Il caso 737MAX: ora Ryanair vuole gli aerei Boeing “scartati” dalle compagnie Usa
In tempi di crisi è bene circondarsi di amici fidati. E Boeing – travolta dal caso del 737MAX-9 di Alaska […]
In tempi di crisi è bene circondarsi di amici fidati. E Boeing – travolta dal caso del 737MAX-9 di Alaska Airlines che ha portato alla messa a terra temporanea degli aerei – può contare sul suo più grande amico e acquirente: il ceo di Ryanair, Michael O’Leary.
In attesa dei 737MAX-10
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Con una flotta totalmente firmata Boeing e un grande ordine appena siglato che include i 737MAx-10, la low cost irlandese Ryanair ha spalleggiato la casa costruttrice statunitense nel momento in cui tutti si lamentano delle falle di sicurezza sui nuovi modelli 737.
Un sostegno deciso, tanto che O’Leary in persona ha annunciato che Ryanair sarebbe ben contenta di comprare gli aeromobili destinati a United & company, visto che i vettori Usa stanno prendendo in considerazione l’ipotesi di “stralciare” le commesse con Boeing.
La protesta di United
Nel bel mezzo della tempesta sui problemi di Boeing con i 737MAX – con la Federal Aviation Administration (FAA) statunitense che ha messo a terra i modelli -9 per analizzare eventuali problemi, salvo poi concedere il ritorno in volo pochi giorni dopo – il ceo di United, Scott Kirby aveva dichiarato che il vettore stava seriamente considerando l’idea di modificare l’ordine in corso di 737Max-10 (il modello più grande che è ancora in attesa di certificazione proprio dalla FAA).
Anche il ceo di Alaska Airlines, Ben Minicucci, si era detto “molto arrabbiato” per la situazione dei 737Max e aveva fatto allusioni a un eventuale “retromarcia” su alcuni modelli di Boeing.
La mossa di O’Leary
O’Leary – vecchia volpe di mercato che è riuscita negli anni a trattare sempre molto bene il prezzo di acquisto degli aerei, comprando grosse quantità, puntando sul modello mono-flotta, e acquistando in tempi di crisi quando i prezzi si abbassano – ha colto la palla al balzo.
Prima ha dato dello “stupido” al collega Kirby, poi ha rilanciato candidandosi a sostituire United, puntando evidentemente a un ulteriore sconto per l’acquisto dei 737Max-10.
“La scorsa settimana, quando ho ascoltato il commento di United ho pensato che fosse stupido. Se vogliono cancellare o modificare alcune delle loro consegne dei MAX10, francamente Ryanair si candida a prenderli. Saremmo molto felici di ricevere questo tipo di aereo in anticipo”, ha detto il boss di Ryanair.
Come già detto, il MAX10 non ha ancora ricevuto la certificazione dalla FAA e United ne ha ordinati oltre 200: la compagnia Usa attende già da cinque anni le prime consegne e il “caso Alaska Airlines” ha indispettito ancor di più il vettore guidato da Scott Kirby che si è detto pronto “a valutare alternative la modello ordinato a Boeing”.
Ad oggi Ryanair ha una flotta composta quasi totalmente da Boeing 737-800 e dai nuovi 737MAX-8. Nel recente ordine da oltre 40 miliardi di dollari, la compagnia irlandese ha puntato proprio sui nuovi 737MAX-10 con una commessa da 150 aerei (più un’opzione per altri 150) che permetteranno di ampliare la capacità di Ryanair sulle rotte iper-trafficate.
Le consegne di questi nuovi modelli- certificazione permettendo – non inizieranno prima del 2027. Di conseguenza, per O’Leary diventa allettante la prospettiva di entrare in corsa su un ordine altrui e ricevere prima del tempo i MAX-10.
La lunga lista di pretendenti
“Airbus ha gli ordini bloccati (perché pieni) fino al 2030. Se United vuole cambiare o cancellare uno qualsiasi di questi MAX10, Ryanair sarà la prima a presentarsi a Seattle per parlare con Boeing. Anche se sospetto che ci sarà una lunga coda di pretendenti, anche i lessors: chiunque in questo contesto sarebbe contento di ricevere prima del tempo dei nuovi aerei”, ha ricordato O’Leary.
Anche per Boeing, infatti, il numero di ordini per i prossimi 5-6 anni sono praticamente già chiusi, e i ritardi nelle consegne che entrambe le case costruttrici stanno avendo (a causa dei problemi post pandemia alla catena di approvvigionamento globale) hanno ricadute su tutti gli accordi firmati per il prossimo decennio.
Nel frattempo, il mondo dell’aviation si augura che il 737MAX-10 ottenga il via libera a volare entro quest’anno, altrimenti anche Ryanair potrebbe iniziare a perdere la pazienza.