delle ‘dry airlines’ comprende, ovviamente, solo vettori di Paesi di religione islamica. Ma non vale il contrario, nel senso che non tutti i vettori di Paesi islamici non servono alcol sui loro voli.
E’ il caso di Emirates, Etihad e Qatar Airways, che dalla loro relativamente recente nascita si sono negli anni guadagnati l’apprezzamento dei passeggeri, in particolar modo di quelli premium, anche grazie alla qualità dei vini, degli champagne e dei super alcolici serviti a bordo. Oman Air, di ancor più recente costituzione, ha seguito la stessa strada delle tre ‘grandi del Golfo’, alla pari di un nome storico dell’aviazione commerciale di quella regione: Gulf Air.
In pratica, le uniche compagnie aeree no-alcol della costa occidentale del Golfo sono le kuwaitiane Kuwait Airways e Jazeera Airways, oltre alla low-cost Air Arabia che ha sede nell’emirato di Sharjah, poche decine di chilometri a nord di Dubai.
Sulla sponda opposta del Golfo Persico, ha bandito l’alcol dai tempi della rivoluzione khomeinista del 1979 anche Iran Air, e lo stesso vale per l’altro vettore del Paese che vola anche all’estero, Mahan Air.
Solo bevande analcoliche sono servite a bordo di tutte le compagnie dell’Arabia Saudita: Saudia, FlyNas, Flyadeal. Anche RiyadhAir, la super-pubblicizzata compagnia che avrà la sua base nella capitale saudita, non potrà sfuggire al divieto di alcolici.
Al di fuori della penisola araba, sono ‘dry’ Pakistan International Airlines, Biman Bangladesh, e Royal Brunei Airlines, la compagnia di bandiera del piccolo sultanato situato in Borneo, che è anche uno dei Paesi più rigidamente musulmani al mondo.
Egyptair serve solo bevande analcoliche su alcune rotte da e per Paesi musulmani (come l’Iran) e durante il mese del ramadan. Altre compagnie eliminano birra vino e super alcolici dal loro catering di bordo durante il mese sacro dei musulmani: lo fanno, ad esempio, Tunis Air e Air Algerie.
Niente alcool nemmeno in lounge
Già, ma cosa si beve a bordo e in lounge di queste compagnie per accompagnare i pasti? Acqua, naturalmente, e poi soft drinks e una varietà di succhi che è di solito più ampia nelle classi premium rispetto alla Economy. Ad esempio nella fantastica lounge AlFursan di Gedda, una delle migliori al mondo, mi hanno servito il Bellini analcolico, praticamente succo alla pesca gasato.
E, ma non su tutte le ‘dry airlines’, birra analcolica. Il vino analcolico, che è in vendita per esempio nei supermercati dell’Arabia Saudita, non è ancora salito a bordo degli aeroplani. Per fortuna, viene da dire…