Dopo l’alluvione, l’aeroporto di Dubai nel caos. Voli cancellati o con ritardi infiniti
Il sito web di Emirates fa come se niente fosse: la homepage si apre con ‘Scoprite le meraviglie di Perth’, […]
Il sito web di Emirates fa come se niente fosse: la homepage si apre con ‘Scoprite le meraviglie di Perth’, dà il benvenuto all’utente e poi procede con le solite cose. Quello dell’altra compagnia di casa, Flydubai, fa lo stesso, aprendo con un ‘Fly non-stop to Dubai’ da 480 euro. Nessun avviso, nessun alert.
In questo articolo:
Ma ‘fly non-stop to Dubai’, o ‘from Dubai’ aggiungiamo noi, è in queste ore impossibile o quasi. Tutti, nella giornata di martedì 16 aprile, hanno visto sui social i video delle strade della città allagate e dell’aeroporto trasformato in una piscina, con un 737 MAX proprio di Flydubai che temerariamente si fa largo tra le acque manco fosse un novello Mosè.
Certo, a Dubai sono cadute in poche ore le precipitazioni di un anno e mezzo (o, almeno, così ci è stato detto). Ma è altrettanto vero che se cementi e asfalti tutto, come hanno fatto a Dubai (e non solo) negli ultimi quindici anni, l’acqua come fai a drenarla quando piove un po’ di più del solito?
E infatti, passate le piogge torrenziali, all’indomani (cioè oggi 17 aprile) la situazione non pare essere migliorata, quanto ad allagamenti. E l’aeroporto di Dubai, dove già martedì erano stati cancellati o ritardati centinaia di voli, oggi è piombato nel caos, quando Emirates ha annunciato che nessuna operazione di check-in verrà effettuata dalle 8 del mattino fino alla mezzanotte di oggi 17 aprile. Questo perché l’acqua alta sulle piste, trasformate in una copia di piazza San Marco ante-Mose, rende impossibili le operazioni di carico dei bagagli nelle stive degli aerei.
Le immagini che vedete a corredo di questo articolo, che ci sono state inviate da un disperato lettore di The Flight Club (a proposito, grazie!), mostrano un Terminal 3 che neanche a La Mecca durante il picco del pellegrinaggio: un tappeto di teste e corpi si estende a perdita d’occhio in prossimità di uno degli info-point dedicati ai passeggeri. “Siamo una specie di limbo, non possiamo ritirare le valigie e non possiamo lasciare l’aeroporto perché la città, ci è stato detto, è in una sorta di lockdown. Avevamo una coincidenza per le Maldive, ma è saltata e nessuno ci sa dire cosa succederà nelle prossime ore”.
Un altro lettore ci ha scritto di aver prolungato il suo soggiorno di un giorno, non essendo riuscito nemmeno a raggiungerlo, l’aeroporto.
In realtà, almeno stando a quanto riportato da Flightradar24 e relativamente all’operativo Emirates sull’Italia, non tutti i voli sono stati cancellati. Ma i ritardi sono pesantissimi: l’EK205 Dubai-Milano (quello che poi prosegue da Malpensa al JFK di New York come EK206) aveva un orario schedulato di partenza alle 9.15 di questa mattina, ma il decollo è ora previsto alle 18.39, cioè oltre nove ore dopo; l’altro volo per Milano, l’EK91 previsto alle 15.45 partirà (forse, chissà) alle 17.45.
Stesso ritardo (nove ore) previsto per l’EK97 Dubai-Roma, che avrebbe dovuto lasciare l’Emirato alle 9.10 di stamattina, mentre l’EK95 è dato con due ore di ritardo (e anche in questo caso forse, chissà). L’EK 93 Dubai-Bologna delle 9.20 è invece stato cancellato, mentre l’EK193 per Venezia ce l’ha fatta, pur decollando alle 15.20 anziché alle 9.05.
FlyDubai, da parte sua, ha direttamente cancellato i suoi due voli per Bergamo, quello per Napoli e quello per Catania, mentre il volo per Pisa è decollato alle 10.32 con oltre tre ore di ritardo.
Insomma, una situazione difficilissima che avrà ripercussioni sull’operativo delle due compagnie di Dubai per giorni e giorni. Sempre che il meteo sia clemente, come per fortuna pre essere, almeno stando alle previsioni sui 10 giorni di weather.com.
Ovviamente, il consiglio a tutti i lettori di The Flight Club, è quello di informarsi con largo anticipo sull’operatività dei loro voli per e da Dubai nei prossimi giorni.