Dopo le nuove rotte (tra cui Milano), Thai piazza il mega ordine con Boeing: così tornerà una compagnia globale
Il piazzale meridionale dell’aeroporto di Bangkok Suvarnabhumi è un autentico cimitero degli elefanti. Sono una ventina i velivoli wide body […]
Il piazzale meridionale dell’aeroporto di Bangkok Suvarnabhumi è un autentico cimitero degli elefanti. Sono una ventina i velivoli wide body (inclusi Airbus A380, Boeing 747-400 e Boeing 777) di Thai Airways posteggiati lì ormai da qualche anno.
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Ma la lista di aeroplani che la compagnia di bandiera tailandese ha lasciato a terra negli ultimi cinque anni è molto più corposa e include 6 Airbus A380, 10 Boeing 747-400, 14 Boeing 777-200 e -300, 12 Airbus A330-300.
Se li aggiungiamo ai 70 jet che costituiscono la flotta di Thai oggi, si può intuire quali fossero le dimensioni della compagnia un paio di anni prima della pandemia di Covid, quando Thai era tra i più grandi vettori del Far East asiatico ed era un’autentica compagnia globale, con collegamenti verso l’Europa, il Medio Oriente, l’Asia, l’Oceania e il Nord America. Una delle dieci o poco più compagnie al mondo ad aver avuto l’ardire di ordinare l’A380, tanto per intendersi.
Scandali finanziari, corruzione e un grave indebitamento hanno ‘forzato’ un piano di ristrutturazione che ha comportato, inevitabilmente, un ridimensionamento della sua flotta e del suo network.
Ma le cose, ora, starebbero prendendo una nuova direzione. In vista della Summer 2024, Thai ha annunciato tre nuovi collegamenti internazionali, incluso il ritorno a Milano Malpensa con un 787-9 quotidiano (le altre due destinazioni sono Oslo e Perth). E, stando a media tailandesi, entro la fine di febbraio annuncerà l’acquisto di ben 45 Boeing 787, in un accordo con Boeing che prevederebbe un’opzione per 35 altri Dreamliner.
Non sono ancora noti i dettagli relativi all’inizio delle consegne degli aerei, ma l’ordine compare già tra quelli nel backlog di Boeing come proveniente da un ‘cliente non specificato’. Ignota è anche la versione di 787 ordinata da Thai. O le versioni, perché l’entità della commessa è tale da lasciar intendere che il vettore tailandese possa aver ‘spalmato’ l’ordine su più versioni del Dreamliner, in modo da garantire più versatilità alla flotta.
Al momento Thai Airways ha in flotta 8 Boeing 787: sei sono della più piccola serie -8, con una cabina a due classi con 24 posti in Business e 240 in Economy, e due sono della serie -9, con 30 posti in Business e 268 in Economy. Il resto della flotta a lungo raggio è costituita da 18 Boeing 777-300ER, 17 Airbus A350-900 e 3 Airbus A330-300 (questi ultimi usati su rotte domestic e regional).
I 777 sono tutti a due classi con 42 posti in Business Class e 306 in Economy Class, fatta eccezione per tre velivoli che hanno una cabina di First Class da otto posti seguita da una Business con 40 posti e una Economy con 255 posti (questi ultimi sono utilizzati solo sui collegamenti per Londra Heathrow w il Giappone).
Gli A350-900 sono invece tutti in due classi, ma con tre configurazioni diverse che prevedono ben tre diversi modelli di sedile in Business Class: 12 esemplari hanno 32 posti in Business e 289 in Economy, tre hanno 33 posti in Business e 301 in Economy e due hanno 30 posti in Business e 309 in Economy.
L’età media di questi aeromobili è molto bassa: i B777-300ER hanno in media una decina d’anni, gli A350 poco più di 6 anni. E’ dunque verosimile ipotizzare che i 45 787 vadano, in gran parte, ad aggiungersi ai B777 e agli A350, rendendo la flotta di lungo raggio di Thai una delle più grandi del Far East asiatico e rilanciando così le ambizioni globali del vettore.
Tuttavia, il quotidiano online tailandese in lingua inglese The Nation ipotizza che la compagnia potrebbe alienare i 17 A350 attualmente in flotta in seguito a una disputa sui costi di manutenzione dei motori Rolls Royce con cui sono equipaggiati.
Un’indiscrezione che potrebbe essere confermata dal fatto che Thai, storico cliente di Rolls Royce per la motorizzazione degli A330 e dei suoi più vecchi 777, avrebbe scelto motori general Electric per equipaggiare i suoi futuri 45 Boeing 787.