Le isole della Thailandia puntano a riaprire l’1 ottobre
Le isole della Thailandia hanno un obiettivo: riaprire ai turisti l’1 ottobre prossimo. Una notizia, questa, che segue la tendenza […]
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Le isole della Thailandia hanno un obiettivo: riaprire ai turisti l’1 ottobre prossimo.
Una notizia, questa, che segue la tendenza di una graduale ripresa del turismo. Solamente qualche settimana fa il Financial Times annunciava la decisione del Paese asiatico di annullare la quarantena per chi avesse ricevuto due dosi di vaccino. Ma tra le novità anche “Vola al caldo”, speciale pacchetto vacanze introdotto dal Governo che prevede soggiorni di 45 giorni senza visto (ma con quarantena). Prenotando un soggiorno di 45 giorni, 30 li si può vivere lontani dall’hotel indicato per la quarantena. Il costo è allettante (da 249 euro a settimana), ma la fattibilità ridotta: chi ha a disposizione tanti giorni di vacanza?
E se il Paese mira a ridurre la quarantena da 14 a 7 giorni per i turisti vaccinati, le isole della Thailandia si spingono oltre: una riapertura totale per chi il vaccino l’ha ricevuto.
Le isole della Thailandia (e non solo) vogliono riaprire
Le isole della Thailandia vogliono riaprire completamente, senza alcun obbligo di quarantena. Perlomeno, vogliono farlo per chi è stato vaccinato.
Le aziende di Phuket stanno finanziando una campagna per la vaccinazione di massa volta a somministrare al 70% della popolazione il siero Sinovac, senza aspettare il Governo. La speranza è che questa politica convinca le istituzioni ad eliminare l’obbligo di quarantena per i viaggiatori internazionali. Ad un patto: che quei viaggiatori, una volta atterrati nel Paese, non viaggino per la Thailandia ma prendano un volo diretto per l’isola. Koh Samui, che un aeroporto internazionale invece ce l’ha, intende riaprire ai turisti vaccinati a partire da ottobre. E consentire loro di spostarsi anche nelle vicine Koh Tao e Koh Phangan.
Una riapertura a fasi
In realtà, ancora prima la Thailandia riaprirà gradualmente. Le province di Phuket, Krabi, Surat Thani (Samui, Koh Tao and Koh Pha-ngan islands), Chonburi (Pattaya) e Chiang Mai tra aprile e maggio concederanno quarantene ridotte ai viaggiatori provenienti da Emirati Arabi Uniti, Israele, Taiwan, Hong Kong, Singapore e (forse) da India e Russa. I gruppi fino a quattro persone dovranno restare confinato nelle loro stanze per 3 giorni: dal quarto al quattordicesimo giorno avranno accesso a specifiche facilities. Gli alberghi dovranno essere certificati e tutti i sanitari e le categorie a rischio di quelle province dovranno essere vaccinati prima della riapertura.
Tra giugno a settembre, nelle stesse province verrà messa in pratica la cosiddetta “Exclusive Travel Area”. Il piano prevede di ridurre la quarantena a 10 giorni (o meno) e di sottoporre i turisti a due test PCR: uno in aeroporto, uno due giorni prima della fine dell’isolamento. I viaggiatori potranno accedere ad una speciale area degli hotel, l'”Area Q”, e alle attività organizzate da agenzie di viaggio certificate. Successivamente, tra settembre e ottobre, in quelle stesse aree si potrà viaggiare senza obbligo di quarantena. I turisti dovranno fermarsi un solo giorno, in attesa del risultato del tampone.
Infine, da gennaio 2022, la riapertura totale a tutti i turisti vaccinati. Per poter viaggiare liberi per la Thailandia, i viaggiatori dovranno essere in possesso di passaporto sanitario e di un test negativo effettuato prima della partenza.
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